cultura
Memorie in cattività: Lisa Nocentini in mostra alla Galleria Zerotre
giovedì 25 maggio 2006
La Galleria Zerotre di Orvieto presenta, dal 27 maggio al 30 giugno 2006, la personale di Lisa Nocentini “memorie in cattività”, a cura di Liliana Grasso. L'inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 27 alle ore 19, con la presenza dell'artista, alla Galleria zerotre in Via Magalotti, Orvieto.
Le sculture in terracotta di Lisa Nocentini sono pezzi unici costruiti usando argilla refrattaria cotta a 1000°C, pigmenti ceramici (cotti a 960°C), legno e altri materiali.
“…Le figure che faccio vogliono trasmettere una certa ambiguità tra i concetti di infanzia e maturità, grazia e obesità, e anche rispetto alla questione 'mostrare o non mostrare: - afferma l'artista - i miei pezzi hanno a che fare con il nostro bisogno di esporci ma anche con la paura che ci fa mettere al riparo dal freddo sguardo dello spettatore.
…Mi piace pensare alle mie sculture come a delle illustrazioni tridimensionali di storie che ogni spettatore può inventare da sé: una storia patchwork o un puzzle tridimensionale che lo spettatore deve completare. In questo senso considero i miei pezzi oggetti d’uso…
...Nelle novelle tradizionali, gli animali hanno quasi sempre dei poteri magici, parlano e sono spesso la forza trainante della storia. Le figure di animali appaiono anche come metafore di alcuni tratti del carattere degli esseri umani. Nell’arte popolare, che costituisce un riferimento visivo molto forte per il mio lavoro, spesso le linee che dividono l’uomo dall’animale sono linee di fusione… niente ha una singola e invariabile forma…”
“…Le sue opere sono ormai diventate finemente scultoree – afferma Mary Beckinsale, Presidente della SACI – Studio Art Center International - ben modellate, con forme, frutti, animali, figure e sottili combinazioni di colori. Quasi come giocattoli pericolosi esse ci riportano, da una parte alla nostra fanciullezza mentre dall’altra ci scaraventano nell’età adulta. Pur essendo profondamente naturalistiche appartengono tuttavia al mondo della fantasia. Nel loro combinare strutture e corpi, ci comunicano sensazioni di umorismo e di tenerezza ma anche di ferocia. Ecco quindi che il pollo con gli stivali che, narcisisticamente, cammina impettito attraverso il cortile e la lucertola che salta fuori dalla lavatrice, contrastano con i neonati inscatolati come sardine. Ancora la figura del lupo su ruote che ulula alla luna sciamanica è così ancestrale da diventare quasi minaccioso, quanto il gabbiano che fa da guardiano al bambino in barca. Evocando un qualcosa di primitivo e di eterno, questi pezzi totemici ci inquietano. Benché potenti e chiusi in se stessi, essi invitano tuttavia la nostra mente a pensieri di solitudine e di calma, suggerendo una strana integrità interiore.”
Il catalogo della mostra è di Morgana Edizioni,
con testi critici di Mary Beckinsale, Jules Maidoff, Daria Filardo.
Note biografiche su Lisa Nocentini

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