cronaca

Trasferimento dei pazienti della struttura protetta di Castel Giorgio, i familiari si oppongono

lunedì 30 marzo 2020
Trasferimento dei pazienti della struttura protetta di Castel Giorgio, i familiari si oppongono

Sarebbero attesi per oggi gli esiti dei tampone effettuati sui pazienti e su altri dipendenti della struttura protetta di Castel Giorgio che in questi giorni sta vivendo una delicata situazione a causa dei contagi per Coronavirus.

Preoccupati della situazione, in seguito alla comunicazione di un eventuale trasferimento dei pazienti, i familiari hanno diffuso un appello pubblico al fine di evitare questa scelta chiedendo alla Asl di potenziare il presidio medico e ripetere i tamponi.

Di seguito la lettera dei familiari:

In qualità di familiari degli ospiti della struttura per malati di Alzheimer "Non ti scordar di me" di Castel Giorgio, colpita dal Coronavirus, mentre si attendono gli esiti dei tamponi estesi ai pazienti a seguire quelli già effettuati sugli operatori sanitari, abbiamo ricevuto domenica 29 marzo una comunicazione della Direzione della struttura che ipotizza l'eventuale trasferimento dei pazienti ritenuti a rischio.

Tale ipotesi è stata ventilata anche dal commissario straordinario dell'Azienda Usl Umbria 2, il dottor Massimo de Fino, che, a seconda del numero di casi positivi che si evidenzieranno nelle prossime ore, ribadisce la possibilità di uno spostamento dei pazienti negativi. Ci dichiariamo contrari ad ogni trasferimento dei nostri cari presso strutture terze, che cioè non siano gestite dalla stessa "Non ti scordar di me" trovandoci di fronte:

1) al rischio che chi non è stato contagiato lo diventi;
2) che venga meno la indispensabile continuità di assistenza  richiesta vieppiù in presenza di patologie come l'Alzheimer e le demenze ad esso assimilabili.

Qualunque soluzione alternativa in termini logistici che si renda necessaria in caso di un sovrannumero di contagiati deve, semmai, prevedere lo sforzo di tutte le autorità preposte, sanitarie e non, affinché si rendano disponibili spazi ulteriori, ma attigui alla "Non ti scordar di me", e dal suo stesso staff gestiti. Chiediamo all'Asl di potenziare la presenza medica di effettuare una seconda tornata di tamponi su coloro che risulteranno negativi, poiché la negatività del primo tampone è attendibile con un notevole scarto percentuale e, date le circostanze, l'approssimazione potrebbe vanificare ogni ipotetica riorganizzazione.

Confidiamo, infine, che le criticità presenti possano trovare una compartecipazione di tutti coloro che sono chiamati, nell'emergenza, ad assicurare alla struttura competenze e risorse aggiuntive. Viviamo da settimane con un'ansia crescente la nostra condizione di parenti allontanati necessariamente dai loro cari, che, per evidenti ragioni, più di altri  sono in balia della contingenza grave e complessa che stiamo attraversando.

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