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Università americane ad Orvieto, è record

domenica 21 maggio 2017
di Claudio Bizzarri
Università americane ad Orvieto, è record

Saranno ben 180 gli studenti ed i docenti della University of Arizona, della Kansas State University, dell’Illinois State University, e del S. Anselm College prossimamente in arrivo ad Orvieto. Quest’anno la sessione estiva, che si svolge come di consueto nel periodo Maggio-Giugno, registra un record di presenze dovuto sia alla riconferma dei corsi fino ad oggi attivati che sono stati implementati da altri atenei che hanno scelto Orvieto come sede dei loro Study Abroad Programs.

Per la prima volta, infatti, la Kansas State University in Italy, ha affiancato agli ormai storici Semestri Autunnali (Settembre-Dicembre) e Primaverili (Gennaio-Maggio) aperti solo agli studenti del College di Architettura, una sessione estiva destinata a tutti gli iscritti della Kansas State University che vanta ben 24.000 iscritti. Sono stati attivati pertanto 6 nuovi Corsi afferenti al College of Human Ecology, a quello di Art and Sciences e all’Honors Programs. Si tratta di corsi di Arte, Storia dell’arte, Lingua Italiana, Filosofia, Disegno e Cibo e Cultura italiana che hanno riscosso grande successo. Il Corso estivo verrà ufficialmente inaugurato il 29 Maggio prossimo alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune di Orvieto alla presenza del Rettore della Kansas State University, April Mason, in Italia per festeggiare il decimo anno di presenza dell’ateneo statunitense ad Orvieto.

La University of Arizona consolida la sua lunga presenza ad Orvieto, iniziata nell’autunno 2002 (che la rende quindi il più longevo programma di quelli che afferiscono alle struttura del CSCO), con circa 100 unità fra studenti e docenti. Nel corso degli anni i suoi programmi si sono ampliati, includendo discipline diverse e riuscendo a coprire davvero tutto l’arco dell’anno: infatti nei mesi di Luglio ed Agosto si rinnova anche quest’anno il programma Accessible Earth, particolarmente indicato per chi si occupa di scienze geologiche. L’attività della University of Arizona non si ferma comunque al pianoro tufaceo della città, ma interessa anche i comuni limitrofi, come nel caso di Lugnano in Teverina. Proprio di recente ha fatto notizia sulla stampa del college, che conta ben 35.000 iscritti, un progetto che vedrà protagonisti proprio gli studenti di architettura che saranno ad Orvieto nell’autunno del 2017: saranno loro a collaborare per la creazione a Lugnano di un nuovo museo articolato sul sito romano di Poggio Gramignano, determinante per le ricerche che sono da poco ricominciate sulla diffusione della malaria nell’area del bacino del Tevere (https://uanews.arizona.edu)

Nuova entry sono i corsi dell’Illinois State University, guidati da Kathryn Jasper, che sono parte del curriculum di studio delle discipline di storia e archeologia, riguardanti l'epoca Romana fino al Rinascimento. Gli studenti studieranno un aspetto specifico della storia antica e medievale: il rapporto tra potere e religione. Per questo avranno occasione di visitare alcuni dei luoghi più rilevanti nella storia della religione in Italia, fra cui gli scavi sotto il Vaticano dove si trova la tomba di San Pietro.

Il S. Anselm College, che ha già al suo attivo il secondo Spring Semester presso il CSCO, lavorerà invece con i suoi campi scuola archeologici presso il sito di Coriglia nel comune di Castel Viscardo, nella necropoli di Crocifisso del Tufo e nella famosa cavità di Via Ripa Medici. Un evento di particolare spessore avrà luogo presso la biblioteca di Allerona, dove verranno studiati, in un cantiere aperto al pubblico, i resti umani rinvenuti presso il sito di San Ansano.

Lunedì 22 maggio, presso la Sala dei 400 del Palazzo del Capitano del Popolo studenti e docenti verranno accolti e salutati dal Console Generale John Tavenner dell’ Ambasciata Americana a Roma a dimostrazione dell’interesse sia delle autorità diplomatiche per lo sviluppo dell’insediamento universitario ad Orvieto, che dell’ amministrazione comunale e del Centro Studi Città di Orvieto, enti che condividono l’impegno a collaborare con gli atenei statunitensi nell’ottica di uno scambio culturale reciproco.

Gli studenti ed i docenti, che seguiranno le lezioni frontali nelle due sedi gestite dal CSCO di Palazzo Negroni e Palazzo Simoncelli, alterneranno le ore d’aula ad attività pratiche legate alle tradizioni dell’artigianato e dell’enogastronomia orvietana ed a viaggi d’istruzione sull’intero territorio italiano.

Uno studio di settore condotto nell’anno 2012 dall’AACUPI, l’Associazione dei College e delle Università statunitensi che hanno programmi in Italia (a cui anche gli atenei “orvietani” sono iscritti) ha quantificato un impatto economico pari 544,4 milioni di Euro come Valore Aggiunto per il nostro paese, derivante dalla gestione dei vari Programmi di Studio statunitensi. Questa cifra, che lascia sicuramente a bocca aperta, è poca cosa se paragonata alla promozione implicita e a costo zero della nostra città che ogni studente effettua presso il proprio paese di origine.

La maggior parte degli studenti dichiara infatti la sua intenzione a voler tornare in Italia ed è probabile che, una volta rientrati in patria, suscitino l’interesse di parenti e amici a visitare i luoghi che li hanno profondamente segnati. Scambio culturale, indubbia ricaduta di carattere economico, presenze che sono ben lontane dal modello turistico a cui Orvieto è abituata, forniscono un mix di elementi particolarmente importante in un momento di profonde incertezze legate all’immagine ferita della nostra Regione.

Foto di repertorio


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