cultura

La "Sezione storica" della Biblioteca Luigi Fumi di Orvieto

martedì 22 marzo 2011

Dalla fine dell'Ottocento e ancora negli anni Cinquanta del secolo scorso, la Biblioteca di Orvieto ha mantenuto carattere prevalentemente conservativo: si raccoglievano tra le sue mura documenti antichi e moderni, utili a costruire la memoria della città e delle sue arti.

Preziose donazioni private hanno "stratificato" all'interno della Fumi una consistente mole di libri e carte di pregio. Decisive sono state la Donazione del bibliofilo-collezionista Domenico Tordi e quella di Luigi Fumi, illustre archivista e studioso, entrambe pervenute alla Biblioteca negli anni Novecentotrenta.

Tutto è stato accuratamente conservato, anzi protetto, da traversie e "intemperie" di ogni tipo. Lucia Tammaro Conti ha dedicato alla Biblioteca di Orvieto oltre quarant'anni di vita professionale. Durante la seconda guerra mondiale, presidiò il servizio personalmente, giorno e notte, per salvaguardare i libri dalle "epurazioni" culturali dei nazifascisti. Anche in virtù di tanto zelo e passione, tutto è giunto ai nostri giorni nelle migliori condizioni possibili.

Oggi, la novità è che il patrimonio storico di pregio, prima frammisto al resto delle opere possedute dalla Biblioteca, ora è stato selezionato e riassemblato in un "corpo" tipologicamente distinto. Da ora in poi i volumi e le carte più antiche vivono ricollocate in un'area appositamente dedicata e accessibile al pubblico su prenotazione. Questo patrimonio "culturalmente identificativo" è visibile e riconoscibile come proprietà collettiva, fonte di approfondimento per curiosi e ricercatori, motivo di legittimo orgoglio per ogni cittadino. Si tratta di oltre 3.500 volumi antichi, un corpo di quasi 10.000 pezzi tra stampe, carte geografiche, pergamene e disegni, nonché una collezione di più di 2.500 carte autografe.

Il senso di riappropriazione storico-culturale da parte della comunità civile, viene poi esaltato da un'altra importante novità: all'interno dello stesso Settore Storico troverà collocazione definitiva anche la corposa e particolarissima raccolta di foto storiche recentemente donata alla Biblioteca dal maestro Mauro Sborra, appassionato cultore di storia locale (circa 2.000 immagini, organizzate per temi). Così la Biblioteca onora gli accordi intercorsi col maestro, quando scelse di cedere al servizio pubblico la sua collezione di immagini della Città.


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