cultura

Civita di Bagnoregio torna sul grande schermo con "Questione di Karma"

mercoledì 22 marzo 2017
di Davide Pompei
Civita di Bagnoregio torna sul grande schermo con "Questione di Karma"

Piove polvere di stelle su uno de "I Borghi più belli d'Italia". Una manciata di inequivocabili fotogrammi-fondale è sufficiente, infatti, a rilanciare l'eco di un luogo di per sé già carico di suggestione come Civita di Bagnoregio. Lontani i tempi de "La Strada", "I Due Colonnelli" e "Contestazione Generale" – datati rispettivamente 1954, 1962 e 1970 – questo lembo di Tuscia continua a fare da set naturale non solo a spot di celebri marmellate ma anche a pellicole fresche di produzione.

Civita di Bagnoregio è stata scelta per diverse scene del film "Questione di Karma", la nuova commedia "acchiappa-pubblico" con Fabio De Luigi ed Elio Germano, diretta da Edoardo Falcone, il regista di "Se Dio vuole", arrivata nelle sale cinematografiche di tutta Italia giovedì 9 marzo per 01 Distribution. Interpreti di primo piano al servizio di una storia che ruota intorno all'improbabile vincolo sanguigno che lega il rampollo di una famiglia che possiede un'azienda di pastelli e un truffatore di bassa lega inseguito dai creditori.

E se l'intreccio esistenziale di due personaggi, che all'apparenza non avrebbero nulla a che spartire l’uno con l’altro, si rivela presupposto per un'alchimia narrativa efficace, la piccola "città che muore" portata sul grande schermo suscita un effetto "meraviglioso". Questo, almeno il commento del primo cittadino di Bagnoregio Francesco Bigiotti, che lunedì 6 marzo ha avuto l'occasione di partecipare a Roma alla proiezione in anteprima del film. "È stato davvero emozionante" rivela. "Il nostro territorio – aggiunge – ha tanto da offrire. Auspichiamo che sempre più registi scelgano la bellezza della Valle dei Calanchi per le loro storie".

Così come ci spera anche la città del Duomo – cresciuta un po' ai margini di quell'Umbria dove tra santi e carabinieri, Terence Hill presta la bicicletta a Don Matteo e proprio Elio Germano il saio a San Francesco – che con la vicina Bolsena e, appunto, Bagnoregio a febbraio ha sottoscritto la ribattezzata "Alleanza della Bellezza" allo scopo di "costruire una rete capace di migliorare l’offerta turistica complessiva del territorio e aumentare la permanenza dei visitatori".

Qui, il talentuoso Germano è Mario Pitagora, un eccentrico imbroglione che "non esita a raccontare balle facendo le veci del reincarnato padre, mentre Giacomo, lo stralunato rampollo dall’animo puro interpretato da Fabio De Luigi stacca assegni per aiutarlo a superare un momento di difficoltà". Le loro vite si incrociano quando il secondo si convince che suo padre, lanciatosi da una finestra quando lui aveva solo 4 anni, si sia reincarnato nel primo. Con buona pace della madre Caterina, interpretata da Stefania Sandrelli.

Al loro fianco, a declinare il tema della reincarnazione ma in chiave decisamente pop, anche Isabella Ragonese nei panni di Ginevra, Daniela Virgilio in quelli di Serena ed Eros Pagni alias Fabrizio. Strani incontri in tempi, come quelli attuali, in cui anche prima di Sanremo la parola "karma" priva di storpiature dialettali ma fedelmente aderente alla terminologia religiosa e filosofica indiana che la connota come "il frutto delle azioni compiute da ogni vivente, in quanto determina una diversa rinascita nella gerarchia degli esseri e un diverso destino nel corso della susseguente vita", è mai suonata così moderna.