cultura

Civita di Bagnoregio Patrimonio Unesco, consegnato il dossier di candidatura

venerdì 20 settembre 2019
di Davide Pompei
Civita di Bagnoregio Patrimonio Unesco, consegnato il dossier di candidatura

Un fascicolo di 242 pagine per raccontare l'unicità di un paesaggio culturale, "figlio della natura e del lavoro dell'uomo". È quello di Civita di Bagnoregio, che si candida a diventare Patrimonio dell’Umanità. "In queste ore – conferma il sindaco, Luca Profilila Regione Lazio ha inviato al Ministero dei Beni e le Attività Culturali, il dossier di candidatura che abbiamo preparato negli ultimi mesi affinché l’Unesco si esprima per una prima verifica di completezza.

Se tutto andrà bene saremo pronti, poi, per la presentazione definitiva. Stiamo vivendo un periodo straordinario, storico per Bagnoregio e per l’intera Tuscia che ci sentiamo di rappresentare al meglio. È un giorno da libro dei ricordi per tutti noi". C'è consapevolezza del fatto che il percorso è tutto in salita e l'esito non scontato, ma al tempo stesso entusiasmo e fiducia accompagnano un dossier che mette in evidenza la specificità del luogo come esempio di incontro tra uomo e natura.

Il tutto, sotto il segno della resilienza, "cugina" di quella bellezza di tanto perseguita. Resta il fatto che la candidatura de "Il Paesaggio Culturale di Civita di Bagnoregio" è un passaggio importante per un intero territorio che affaccia sulla Valle dei Calanchi. Nelle intenzioni dell'Amministrazione Comunale, vuole essere la consacrazione e il potenziamento di un percorso che, negli ultimi anni, ha portato Civita di Bagnoregio a diventare un punto di riferimento su un'area vasta.

A partire da un turismo sostenibile, un'accoglienza d'altri tempi, uno sviluppo costruito nel pieno rispetto dell'ambiente e che trova un asset necessario e imprescindibile nella tutela dei caratteri più autentici di un luogo. Ovvero paesaggio, beni storico-artistici, patrimonio eno-gastronomico e artigianato. È il ribattezzato "Modello Civita" che si racconterà anche venerdì 11 ottobre alla Fiera Internazionale del Turismo di Rimini, testimoniando come qui la mano dell'uomo ha incontrato la natura e siglato, nei secoli, un patto fatto di equilibri sottili e reciproco rispetto.

E, prima, giovedì 26 settembre, al Salone Mondiale del Turismo di Roma. A Civita viene riconosciuta la capacità di aver saputo sfidare tutti i tempi, anche quello contemporaneo. Da luogo destinato all'abbandono è diventato il posto di un futuro possibile. Anche per le nuove generazioni, chiamate alla sfida di "accogliere il mondo a casa propria". Destinate a custodire gelosamente un'identità unica e renderla fruibile a chi sa muoversi lentamente per vedere e ascoltare davvero.

"Da questo punto di vista – sottolinea il sindaco – la candidatura Unesco ci pone davanti un percorso pieno di sfide e stimoli per migliorare la nostra accoglienza turistica e rendere sostenibili i flussi. Tanti, gli obiettivi che siamo chiamati a centrare, nei prossimi anni, sul fronte dei servizi. Anche grazie al lavoro di Casa Civita, la società partecipata voluta dal Comune per gestire lo sviluppo turistico del territorio, siamo in cammino su tanti importanti fronti.

E convinti che, quanto fatto fino ad ora, sia solo l'inizio di un grande percorso". Per rendere più sostenibile lo sviluppo turistico e allargare la fruizione del territorio per aumentare la permanenza, si punta già nel 2020 a diventare Comune Plastic-Free e attivare un trasporto turistico elettrico. Elementi finora difficili da immaginare, così come l'immagine, avveratasi, di un paesino di 8 abitanti nel contesto di una metropoli da 8 milioni di persone come Londra, per il World Travel Market.

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