cultura

Il Presepe Blu Notte di Guido Strazza nei sotterranei del Duomo di Orvieto

mercoledì 10 dicembre 2014
Il Presepe Blu Notte di Guido Strazza nei sotterranei del Duomo di Orvieto

Sola in cielo / dal blu notte più fondo – profondo – / improvvisa / una stella cometa l’annuncia” . Nell’ombra dei Sotterranei del Duomo, gli antichi dipinti conservati nella Galleria degli Affreschi introducono al tempo dell’avvento e dell’attesa del Dio-fatto-uomo, raffigurato dall’artista medievale secondo una tradizione che accoglieva e diffondeva il messaggio universale del presepio di Francesco, il santo della pace e della carità.

Questa tradizione si rinnova oggi con il presepe luminoso di legno e vetro di Guido Strazza che torna con spirito contemporaneo sul tema della Natività interpretandola visivamente “senza cancellarne i dati oggettivi ma eliminando le interferenze di carattere popolare”, attraverso un uso essenziale del tutto nuovo degli elementi formali. In particolare è la luce a creare l’immagine: le linee luminose danno vita all’inesprimibile, a una storia antica che ancora oggi porta in dono “la speranza di stare insieme”.

Nel grande anello di tre metri di diametro è impaginato “il recinto con cinque figure geometriche e una luce centrale, i tre Magi, le impronte di coloro che vanno” e contemporaneamente il rapporto tra interno ed esterno, tra il tempo della storia e il tempo attuale dell’avvicinamento interiore. La rappresentazione diventa così fonte di “una sorta di stupore metafisico”. Sono ormai dieci anni che l’Opera del Duomo porta a Orvieto questo appuntamento con l’arte contemporanea inserito nel circuito ideato e promosso dal critico Giuseppe Appella e condiviso da altre città italiane, come Roma, Matera, Palermo, Macerata e Bari.

Guido Strazza nasce a Santa Fiora (Grosseto) nel 1922 e inizia l’attività artistica nel 1942 con la partecipazione ad alcune mostre di aeropittura su invito di F. T. Martinetti. Si laurea in ingegneria nel 1946, ma ben presto abbandona la professione per dedicarsi alla pittura e inizia a viaggiare in America latina: Perù, Cile e Brasile. A Lima è tra i promotori di un’associazione di artisti architetti che progettano la ricostruzione della città di Callao distrutta dal terremoto. Comincia poi a interessarsi di incisione. Nel 1954 rientra in Italia e avvia la sua attività a Venezia. Nel 1957 si trasferisce a Milano e successivamente a Roma (1963), dove tuttora risiede. Prendono forma in questi anni le lunghe pitture in rotolo e gli studi sulle metamorfosi delle forme su temi quali il “Paesaggio”, i “Balzi rossi” esposti a Milano nella Galleria del Naviglio (1956) e nella Galleria dell’Ariete (1958), e il “Paesaggio olandese” esposti ad Amsterdam nello Stedelik Museum (1961).

Per approfondire il linguaggio dell’incisione a Roma frequenta i laboratori della Calcografia Nazionale aperti agli artisti da Maurizio Calvesi (1964-1967). Nel 1968 patrtecipa alla XXXIV edizione della Biennale di Venezia presentando i risultati della ricerca sul segno-luce (immagini su schermi mobili trasparenti) e sul rapporto luce-geometria poi sintetizzato nel ciclo “Ricercare” (1973). Nel 1974 inizia a dedicarsi alla didattica dell’incisione su invito di Carlo Bertelli e prosegue la ricerca di gruppo sul segno (1976) dalla quale scaturisce la pubblicazione “Il gesto e il segno” e le mostre: “Trama quadrangolare” (Milano, Palazzo Reale 1979), “Cosmati” (XLI Biennale di Venezia, 1984), “Archi” e “Orizzonti” (Il Bulino, Roma 1998, 2002). Nel 1988 l’Accademia dei Lincei gli conferisce il Premio Feltrinelli per la Grafica e nel 2003 quello per l’incisione. Grandi mostre antologiche delle opere dal 1941 al 1999 e delle incisioni sono organizzate a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (1999) e alla Calcografia Nazionale (1990).  Nel 2001 partecipa alla mostra Novecento alle Scuderie Papali del Quirinale. Nel 2002 riceve in Campidoglio il premio “Cultori di Roma”.
Ha insegnato presso la Calcografia Nazionale, l’Accademia di belle Arti de L’Aquila, la Wesleyan University (Connecticut), l’Accademia di Belle Arti di Roma, della quale è stato anche Direttore.  Accademico della Koninklijke Accademie van België, è membro dell'Accademia Nazionale di San Luca dal 1997 e nel biennio 2011-2012 ne è stato il Presidente.

Il “Presepe blu notte” è accompagnato da un volumetto delle Edizioni della Cometa con una nota introduttiva di Giuseppe Appella, notizie biobibliografiche su Guido Strazza e una sua poesia dedicata alla Natività.

L'allestimento sarà inaugurato sabato 13 dicembre alle ore 16 nei sotterranei del Duomo di Orvieto, dove sarà visitabile ad ingresso gratuito fino al 6 gennaio con orario 10-13 / 14-17.

Per informazioni:
Opera del Duomo di Orvieto 0763.342477