cultura

Rappresentazione del "Cantico dei Cantici". Duomo di Orvieto, giovedì 17 settembre ore 21,30

giovedì 17 settembre 2009
Rappresentazione del "Cantico dei Cantici". Duomo di Orvieto, giovedì 17 settembre ore 21,30

A cura di MIRUM, centro di formazione e cultura per la promozione del dramma sacro.
Duomo di Orvieto
giovedì 17 settembre ore 21,30

Lo spettacolo è la drammatizzazione, a cura di Michele Di Martino, con accompagnamento musicale dal vivo, del Cantico dei Cantici. Canto d'amore in stile orientale, il Cantico dei Cantici, riletto anche in prospettiva simbolica, è uno dei libri più originali ed enigmatici delle Sacre Scritture per il tipo di tema toccato, l'amore umano tra un uomo e una donna. Non capita spesso di vedere rappresentato sulle scene il celebre libro che nella Bibbia cristiana (ma è presente anche in quella ebraica) è inserito tra i libri sapienziali.

Nonostante la brevità, il Cantico dei Cantici è un capolavoro della Bibbia e rappresenta un esemplare unico tra i testi sacri, sia per il contenuto che per il linguaggio: già nel titolo l'opera esprime un superlativo che significa "il più bel cantico", "il cantico più bello che sia mai stato scritto". Il tema centrale è l'amore, cantato con il grande realismo e l'ardente sentimento, tipici della poesia orientale. L'esperienza amorosa è raccontata attraverso la rappresentazione fisica dei corpi, fatta a volte in modo diretto, a volte in modo allusivo, coinvolgendo e portando il lettore nell'intimo universo dell' innamoramento tra uomo e donna. Il Cantico è, inoltre, un "dramma" d'amore e la sua forma dialogata ne dà conferma: il contenuto possiede una sua evoluzione drammaturgica, anche se mancano riferimenti precisi alle scene e ai protagonisti.

Per la rappresentazione è stato scelto di leggere il testo come un dramma teatrale, interpretando e integrando i vari quadri scenici e realizzando una suddivisione in cinque "episodi" compresi tra un prologo e un epilogo. I protagonisti sono una giovane donna e un uomo dal nobile portamento: insieme ad essi, nel dialogo si alternano due donne, amiche e confidenti di lei. Nel testo della rappresentazione sono inseriti alcuni versi, espressioni e parole in lingua ebraica, seguiti dalla versione italiana: si tratta, nelle intenzioni degli autori, di una proposta che tende a valorizzare il suono della scrittura originale per offrire al pubblico un contatto più fervido e appassionato con l'opera. È importante sottolineare che l'operazione di restituire alla fruizione dello spettatore moderno le pagine del "Cantico", è stata compiuta con rispetto letterale e attenzione filologica.

Uno spettacolo senz'altro originale, e sapientemente interpretato da Edoardo Siravo e Vanessa Gravina, accompagnati dalle musiche dal vivo del M° Marco Melìa, con la partecipazione di Silvia Siravo e Gabriella Casali, per la regia di Beppe Arena. La rappresentzione è stata eseguita per la prima volta in occasione del millenario della Basilica di Sarsina.


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