cultura

A cavallo della storia, la Bottega Michelangeli cerca foto. Nuovo allestimento per "Lignum in Fabula"

sabato 11 marzo 2017
di Davide Pompei
A cavallo della storia, la Bottega Michelangeli cerca foto. Nuovo allestimento per "Lignum in Fabula"

Il più ambito, vista la stazza, è Tristano II. Ma anche Tito – il mezzano dei tre destrieri – quanto a foto, non scherza. Neri e solenni, resistono sornioni al fascino del tempo e, in tempi di facili selfie, rappresentano un incentivo continuo allo scatto. Posizionati anni fa per consentire ai più piccoli di giocare, impedendo al tempo stesso la sosta delle auto, i cavalli in legno appartengono all'arredo urbano della città, oltre che alla storia della Bottega Michelangeli.

E, perché no, a quella delle tante generazioni di bambini – orvietani e non – che, afferrate le briglie, sono montati in sella, lasciando che per qualche minuto a correre fosse la propria fantasia. Metafora vincente di chi galoppa verso le sfide del futuro, superando ostacoli con energia e slancio in avanti, un simbolo così fortemente identitario nel 2015 ha lasciato per qualche settimana la scuderia locale portando il nome di Orvieto all'Expo, ad arredare lo spazio Cittaslow International del Padiglione S01 Kip-Un-Fao, al fianco di un'altra icona come la mucca, con il sorprendente ventre-finestra.

Giocando consapevolmente sull'attrattiva ludica che le statuarie creazioni offrono, senza nostalgici effetti amarcord ma con il dichiarato intento di mettere in condivisione i tanti pezzi di una storia collettiva che continua a scriversi, arriva ora un nuovo invito, esteso a tutti, senza limiti di età. Quello di portare in negozio una copia o inviare una scansione delle foto scattate negli anni all'indirizzo info@michelangeli.it. In maniera del tutto libera, anonima o firmata, accompagnata da frasi, ricordi, aneddoti, anni o nomi dei "fantini montati a cavallo".

Per chi è stato bambino, per chi vuole continuare ad esserlo. "La utilizzeremo per qualcosa di bello" anticipano dalla Bottega, dove ancora per qualche giorno è possibile visitare gratuitamente la mostra fotografica "Lignum in Fabula. Michelangeli. Storia di una famiglia" che ripercorre attraverso una selezione di scatti, provenienti dall'archivio privato, ma anche documenti, premi – vinti e realizzati – e una rassegna di articoli italiani e stranieri pubblicati nel tempo, l'evoluzione e il percorso compiuti da sette generazioni, dal 1789 ad oggi.

La concomitanza con la 13esima edizione di "Orvieto Fotografia", la convention del Fondo Internazionale per la Fotografia organizzata da Fiof che al motto di "It's time. Questo è il momento!!!" fino a domenica 12 marzo, fa di Orvieto la meta privilegiata di fotografi, blogger e videomaker, professionisti e studenti, pronti a confrontarsi sul valore e la rilevanza temporale della comunicazione visiva, ha offerto anche l'occasione per un nuovo allestimento della parte storica della mostra, che ha trovato posto nell'ampio locale dove sabato 25 febbraio è stata presentata la rassegna "I luoghi di Orvieto che devi proprio scoprire" curata dal neo-nato Gruppo FAI Giovani, al lavoro sulle prossime iniziative.

Cornice più intima, invece, per la stanza ad angolo con Corso Cavour dove sono state esposte venti foto in bianco e nero dedicate a Gualverio Michelangeli nella sezione che Donatella, Raffaella e Simonetta hanno affettuosamente riservato a "Il Babbo". Con una sintetica cronologia e una dedica che ne sintetizza l'essenza. "Guardava alla vita in grande. Vedeva lontano. Non era né megalomania, né presunzione. Tutt'altro. Era un uomo senza spocchia e di una grande generosità di vita. Generosità anche verso se stesso, verso le sue idee, i suoi progetti. Certo si buttava e spesso senza badare ai conti, alle cifre, ai rischi. Il suo era, lo ripeto, l'ottimismo della volontà e del talento".

Per ulteriori informazioni:
www.michelangeli.it - faigiovani.orvieto@fondoambiente.it