cronaca

Geotermia, comitato all'attacco: "Le polpette avvelenate della cattiva politica"

lunedì 12 settembre 2016
Geotermia, comitato all'attacco: "Le polpette avvelenate della cattiva politica"

Se oggi qualcuno si presentasse a Castel Giorgio a proclamare che si augura che l’impianto geotermico si faccia, probabilmente rischia un metaforico linciaggio da parte della popolazione locale. Non ci sono dubbi che la cosa è chiara a tutti, lo era già chiara prima del terremoto del 31maggio, ma dopo...

Ciononostante il Direttore Generale del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) Ing. Franco Terlizzese convoca il Sindaco di Castel Giorgio Andrea Garbini con una lettera in cui dice testualmente “ A seguito della deliberazione n. 736 del 29.06.2016, con cui la Regione Umbria ha rilasciato la propria intesa ai fini del conferimento del titolo minerario in oggetto, è convocata una riunione con codesto Comune per il giorno 20 settembre 2016 alle ore 11,00 presso questo Ministero ...”, insomma il povero sindaco Garbini si deve precipitare a Roma a spiegare, dopo che all’Ing. Terlizzese e a tanti altri era già stato spiegato in tutte le salse, che questo impianto a Castel Giorgio “non s’ha da fare”, che nulla è cambiato da qualche mese fa, anzi che la cosa dopo il terremoto del 31 maggio è sonoramente peggiorata.

In un Paese normale questa storia sarebbe già stata archiviata da quel dì, ma non in Italia, qui da noi vige la regola del “sì, ma…” dei cosiddetti Poteri Forti che dopo essersi fatti una legge su misura (ai tempi di Silvio) oggi, dopo che hanno investito un po’ di quattrini, vogliono il loro tornaconto a prescindere che il territorio non voglia questo tipo di impianti. E cosa hanno ottenuto finora? Hanno ottenuto tutto e niente e cerchiamo di spiegare entrambe le cose.

Il TUTTO: I signori geotermici hanno sostanzialmente ottenuto due cose, e ci riferiamo solo agli ultimi mesi, la prima una Delibera di Giunta da parte della Regione Umbria, a firma dell’Assessora Cecchini, che avrebbe dovuto negare l’intesa al Ministero per non far fare l’impianto geotermico di Castel Giorgio. In realtà siccome “negare” era un verbo troppo forte per la politica umbra ci si è pilatescamente limitati a dire e non dire e a rimandare la palla nel campo del Ministero. Un sì o un no, questo si chiedeva alla Regione. La Regione, nonostante la contrarietà di tutti i territori alla realizzazione degli impianti geotermici, ha optato- sostanzialmente- per un nì, rilanciando la “patata bollente” al Ministero nella Delibera di Giunta del 29 .06.2016 in cui ha scritto: “di ritenere che l’atto di intesa non può prescindere da un accordo del Ministero dello Sviluppo Economico con gli enti locali per una soluzione condivisa delle problematiche territoriali emerse in merito alla realizzazione dell’impianto geotermico e alle misure compensative per lo sviluppo economico-sociale dell’area”. Ed a fronte di questo ni delle Regione, il Ministero che fa? Ovviamente, ed è la seconda cosa, l’abile Terlizzese scrive che: “la Giunta della Regione Umbria ha rilasciato la propria intesa…” assistito da un magistrale assist allungato dall’ottimo Ing. Viterbo, relatore del parere tecnico della Deliberazione della Regione Umbria, il quale, fra varie considerazioni tutte positive su questa tipologia d’impianti, si spertica fino anche a dire: “che il progetto.... è stato redatto da una equipe altamente qualificata composta tra gli altri dal Prof. Barberi dell’Università di Roma ...”

Ma come Ing. Viterbo trova il modo di parlare tanto bene del Prof. Barberi e si è dimenticato nella sua relazione tecnica di menzionare che il 31 Maggio, cioè neanche un mese prima del suo parere tecnico, c’è stato a Castel Giorgio un terremoto quasi distruttivo (4,2 scala Richter) e con epicentro proprio in uno dei punti dove s’intende perforare per produrre il refluo geotermico? Non riusciamo ad immaginate che un “tecnico” non possa aver considerato in una sua relazione un “fenomeno” così importante che testimonia la pericolosa instabilità geologica dell’area dove, per puro interesse economico e senza uno straccio di garanzia fideiussoria (come avviene in altri Paesi “normali”), ma solo a parole, si “garantisce” che tutto andrà per il meglio. Ci dispiace quindi dover considerare, come incompleta, superficiale e di parte questa relazione dell’Ing. Viterbo e ci stupisce che l’Assessora Cecchini, persona attenta agli umori dei territori, abbia potuto sottoscrivere una Determinazione così ambigua.

Il NIENTE: Il niente siamo noi, no attenzione, non vogliamo dire che non contiamo niente, anzi possiamo fare in modo che il TUTTO di prima si trasformi in NIENTE. La prima cosa è scrivere sui giornali e scoprire le manovre (come stiamo facendo ora) perché è tipico delle ambiguità preferire le ombre e poi apparire tutt’assieme con la cosa già fatta “e voilà! ho il permesso e posso iniziare a perforare”. La seconda è corresponsabilizzare la politica la quale non è, come comunemente si può pensare, al servizio delle comunità, gli “eletti”, almeno in buona parte, una volta nominati vanno per conto loro e la loro maggiore preoccupazione è il carrierismo politico. Quindi vanno “aiutati” a recuperare il loro ruolo primario, ruolo di cui evidentemente si sono ampiamente dimenticati, altrimenti la precisa presa di posizione di ben 25 Sindaci del Comprensorio contro questa tipologia d’impianti sarebbe stata una ben sufficiente manifestazione di contrarietà delle popolazioni residenti.

La cosiddetta “intesa” avrebbe quindi potuto e dovuto essere stata negata dalla Regione Umbria da mesi. Presidente Marini, Assessora Cecchini non ci aspettiamo “polpette avvelenate” da chi abbiamo votato, dobbiamo prendere i forconi e venire a protestare sotto il Palazzo? Volete scatenare una NO TAV tutta umbra? Ancora non è chiaro che in democrazia l’unico vero Potere Forte è la condivisione con gli elettori delle strategie politiche e di sviluppo?

Basta con queste ambiguità, da chi è chiamato a rappresentarci pretendiamo sempre chiarezza e determinazione, soprattutto su questioni che riguardano il nostro futuro e la nostra stessa esistenza.

 

Nota di: COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI ORVIETANO, TUSCIA E LAGO DI BOLSENA

 

 

Geotermia: Con i cittadini per Castel Giorgio: "Il Comune ribadisca il proprio no!"