cultura

Che cos'è "Etruschi 3D"

giovedì 26 maggio 2016
Che cos'è "Etruschi 3D"

... tra le mirabolanti soluzioni – schermi, prismi, occhiali anaglifici, visite virtuali, raggi laser e chissà cos’altro, Etruschi in 3D è qualcosa di più penetrante, tra archeologia, cultura e storia: Tombe da visitare, necropoli intere,antichi etruschi che parlano e raccontano, oggetti che prendono vita e galleggiano nel vuoto. Un modo sicuramente diverso per raccontare la storia...

Una sezione della mostra è dedicata all’iniziativa “Experience Etruria” con un grande monitor dove è visibile il filmato dedicato alle città aderenti al progetto lungo i percorsi storico-naturalistici dei territori interessati. Completamente multimediale, l’allestimento di Orvieto si avvale della tecnologia anaglifica (occhiali bicolore) per consentire agli utenti di fare esperienze 3D dei principali siti archeologici etruschi, ricostruiti con la tecnologia del laser scanning così come essi sono nei siti originali. Il percorso si articola con una serie di grandi monitor e schermi aerei, raccontando il mondo dell’antico popolo degli etruschi con spettacolari filmati, animazioni e immagini in 2D e 3D provenienti dai musei etruschi più importanti d’Italia. Il rilievo e la modellizzazione 3D di tombe e oggetti etruschi sono stati realizzati dall’unità 3D Opti-cal Metrology di FBK diretta dall’Ing. Fabio Remondino. I modelli delle tombe sono stati visualizzati ad altissima definizione per consentire una formidabile esperienza “immersiva” negli ipogei etruschi.

Etruschi 3D nasce nel 2010 ed è la prima mostra archeologica interamente realizzata con tecnologia 3D. Citata anche sulla Treccani, ideata da Alessandro Maria Barelli, l’esposizione è stata realizzata dall’associazione Historia. Dopo l’esordio nel 2011 al Museo Nazionale di Bruxelles MRAH, (oltre 30.000 visitatori), al Museo delle Scienze di Trento (dove ha totalizzato 12.000 presenze in quattro mesi contro le 11.000 annuali del sito che la ospitava) e a Stoccolma al Museo Nazionale del Mediterraneo (Medelhavseet) con 103.000 presenze, la mostra è stata completamente ripensata ed integrata con nuovi contenuti, innovazioni tecnologiche ed effetti che completano un percorso interattivo di grande effetto.

Visita alla mostra. All’interno dell’esposizione, una grande postazione con il Virtual tour, con visione completamente interattiva su uno schermo gigante, consente di passeggiare alla scoperta delle Necropoli della Banditaccia di Cerveteri e di quella di Monterozzi e Calvario a Tarquinia, alla visita virtuale alla tomba della Scimmia a Chiusi e al Parco Archeologico di Vulci, new entry nella versione 2015. La visita virtuale consente l’accesso a 36 tombe visitabili virtualmente a 360°. Nel percorso è presente la ricostruzione virtuale in 3D della famosissima “Tomba Francois“ di Vulci con gli affreschi ricostruiti e riattaccati alle pareti e sarà possibile visitarla e passeggiare al suo interno.

Su quattro schermi aerei sono proiettati i filmati con le immagini in 2 e 3D delle scansioni digitali delle tombe delle Necropoli di Tarquinia, Cerveteri, Vulci, Perugia e Chiusi. Un’altro schermo aereo mostra le riprese di scavi in diretta dalle Necropoli Etrusche di Nepi e Grotte di Castro a testimonianza del meraviglioso ed essenziale lavoro degli Archeologi.  Non mancano proiezioni olografiche su speciali lastre, realizzate per Historia da Massimo Legni di ATD sviluppando un progetto della Ceramicus - NYC Usa di Gary Enea: da una magica luce sospesa appaiono come per magia oggetti e manufatti antichi che consentono al visitatore di “toccare con mano” gli antichi manufatti etruschi. Presenti anche due piramidi olografiche con la proiezione tridimensionale di una decina di oggetti originali scannerizzati.  Ci sono anche postazioni di comunicazione interattiva veramente innovative: le ormai famose “Teste Parlanti di Historia” su due postazioni, raccontano curiosità e particolari della vita dell’antico popolo italico, una postazione interattiva per i bambini con dei simpatici “puzzles” di oggetti da ricostruire come piccoli archeologi in laboratorio restauro e una postazione dove il visitatore può letteralmente maneggiare virtualmente oggetti veri scannerizzati.

Altre novità. Nei prossimi giorni un glossario virtuale sfogliabile permetterà ai visitatori di riconoscere gli oggetti della vita quotidiana e del banchetto etrusco, nonché le schede animate, una sorta di vetrina virtuale con oggetti straordinari provenienti dai Musei Etruschi di Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Umbria arricchiranno la già ricchissima esposizione. Otto grandi monitor con filmati a tre dimensioni, raccontano gli aspetti del mondo degli Etruschi sottotitolati in lingua Inglese ed in Cinese. Impressionante l’impianto di fotografie giganti tridimensionali del perimetro dell’intero percorso di visita (65 fotografie) che rappresentano una sorta di vere e proprie vetrine virtuali. A partire dal mese di luglio saranno inseriti nell’apposita sezione filmati di scavi in diretta dal territorio di Orvieto realizzati in stretta collaborazione con la Prof. Stopponi e con il Dott. Bizzarri. Saranno effettuAte riprese apposite in diretta in occasione della ripresa degli scavi.


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