cultura

"Filosofica-mente parlando", programma dell'iniziativa

martedì 12 ottobre 2010

"Filosofica-mente parlando" da ottobre 2010 a maggio 2011 ore 16 / 18
Per il 2010 il programma generale prevede: il 14 ottobre L'ironia con Mauro Vespa, l'11 novembre L'umorismo con Luca Umena, il 16 dicembre Il gusto con Mauro Vespa.
Per il 2011 sono programmati i seguenti incontri: il 13 gennaio, L'imitazione con Mauro Vespa, il 24 febbraio L'invenzione ancora con Mauro Vespa, il 17 marzo Stupore e meraviglia con Giuseppe Mazzi, il 28 aprile L'immaginazione con Paolo Serpietri e il 19 maggio, La Mente Una con Elena Liotta.

Il 1° incontro di "Filosofica-mente" è L'Ironia a cura di MAURO VESPA
"Il 29 aprile e l'11 maggio scorsi - dice Mauro Vespa - la Biblioteca di Orvieto ha ospitato due incontri da me condotti. Ho illustrato la nascita dell'estetica nel '700 e la sua attitudine retroattiva (la storia dell'estetica è un processo in gran parte a posteriori), il suo carattere felicemente ambiguo e multitematico (scienza della conoscenza sensibilefilosofia delle arti), per poi discutere la correlazione arte-estetica e il concetto di morte dell'arte. Questo nuovo programma della Biblioteca mi offre l'occasione di affrontare alcune singole idee che nella storia dell'estetica hanno avuto un ruolo determinante: Ironia - Gusto - Imitazione - Invenzione. Lo farò negli appuntamenti che mi sono stati affidati all'interno del più vasto programma di temi proposto dalla Biblioteca. Seguendo il metodo della storia delle idee, seguiremo le evoluzioni di significato che ogni singola nozione ha ricevuto nel corso della storia, con degli slittamenti semantici spesso profondi. L'analisi della trasformazione di questi significati - strettamente connessi alle arti, ma anche alla società e alla tecnica - costituisce lo specifico del carattere storico dell'estetica.


Dell'ironia analizzeremo anzitutto il meccanismo logico e retorico che la produce, accomunandola e differenziandola da altre figure retoriche (eufemismo e antifrasi). L'analisi dei 'dispositici' ironici consente di classificare le forme dell'ironia letteraria (semplice o complessa) e di ritrovarne la presenza in innumerevoli opere d'arte. Sempre seguendo il filo della storia, vedremo come la portata filosofica del concetto di ironia riceve uno sviluppo essenziale nell'insegnamento di Socrate: l'ironia come arte del profondo ed espediente dialogico è infatti il tratto essenziale del metodo socratico descritto nei dialoghi platonici, della maieutica, la tecnica di 'far partorire gli spiriti'.

Altro momento fondamentale per la storia del concetto di ironia è il romanticismo tedesco: l'estetica romantica assegna all'ironia un significato filosofico diverso, che ha permesso inoltre di recuperare con nuova vitalità interpretativa autori particolarmente significativi della letteratura moderna, da Ariosto a Cervantes, da Rabelais a Sterne, da Diderot a Wieland. Novalis (pseudonimo di Fr. L. von Hardenberg, 1772-1801) parla infatti dell'ironia romantica del poeta come di una via che conduce alla vera rivelazione di sé. Si afferma dunque una portata del concetto di ironia non più solo euristica, intesa quale metodo di ricerca (come nell'insegnamento socratico), ma rivelatoria.


Una portata per nulla inattuale se si pensa come l'ironia sia un concetto che nel dibattito sul postmoderno degli ultimi trenta anni è stato oggetto di sempre nuove teorizzazioni: il filosofo americano Richard Rorty (Contingency, Irony and Solidarity), ad esempio, individua nell'ironia la condotta di vita da seguire nell'epoca della contingenza planetaria, dell'effimero divenuto fondamento".

 


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