cultura

Con Raoul Bova, Edoardo Leo porta Orvieto a Berlino. E Alice Rohrwacher cala il sipario

sabato 4 ottobre 2014
di Davide Pompei
Con Raoul Bova, Edoardo Leo porta Orvieto a Berlino. E Alice Rohrwacher cala il sipario

Le guglie del Duomo volano all'ombra della Brandenburger Tor. Ci sarà anche un po' di Orvieto, infatti, alla seconda edizione dell'Italian Film Festival di Berlino. A portarcela, l'artista romano Edoardo Leo, tra i protagonisti dell'ultima stagione cinematografica, ospite nella duplice veste di regista e attore per presentare la sua opera seconda. Ovvero, la commedia "Buongiorno Papà" ambientata tra Roma e Orvieto che nel 2012 aveva visto Nicole Grimaudo e Raoul Bova girare alcune scena sulla Rupe.

La loro presenza non era sfuggita ai tanti curiosi accorsi in Piazza Duomo, location di alcune scene-chiave, in cerca di foto e autografi. Sul set accanto agli attori, anche molte comparse locali arruolate da Umbria Film Movie, l'associazione che ha garantito alla produzione Lucisano il supporto logistico. Oltre al Duomo, tra gli spazi cittadini immortalati su pellicola anche Corso Cavour, Piazza della Repubblica e Piazza del Popolo.

Dopo aver guadagnato due nomination al David di Donatello – rispettivamente Marco Giallini come miglior attore non protagonista e "Fare a meno di te" di Gianluca Misiti e Laura Marafioti come migliore canzone originale – e altrettante ai Nastri d'Argento – come miglior commedia per Edoardo Leo e come miglior attore protagonista per Raoul Bova e Marco Giallini, per il film arriva ora la première tedesca. La storia del quarantenne Andrea e di Layla, la ragazza di 17 che un giorno suona alla sua porta asserendo di essere sua figlia, sarà proiettata sabato 4 ottobre alle 17.30 al Cinema Babylon di Rosa Luxemburg Platz, dopo "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino e prima dell'incontro con il regista Edoardo Leo.

A calare il sipario sul festival, nello stesso cinema, domenica 5 ottobre spetterà a un altro film legato a questo lembo di terra come "Le Meraviglie", Gran Premio della Giuria al 67esimo Festival del Cinema di Cannes. Presente, per l'occasione, anche la regista Alice Rohrwacher che nella realizzazione del percorso che ricorda le sue origini, si è fatta affiancare dalla sorella Alba, come per assicurarsi un contatto costante con le radici di quello che viene raccontato. Quest'ultima, da sola, ha invece brillato alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia, aggiudicandosi la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile in "Hungry Hearts" - coppa anche per il co-protagonista Adam Driver - il film di Saverio Costanzo che declina i temi della genitorialità e delle ossessioni alimentari.

Al di là dell'aspetto strettamente cinematografico, la tre giorni organizzata nella capitale tedesca dallo staff di Tuscia Film Festival punta anche a promuovere oltralpe il territorio. Oltre a varie iniziative previste in altrettanti luoghi dislocati della città nell'ambito degli eventi collaterali del festival, prima di ogni proiezione sarà proiettato, infatti, lo spot "Tuscia, something for everyone" prodotto e realizzato dal TFF. "Il nostro obiettivo di pubblicizzare il nostro territorio attraverso il cinema italiano - dicono gli organizzatori - si sposa perfettamente con l'Italian Film Festival. Questo è solo un primo passo e già dal prossimo anno abbiamo in mente di sviluppare iniziative anche maggiormente incisive".