cultura

La nuova stagione teatrale approvata dalla giunta

sabato 25 febbraio 2017
La nuova stagione teatrale approvata dalla giunta

Già approvata dalla Giunta Comunale, visto l'esito dell'assemblea, non è del tutto scontato che la prossima stagione teatrale - la seconda che vede come responsabile della direzione artistica Leonardo Petrillo - vedrà la luce così come era stata pianificata. Filo conduttore scelto per il cartellone 2017-2018, stavolta la citazione di Dario Fo "La cultura non si può ottenere se non si conosce la propria storia". Questi, in ogni caso, gli spettacoli previsti:

30 settembre

TEATRO LIRICO SPERIMENTALE DI SPOLETO Orchestra, Solisti, Coro
CARMEN
musica Georges Bizet libretto Henri Meilhac e Ludovic Halèvy
direttore Laurent Campellone
regia Stefano Monti
Il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto torna ad esibirsi a Orvieto nella consueta tappa della Stagione Lirica Regionale con cui si conferma, oltre che palcoscenico privilegiato per il debutto di giovani cantanti lirici di talento, importante laboratorio culturale nel panorama nazionale del teatro musicale. In scena una delle più belle opere liriche, Carmen di Georges Bizet, una storia d’amore e morte che tocca i vertici più alti della drammaticità. La prima rappresentazione fu all'Opéra Comique di Parigi nel 1875, mentre la prima rappresentazione italiana avvenne al Teatro Bellini di Napoli nel 1879. 

7 ottobre (opzione 14 - 21 - 28 ottobre)
COMPAGNIA MASTRO TITTA
DIRTY DANCING
direzione artistica Paola Cecconi
Dopo i successi di Flashdance, Grease, Hello, Dolly!, Mamma Mia, Sister Act 2 e The Blues Brothers, la Compagnia Mastro Titta torna in scena con un nuovo musical che emoziona e coinvolge con indimenticabili brani musicali, appassionanti coreografie, effetti speciali e tanta energia. Dirty Dancing, ispirato all'omonimo successo cinematografico con Patrick Swayze e Jennifer Grey, racconta la storia d’amore tra la giovane Baby e l’affascinante maestro di ballo Johnny.

18 - 19 novembre Turno A - Turno B
TONI SERVILLO
TONI SERVILLO LEGGE PIRANDELLO

Figura di spicco del teatro napoletano e del cinema italiano, Toni Servillo nel corso della propria carriera è stato insignito di molteplici premi internazionali per le interpretazioni in film di successo come Il Divo, Gomorra, Una vita tranquilla e soprattutto La grande bellezza con cui ha vinto il Premio Oscar. A distanza di quattro anni, l’artista napoletano torna sul palcoscenico del Mancinelli per confrontarsi con l’opera immortale di Luigi Pirandello.

3 dicembre
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
ROSSINI OUVERTURES
coreografia e regia Mauro Astolfi
musiche Gioacchino Rossini

Fiore all’occhiello della produzione 2017 di Spellbound è la nuova creazione Rossini Ouvertures, che celebra la figura artistica di Gioachino Rossini che nel 2018 “diventerà il testimonial della bellezza italiana nel mondo”. Nata a cavallo tra il 1994 e il 1995, fondata e diretta da Mauro Astolfi, Spellbound Contemporary Ballet rappresenta attualmente una delle maggiori espressioni della coreografia italiana. Forte di una cifra stilistica inconfondibile e di eccellenze in termini di qualità degli interpreti, la Compagnia si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano dell’offerta culturale internazionale.

12 -13 -14 -15 dicembre Spettacolo GRATUITO per le scuole primarie
MANUEL PERNAZZA il più giovane burattinaio d’Italia
LE AVVENTURE DI PULCINELLA

Manuel Pernazza - il più giovane “Ambasciatore” di Pulcinella nel mondo – ha già un notevole curriculum di spettacoli rappresentati, in particolare, nella ludoteca dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma per svagare i piccoli ricoverati. La sua passione per i burattini, associata a tanta bontà d’animo, gli ha fatto meritare nel 2010 la “Menzione Speciale” al Premio Anima per il Sociale nei valori di impresa. L’arte delle Guarattelle è una tradizione popolare tramandata oralmente da più di 500 anni; le guarattelle sono la forma tradizionale napoletana di teatro di strada, realizzato con la tecnica dei burattini a guanto. Protagonista e “anima” delle storie rappresentate è Pulcinella, essere libero, che con la sua magica voce rinnova in scena l’eterno conflitto tra bene e male; sempre sulla mano del guarattellaro, in scena incontra e si scontra con i personaggi e i caratteri propri del teatro popolare: la Donna Amata, il “Guappo” prepotente, la Guardia, l’animale mostruoso, il monaco… Attraverso il combattimento, ritmico e musicale, Pulcinella ripropone ogni volta uno spettacolo di denuncia della sopraffazione e della prepotenza, della paura e del dolore, rappresentando le emozioni della vita umana in cui ogni spettatore si riconosce.

16 dicembre
PAOLA MINACCIONI
LA RAGAZZA CON LA VALIGIA
di e con Paola Minaccioni
La ragazza con la valigia è la storia di una ragazza che viaggia attraverso tutte le sue personalità. Paola Minaccioni ripropone i suoi personaggi comici, nati in teatro e resi noti dalla televisione, dalla radio e dal cinema (La signora Wanda, Il centro dimagrante, Il macchinario, Cosa38kisskiss, Katinka la rumena, La sociologa, La donna che ama troppo), nel tentativo di scattare un’istantanea della situazione femminile contemporanea. Un viaggio leggero, una vacanza, anche breve, una pausa dalla quotidianità, per cui si parte con la valigia vuota da riempire di risate. Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, Paola Minaccioni ha approfondito gli studi a Mosca presso il GITIS con Nikolay Karpov, studiando il metodo Mejerchol’d. Televisione, cinema, teatro e radio rappresentano senza differenza i suoi luoghi di espressione.

13 - 14 gennaio Turno A - Turno B
DANIELE PECCI – MADDALENA CRIPPA
AMLETO
di William Shakespeare
con Daniele Pecci, Maddalena Crippa, Rosario Coppolino, Giuseppe Antignati, Sergio Basile e con Mario Pietramala, Mauro Racanati, Marco Imparato, Mariachiara Di Mitri, Maurizio Di Carmine, Vito Favata, Pierpaolo de Mejo, Domenico Macrì, Andrea Avanzi
adattamento e regia Daniele Pecci
Un uomo, da solo. Da solo con la sua coscienza. Un compito: la vita. Ma anche la paura, terribile, che immobilizza: la nostra. Esiste il “nostro” futuro? O esiste il destino? Non è dato sapere. Almeno per ora, almeno per l’uomo, cosiddetto moderno. Quello che forse conta, però, è che queste domande costituiscano un ponte, che collega noi stessi a quell’uomo moderno, a quell’uomo shakespeariano vissuto nel Milleseicento: siamo sostanzialmente gli stessi. L’Amleto di Shakespeare è il testo teatrale più importante dell’era moderna. Vi è in esso un’analisi profonda dell’umano sentire, in rapporto alle problematicità del vivere quotidiano. Meglio di chiunque altro, e soprattutto per primo, Shakespeare è riuscito a raccontare le infinite contraddizioni dell’essere umano, di fronte all’impegno che questo deve assumersi per poter anche semplicemente stare al mondo; affrontare il futuro, il destino, l’amore, le ingiustizie, le controversie, il dolore, la perdita...

20 gennaio
JACOPO FO
i calzini sul comò (Ti amo ma non li trovo!)
di e con Jacopo Fo
regia Eleonora Albanese
L'ultimo lavoro di Jacopo Fo, illustre figlio d'arte nonché vignettista, ambientalista e attore attento al sociale, è un monologo incalzante e divertentissimo sull'amore e i suoi disastri...«La vita potrebbe essere meravigliosa se non ci fossero disastri sentimentali. Non ci sarebbero neanche le guerre. Io mi sento di poter affrontare questo tema di fronte a una platea solo perché, modestamente, nel settore patimenti amorosi strazianti, notti insonni a piangere e a strapparsi i capelli e i peli delle ascelle, sono un'autorità internazionale. Comunque in questo spettacolo non mi occuperò del dolore. Piuttosto di quelle domande trabocchetto tipo: "Ti sembro ingrassata?". Non sono domande, sono pistolettate alla schiena. Qualunque risposta io ti dia sono un uomo morto. Comunque parlerò anche delle soluzioni. Questo è uno spettacolo ottimista, in fin dei conti.» Jacopo Fo.

27 gennaio Due recite GRATUITE per scuole secondarie di I e di II grado e recita serale
Giornata della Memoria (COMMEMORAZIONI)
NAUTILUS
PARTITA A SCACCHI CON L’AGUZZINO
Liberamente tratto da “La Variante di Lüneburg”, è un reading estremamente intenso che narra, attraverso la passione degli scacchi, la straziante esperienza di un uomo ebreo nei campi di sterminio nazisti. L'esperienza disumana a cui i detenuti sono costretti, privi di qualsiasi arbitrio o disponibilità della propria vita, costringe il talentuoso giocatore di scacchi a giocare quale posta la vita, quella dei prigionieri più in salute, affinché la morte non fosse loro di premio. Da allora essi abitano nella memoria e nella coscienza di quell’uomo, legati saldamente da un vincolo di sangue, perché l’uomo, pur vincente su quella scacchiera, si sente il vero sconfitto, perché rimasto complice di un disegno rivoltante. Una lettura utile ad approfondire i temi della memoria e dell’Olocausto, attraverso una vicenda che ne approfondisce particolarissimi aspetti psicologici ed emozionali.

3 - 4 febbraio Turno A - Turno B
MARCO D’AMORE
AMERICAN BUFFALO
di David Mamet adattamento Maurizio de Giovanni
con Marco D’Amore e con Tonino Taiuti, Vincenzo Nemolato
regia Marco D’Amore

Smessi i panni dell’eroe maledetto della serie Sky Gomorra, Marco D’Amore affronta il palcoscenico con American Buffalo, l’opera del premio Pulitzer statunitense David Mamet, riscritta per l’occasione in napoletano. «American Buffalo è la storia di un fallimento. Annunciato, quasi voluto, destino ineluttabile a cui non ci si può sottrarre. È racconto da bassofondo, di slang e male parole, di botteghe maleodoranti e vestiti sdruciti. È apologia della deriva: tre esseri umani e un piano improbabile destinato alla rovina a cui ci si attacca con le unghie senza rinunciarci! È desiderio di rivalsa, di vita anche a costo della vita altrui. American Buffalo è un grande classico e, come fanno i grandi classici, costruisce ponti tra la realtà che racconta e le visioni possibili che è in grado di generare. Io, perso nel viaggio della lettura, ho visto costruirsi lentamente, davanti ai miei occhi, uno di questi ponti…” Marco D’Amore

7 febbraio Due recite GRATUITE per le scuole secondarie di I e di II grado
e recita serale. Allo spettacolo seguirà un dibatto con esperti della Polizia di Stato
Giornata contro il bullismo (COMMEMORAZIONI)
THEMA TEATRO
LA CATASTA Partitura di movimento, parole e note
dall’opera Niente di Janne Teller traduzione di Maria Valeria D’Avino
con Anna Zago e Anna Farinello e con Valentina Forcato, Martina Merluzzi, Guido Sciarroni, Tommaso Zorzan e Matteo Zandonà e la partecipazione della performer Valentina Dal Mas coproduzione e musiche originali eseguite dal vivo da Sagra delle Cose Strane drammaturgia e regia di Piergiorgio Piccoli e Anna Zago

La catasta è una fiaba noir pensata per i ragazzi, ma che turba e conquista soprattutto gli adulti. Una potente allegoria dell'ostinata, per molti disperata, ricerca del senso dell'esistenza e dei suoi significati soggettivi. Lo spettacolo mette in scena follia e fanatismo, perversione e fragilità, paura e speranza, fratellanza e bullismo, e soprattutto sfida lo spettatore adulto a ritrovare in sé l'innocente crudeltà dell'adolescenza, fatta di assenza di compromessi, coraggio provocatorio e commovente brutalità.

10 febbraio
Spettacolo GRATUITO riservato alle scuole secondarie di I e di II grado
Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe (COMMEMORAZIONI)
THEAMA TEATRO
LA MEMORIA SEPOLTA

La parola "foiba" è una dialettizzazione del termine latino "fovea", ovvero fossa, con la quale si indicano le cavità carsiche presenti in Friuli, nella Venezia Giulia, in Istria e in Slovenia. Le foibe divennero un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, dapprima destinati ai campi d'internamento allestiti da Tito in Slovenia. Al centro della storia le vicende di una ragazza di 24 anni. Nel settembre del 1943 un gruppo di partigiani irruppe in casa sua razziando ogni cosa e poi la prelevarono. Il suo corpo fu ritrovato in una foiba. Questo recital raccoglie molte altre testimonianze e storie di ragazzi, uomini, donne, anziani scomparsi nel fondo di queste caverne verticali in Jugoslavia, ma racconta anche un'altra storia di follia, quella della deportazione degli italiani in Crimea, la strada da Kerch al Kazakistan che dal 29 gennaio del ‘42 fu irrigata dalle lacrime e dal sangue degli italiani.

17 - 18 febbraio Turno A - Turno B
UMBERTO ORSINI, MASSIMO POPOLIZIO, GIULIANA LOJODICE
COPENAGHEN
di Michael Frayn
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e con Giuliana Lojodice
regia Mauro Avogadro
Lo spettacolo mette in scena un testo di Michael Frayn scritto nel ’98. Il drammaturgo britannico sviluppa in questo testo le vicende storiche e umane intorno alle figure di  Niels Bohr, celebre fisico teorico danese (ebreo d’origine) fondatore negli anni Dieci della fisica atomica e  Werner Heisenberg suo allievo prediletto e autore per primo del Principio di Indeterminazione. Ex compagni di ricerche costretti dalla guerra a guardarsi con sospetto, si trovano, alla vigilia del primo devastante uso della bomba atomica, imprigionati in un labirinto di domande che stentano a trovare risposta, sommerse come da ambiguità e dubbi estenuanti sul rapporto tra potere, scienza e morale. Al centro della discussione chiaramente ci sono le ricerche sugli ordigni nucleari. Ma qual’è il vero motivo che spinge il fisico tedesco a fare visita a colui che le ragioni storiche hanno trasformato in nemico? Cosa porta realmente lo scienziato a capo del progetto di sviluppo nucleare nazista nella lontana casa danese?

24 febbraio
RBR DANCE COMPANY
THE MAN e gli illusionisti della danza
regia Cristiano Fagioli
coreografie Cristiano Fagioli e Cristina Ledri con la collaborazione della compagnia
musiche John Debney, Steve Jablonsky, Craig Armstrong, Diego Todesco
Henrik Takkenberg, Peter Gabriel
RBR Dance Company, fondata e diretta da Cristiano Fagioli e Cristina Ledri, è un ensemble artistico dallo stile unico, che unisce coralità lirica a una tecnica ineccepibile, attraverso un equilibrio tra eleganza, poesia, energia fisica, sempre alla continua ricerca del preziosismo del dettaglio. Il suo lavoro è capace di evocare atmosfere oniriche, fantasiose, ipnotiche, facendo interagire i danzatori con costumi, oggetti di scena, giochi di luce e proiezioni video. Come nel celebre film di Mel Gibson The Passion of Christ a cui si ispira, lo spettacolo inizia nell’orto degli ulivi, una vegetazione oscura che annuncia un dolore imminente. Tradito da Giuda Iscariota, Gesù viene arrestato, processato e condannato a morte. Flagellato e inchiodato alla croce, affronta la sua ultima paura di essere abbandonato dal Padre. I nove danzatori della compagnia rendono il dramma della Passione con estrema intensità, con momenti tanto spettacolari quanto delicati, accentuati da un uso perfetto delle luci.

10 marzo
MASSIMO LOPEZ e TULLIO SOILENGHI
MASSIMO LOPEZ e TULLIO SOLENGHI SHOW
e con Gabriele Comeglio sax, Fabio Gangi pianoforte
Ezio Rossi basso, Marco Serra batteria
Accompagnati da una piccola orchestra dal vivo, i due amici di vecchia data intrattengono il pubblico con due ore di puro divertimento tra canzoni, gag, perle di grande comicità e momenti di vero teatro.
Lo spettacolo sarà preceduto da un incontro con il pubblico

16 marzo
Spettacolo GRATUITO per scuole secondarie di I e di II grado e recita serale
Allo spettacolo seguirà un dibatto con esperti della Polizia di Stato
In memoria delle vittime delle mafie (COMMEMORAZIONI)
BEBO STORTI - FABRIZIO CONIGLIO
IL TESTIMONE
Una storia vera di trattative Stato-mafia
di Mario Almerighi e Fabrizio Coniglio
diretto e interpretato da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio

Un omaggio poetico, intriso di amari sorrisi e grottesche divagazioni, alla figura del magistrato Giacomo Ciaccio Montalto, ucciso dalla mafia siciliana a Erice (Trapani) nel 1983. Attraverso un simbolico viaggio in barca da Civitavecchia a Trapani, dove viveva Montalto, i due protagonisti rievocano i tempi in cui il magistrato operava con eroismo e dedizione per la causa della giustizia e della legalità in una terra difficile e complessa, bella e disperata. Se ne delinea un ritratto personale denso di affetto e rimpianto, un affresco delicato da cui emerge una figura umanissima, pervasa da dolci spiriti poetici e da un profondo senso dello Stato, che oggi va ricordato e mostrato soprattutto alle nuove generazioni.

19 marzo (Festa del Patrono di Orvieto S. Giuseppe)
CONCERTO DELLA FILARMONICA LUIGI MANCINELLI DI ORVIETO

21 marzo 
Spettacolo GRATUITO per scuole secondarie di I e di II grado e recita serale.
Allo spettacolo seguirà un dibatto con esperti della Polizia di Stato che ha offerto lo spettacolo
Giornata della Memoria in ricordo delle vittime delle mafie (COMMEMORAZIONI)
FIMMINA
scritto e interpretato da Sarah Scola
chitarra Stefano Candidda

Uno sguardo attento e divertito sulla donna della Sicilia e di Palermo in particolare. Questo spettacolo racconta la “fimmina” nelle sue diverse sfumature: la vede sorridere immersa nei ricordi della sua infanzia, ironizzare sugli stereotipi, affrontare con una risata le profonde contraddizioni della sua terra, ma anche arrabbiarsi e reagire con determinazione di fronte alle violenze, i pregiudizi e gli episodi più tristi della Sicilia. Si passa dall’esilarante al drammatico, dal sacro al profano, dai ricordi alla realtà, con il coraggio della femminilità siciliana. Un insieme di racconti ed emozioni, musica e parole, fanno assaporare al pubblico le atmosfere di una terra baciata dal sole dove si ride, ci si commuove e dove anche se l'uomo comanda, è la “fimmina” a decidere! Ma fimmina è anche la storia di una ragazza che decide di entrare in Polizia dopo essere rimasta colpita soprattutto dall'esperienza di Emanuela Loi, morta durante il servizio di scorta al giudice Borsellino. La prima donna di scorta a morire. Ed è in quel momento che il teatro si mescola con la vita, e la finzione sparisce per lasciare il posto alla realtà, quella della protagonista una "fimmina" con la divisa cucita addosso.

7 – 8 aprile Turno A - Turno B
DARIO CASSINI
CASSINI NOT TALENT
Noto al grande pubblico non solo per le sue incursioni comiche e pungenti a Zelig e Colorado, ma anche per serie tv come Don Matteo, Dario Cassini torna a conquistare le platee italiane con il suo divertentissimo show “Cassini Not Talent”, che prende spunto da uno dei titoli di maggior successo dello show business della tv mondiale. E quale sarebbe il suo “non talento” se non quello di mettere alla berlina il suo eterno non-rapporto col mondo femminile? Questa volta arrivato quasi alla fatidica soglia dei 50 anni, Dario vuole raccontare il mondo dei “Fifty” una strana categoria, una sorta di “Milf” al maschile: non ancora convinti di essere vecchi ma quasi certi di non essere più giovani. In scena stravaganze e paradossi legati all’universo femminile, all’attualità, alla tecnologia e ai vizi dei giovani.

13 aprile
Spettacolo GRATUITO per scuole secondarie di I e di II grado e recita serale.
Allo spettacolo seguirà un dibatto con esperti della Polizia di Stato
In memoria delle vittime delle mafie (COMMEMORAZIONI)
Attori&Tecnici
PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI
di Gianni Clementi liberamente ispirato al romanzo di Luigi Garlando
con Stefano Messina e Pietro Messina
regia di Stefano Messina

Giovanni è un bambino di Palermo. Per il suo decimo compleanno il papà gli regala una giornata molto speciale: una gita attraverso la città, per spiegargli come mai per lui è stato scelto proprio il nome Giovanni. Tappa dopo tappa, nel racconto prendono vita i momenti chiave della storia di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie, le sconfitte, l’epilogo. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c’è anche a scuola, è nel ragazzino prepotente che tormenta gli altri, è nel silenzio di complicità che ne avvolge le malefatte. Tratto dal romanzo di Luigi Garlando, lo spettacolo si propone di dare un’idea più completa di che cos’è la mafia e di come la si possa combattere nella vita di tutti i giorni, perché i fatti per essere meglio compresi non hanno bisogno solo della cronaca, hanno bisogno di essere raccontati. La letteratura, il cinema, il teatro, grazie alla loro capacità di comunicare e suscitare forti emozioni, rendono viva la partecipazione e la commozione anche a chi quei fatti non li ha vissuti in prima persona.
2 date da concordare con le scuole (tot. 4 repliche)

Spettacolo GRATUITO riservato alle scuole primarie
LA DIVINA COMMEDIA RACCONTATA AI BAMBINI
Racconto/spettacolo di teatro d’ombre con lavagna luminosa
a cura di Laura Nardi
voce narrante Laura Nardi
lavagna luminosa Amandio Pinheiro
immagini Laura Cortini
Dall’oscurità alla luce, dalla morte alla rinascita...Si può raccontare Dante ai bambini? In fondo le fiabe parlano di cose anche crudeli come la morte, rassicurandoci con la promessa della trasformazione e della “rinascita” finale. La Divina Commedia serve da spunto per raccontare una grande fiaba sul senso della giustizia, sulle differenze tra il bene e il male, sull’eternità dell’anima.
Nella Divina Commedia raccontata ai bambini si stabilisce una continua interazione con il pubblico di grandi e piccini, invitati ogni volta a sostenere il racconto, con suoni e azioni, a interpretare un’anima o un diavoletto, sempre con spirito rigorosamente giocoso.

Durante la Stagione Teatrale saranno organizzati, al Foyer del Mancinelli, vari Incontri con i protagonisti.


Questa notizia è correlata a:

Colpo di scena al Mancinelli. Approvato il bilancio, si dimette il cda della TeMa