cultura

Ad Alberto Bellini "Il Presepe in Vetrina 2014". I premiati del concorso, i progetti nel cassetto

martedì 30 dicembre 2014
di Davide Pompei
Ad Alberto Bellini "Il Presepe in Vetrina 2014". I premiati del concorso, i progetti nel cassetto

Barbe e turbanti, saggezza e misticismo. In mano, tre doni che vengono da lontano. Oro, incenso e mirra – resi eleganti, con i colori morbidi della terracotta bianca e rossa – da offrire alla giovane donna con bambino. E all'uomo al suo fianco. Lo sguardo, socchiuso e profondo, delle sei statuine è lo stesso. Marchio di fabbrica inconfondibile, le mani d'artigiano che lo hanno realizzato. Sorride, soddisfatto e modesto, l'artista orvietano Alberto Bellini titolare della bottega "La Corte dei Miracoli" che a gennaio taglierà il nastro dei primi 25 anni di attività.

Nella vetrina al civico 13 di Piazza Ranieri ha trovato posto la targa conferitagli dalla commissione composta da un rappresentante del Comune, dell'Opera del Duomo, della Curia, della Segreteria dell'Azienda del Turismo e del Comitato Cittadino dei Quartieri per aver tenuto alti, come nel 2013, i colori bianco-rossi del Serancia facendo suo il riconoscimento riservato al miglior presepe del quartiere. Quest'anno, in realtà, oltre a classificarsi primo, con la sua creazione si è aggiudicato anche il premio assoluto della seconda edizione del concorso "Il Presepe in Vetrina" inserito nell'ambito del progetto "La Natività ad Orvieto" ed esteso a tutti gli esercizi commerciali. Diciotto, complessivamente, quelli che hanno aderito.

Quattro di loro sono stati premiati in occasione della cerimonia tenutasi lunedì 29 dicembre nella sala consiliare, alla presenza del presidente del consiglio comunale Angelo Pettinacci. Oltre a "La Corte dei Miracoli" – a cui sono andati i biglietti per il palco centrale del terzo ordine messi a disposizione dall'associazione Te.Ma. per lo spettacolo "Penso che un sogno così..." che mercoledì 18 febbraio porterà sul palco del Teatro Mancinelli Giuseppe Fiorello nei panni di Domenico Modugno – le targhe di riconoscimento sono andate anche agli allestimenti realizzati da "Ferrari Frutta" di Roberto Ferrari per il Corsica, il negozio di abbigliamento "Voi Due" di Marisa Prosperini per l'Olmo che ha realizzato un abete con tre presepi di diversa provenienza, e "DolceAmaro" di Alfredo Vallocchia per il S.Maria della Stella che per la sua natività ha impiegato il cioccolato bianco.

Targhe di riconoscimento per il prezioso impegno profuso a vari livelli nel progetto anche a Marco Provenzani e Orella Marziantonio, Massimo Stramaccioni, Raffaella Michelangeli e Settimio Crocoli. "È questo della premiazione – ha sottolineato l'assessore alla cultura Vincenzina Anna Maria Martinoil momento conclusivo di un progetto destinato a crescere negli anni, con il contributo fondamentale dei commercianti. L'idea condivisa è quella di stimolare tutti nella valorizzazione di una rete presepiale sempre più radicata, non solo nel centro storico".

In linea, insomma, con quella volontà che ha portato il Comitato Cittadino dei Quartieri a prolungare idealmente oltre la Rupe i confini dei quartieri che si originano nel quadrivio della Torre del Moro, seguendo le principali direttrici viarie fino a raggiungere davvero tutte le frazioni. Da Benano a Torre San Severo, da Fossatello a Rocca Ripesena. "Riunendo – ha ribadito il presidente dell'associazione Armando Fratinile diverse anime culturali di un territorio vasto e dando loro la giusta visibilità. Lo scorso anno ci siamo resi conti di quanta partecipazione e interesse ci siano intorno a un simbolo del Natale come il presepe. Da qui, la voglia di valorizzarli, in termini di offerta turistica e caratterizzazione cittadina. Ci sarebbe piaciuto che i presepi nelle vetrine, realizzati anche con materiali originali dal merletto alla pasta di semola, fossero ancora di più e maggiormente percepibili come percorso".

Oltre al concorso "Il Presepe in Vetrina", "La Natività ad Orvieto" conta anche un circuito presepiale di 22 allestimenti al suo settimo anno – esteso per la seconda volta alle frazioni – e una doppia rappresentazione del presepe vivente nelle antiche grotte del giardino di San Giovenale. "La rappresentazione – ha detto Anna Donatelli, tra gli organizzatori – è nata con il desiderio di fare un annuncio di speranza, da un'idea condivisa in piazza con Settimio Crocoli che pur non essendo orvietano si è subito messo a disposizione. È questa la motivazione che ci ha sostenuto nel tentativo di coinvolgere quanta più gente possibile. Nel pomeriggio di S.Stefano hanno partecipato in molti. Il ringraziamento va a tutti coloro che ci hanno creduto, a chi ha saputo metterci le mani e a chi ha impastato volontà e desiderio di fare qualcosa di buono per questa città. Vivendo, insieme, un momento di condivisione e festa, il bello che mette intorno al fuoco e al concetto stesso di Natale piccoli e grandi".

In via di limatura, il programma della rappresentazione di martedì 6 gennaio dove è atteso l'arrivo dei Re Magi. A sottolineare il legame con la città del miracolo eucaristico la natività realizzata con fiori e foglie dai maestri delle Infiorate di Bolsena, che anticipano l'edizione 2015 di "Orvieto in fiore". Destinata a crescere nel futuro, anche la prima edizione della mostra dei presepi artigianali allestita nei sotterranei del Duomo. Otto, quelli adagiati su stoffa bianco-purezza e tenuti simbolicamente uniti dall'affresco di Andrea Di Giovanni, lungo un percorso che conduce al presepe "Blu Notte" realizzato dall'artista Guido Strazza, dove la stella cometa trova la sua luce accogliendola e diramandola fuori da un recinto di vetro.

Due, realizzati con la tecnica a lastra, sono opera del ceramista orvietano Paolo Velluti. Uno, quello di Alberto Bellini. È ispirata a una formella del Duomo di Modena la natività di Marino Moretti. In legno, l'elegante installazione della Bottega Michelangeli e quella di Giuseppina Pulvano di Acquapendente. Viene da Deruta, invece, quella della famiglia di Antonio Guastaveglie. Nel segno della tradizione, la miniatura realizzata da un appassionato di presepi artigianali come Massimo Stramaccioni. Ad aprire il percorso nei sotterranei, la proiezione del video "Orvieto, città narrante".