cultura

La Libreria fa 90. Presentazione del libro "L'Ombra di Don Giovanni" di Guido Barlozzetti

venerdì 22 giugno 2012

Presentato al recente Salone del Libro di Torino, non poteva mancare, in occasione della festa per i 90 anni della Libreria del Palazzo dei Sette, L'OMBRA DI DON GIOVANNI (Edizioni Rai Eri) l'ultimo libro di Guido Barlozzetti. Un orvietano "doc", ma di quelli che con la libreria del Palazzo dei Sette hanno un feeling che dura da una vita.

E, per un compleanno così speciale, Guido Barlozzetti regalerà alla illustre festeggiata il mito di Don Giovanni. Che verrà presentato SABATO 23 GIUGNO alle ore 18.30 al Palazzo dei Sette. Oltre all'autore interverrà Tiziana Ribichesu di Radio Rai. Seguirà l'omaggio musicale di Riccardo Cambri al pianoforte.

Ma chi è Don Giovanni? Un conquistatore impenitente, un libertino incredulo e sedicente ipocrita, un gaudente della vita, un demonio che infrange le leggi dei vivi e dei morti e, dunque, predestinato all'inferno. Ma anche uno scellerato salvato da una donna, un romantico che cerca l'assoluto, un vecchio che sopravvive a se stesso, un ribelle condannato al matrimonio, un femminista ante litteram, un omosessuale non dichiarato, il fantasma di una messa in scena, un nevrotico incurabile. Don Giovanni ha vissuto e continua a vivere. E non cessa di moltiplicarsi e riprodursi, dal teatro al cinema alla televisione e oltre. Nonostante qualcuno sostenga che nel tempo permissivo dell'edonismo generalizzato il suo mito volga al tramonto. Dopo che tanti ne hanno scritto e discusso, adesso è lui che prende la parola. Lui, in prima persona, si lancia nella conquista più difficile. Raccontare le sue molte vite e catturare lo spirito che tutte le attraversa. L'ombra di Don Giovanni.

"La curiosità di fondo che mi ha spinto a scrivere il libro - dice Guido Barlozzetti - è che Don Giovanni è uno dei miti più importanti e diffusi della modernità. Il fatto straordinario è che Don Giovanni attraversa tantissime epoche e culture, praticamente un mito che imperversa da ben quattro secoli. Scrittori e teatranti gli fanno vivere le vite più diverse, quindi la mia curiosità è stata quella di cercare di capire fino in fondo che cosa lo facesse restare identico a se stesso, pur cambiando così tanto. L'altra curiosità è perché Don Giovanni è così ossessivamente presente pur essendo una creazione della nostra immaginazione, e quindi, quale è la domanda che ci rivolge e quella che noi rivolgiamo a lui? Un punto interrogativo, insomma, che mette in scena il nostro desiderio. Un'ombra trasversale che non ha sostanza. Una sorta di mistero affascinante".


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