cultura

Museo Faina, una collezione tramandata nelle generazioni

mercoledì 20 febbraio 2019
di Giulia Morelli, Sofia Taddei
Museo Faina, una collezione tramandata nelle generazioni

Uno dei più famosi musei situati ad Orvieto è il "Claudio Faina" che si trova in Piazza Duomo. Ed è proprio da qui che, come annunciato, martedì 19 febbraio, l'Associazione Ex Alunni del Liceo Classico "F.A. Gualterio" di Orvieto presieduta da Carlo Carpinelli nell'ambito dell'iniziativa "I Martedì del Classico" ha dato il via al ciclo di visite guidate "Il Museo della Città". A fare "cicerone", è stato il direttore del museo, Giuseppe Maria Della Fina.

Quest'ultimo ha spiegato ai presenti che la collezione delle opere ha inizio nel 1864 con il conte Mauro Faina, che cominciò gli scavi nel terreno della principessa Luciana Bonaparte, nipote di Luciano Bonaparte. Le due famiglie, Faina e Bonaparte, infati, erano legate da un rapporto di parentela dovuto al matrimonio tra Luciana e Zefferino Faina. In seguito, il conte si ispirò alla figura di Luciano Bonaparte, fratello del celebre Napoleone, cercando di ripercorrere le sue attività archeologiche svolte a Vulci nel 1828. Dopo la morte del conte la collezione passò al nipote Eugenio e successivamente al figlio Claudio Junior, che espose per la prima volta la raccolta al pubblico.

Alla sua morte, la lasciò al Comune di Orvieto, affidando la sua gestione ad una fondazione. Decisione, questa, che nessuno aveva mai preso prima. La Fondazione Faina nasce nel 1959. L'esposizione delle opere presenti nel museo è articolata sui due piani. Nel primo, chiamato anche nobile, sono esposti materiali catalogati in base alla persona a cui è stato attribuito il ritrovamento. Qui è contenuto un grande numero di manufatti d’oro di origine etrusca, essendo il popolo etrusco abile all'arte dell'oreficeria.

Le opere rinvenute dal conte Mauro, provenienti da diversi luoghi, comprendono  soprattutto monete bronzee romane di età repubblicana e imperiale. Mentre la raccolta di Eugenio contiene per lo più vasi di origine greca. Al momento, tre vasi di questa collezione sono stati dati in prestito al museo di Zurigo per un'importante mostra.  E' in corso un accordo tra i due musei. Qualora si riuscisssero a trovare i fondi necessari, la stessa mostra potrebbe essere allestit anche nel museo di Orvieto, con alcuni dei reperti al momento situati in quello svizzero. 

Nel secondo piano, i reperti sono ordinati per tipologia. Qui si trovano maggiormente utensili di uso quotidiano come specchi in bronzo, piatti, e vasi che servivano per contenere bevande. All’entrata del museo si trova una sala in cui sono contenute sarcofagi, iscrizioni e manufatti funerari. La bellezza della mostra non è data soltanto dagli oggetti esposti ma anche dalla decorazione delle stanze. Inoltre la struttura offre anche posti a sedere in cui i turisti possono riposarsi e godere della magnifica vista del Duomo di Orvieto.

Alternanza Scuola Lavoro - Liceo Classico "F.A. Gualterio"