cronaca

Geotermia, nella prossima seduta della commissione regionale "una proposta di risoluzione"

martedì 9 febbraio 2016
Geotermia, nella prossima seduta della commissione regionale "una proposta di risoluzione"

“La Giunta regionale ricerchi un ulteriore livello di condivisione tra istituzioni locali, cittadini e società proponente per la realizzazione del progetto pilota per lo sfruttamento dell'energia geotermica nella Piana dell'Alfina”. È la base su cui verrà sostanzialmente incentrata la proposta di risoluzione che la Seconda Commissione, presieduta da Eros Brega, si è impegnata a votare nella riunione della prossima settimana.

Il lavoro di approfondimento della mozione sottoscritta da tutti i capigruppo consiliari (“Progetto per la realizzazione di impianti geotermici pilota nella Piana dell'Alfina. Adesione della Giunta regionale al documento di Amministrazioni comunali dell'Umbria e del Lazio recante contrarietà a tale realizzazione, adozione da parte della Giunta regionale di conseguenti iniziative”) era stato deciso dall'Aula di Palazzo Cesaroni lo scorso primo dicembre. La questione è stata al centro di diverse audizioni della Commissione: una con i comitati dei cittadini e i sindaci dell'orvietano (http://goo.gl/dzDl07), un'altra con l'azienda che ha presentato il progetto dell'impianto (http://goo.gl/ax2p3m) ed infine con i tecnici della Giunta regionale sul contenuto del progetto (http://goo.gl/frIrPO)

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, in apertura di seduta ha chiesto di approfondire una lettera firmata dal presidente dell'associazione lago di Bolsena (capofila delle associazioni ambientaliste), Piero Bruni, indirizzata al Mise e per conoscenza ai presidenti delle Regioni Umbria e Lazio, ai presidenti e membri delle Commissioni Ambiente ed ai Procuratori della Repubblica di Roma e Terni, il cui contenuto riguarda la strutturazione, la forma societaria, le specifiche esperienze della società proponente.

CLAUDIO RICCI (Ricci presidente): “L'auspicio è che la Giunta regionale assuma le proprie determinazioni dopo aver acquisito tutti gli elementi tecnico-politici emersi dall'Assemblea legislativa. Dal documento tecnico emerge che la 'riflessione' su questa questione va avanti da oltre quattro anni, un periodo nel quale già doveva esserci una determinazione. Nella situazione attuale dobbiamo chiedere alla Giunta di dare luogo ad una nuova fase di concertazione tra le parti interessate per verificare la possibilità di raccordare le diverse posizioni dei soggetti interessati. Del resto si tratta di progetti che è possibile portare a termine solo attraverso una condivisione con le comunità locali”.

EMANUELE FIORINI (Lega nord): “Il mio continua ad essere un no convinto ad impianti geotermici nella Piana dell'Alfina. L'Enel ha deciso di chiudere i pozzi per problemi di microsismicità. La società proponente deve avere rispetto delle istituzioni e dei cittadini”.

ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “Problemi nella Piana dell'Alfina si sono già verificati in passato con Enel. È necessaria un'istruttoria più approfondita da parte degli uffici della Regione. Non è vero, come ci è stato qui raccontato, che l'iter per le concessioni è nazionale, per impianti pilota come quello in questione c'è bisogno di una precisa intesa con la Regione interessata. Dobbiamo capire bene a chi vengono assegnate le concessioni”.

RAFFAELE NEVI (Forza Italia): “Noi siamo chiamati a prendere atto del parere tecnico firmato dai dirigenti regionali. Per quanto attiene alla questione politica è chiaro che va ascoltata la contrarietà dei sindaci del territorio. Pertanto sottoscrivo quanto proposto da Ricci, vale a dire che la Regione deve cercare il modo di far confrontare nuovamente le parti interessate alla questione. Si tratta comunque di una questione che va avanti dal 2011 e bisognava risolverla sicuramente prima”.

SILVANO ROMETTI (Socialisti e Riformisti): “Il futuro dell'energia si basa sullo slogan: 'più risparmi e più rinnovabili”. Rispetto all'intervento in questione, i tempi non li ha determinati la Regione, ma il ministero. Oggi non possiamo prescindere dall'istruttoria presente, ministeriale e regionale. Mi preoccupa tuttavia il clima sociale attuale, non solo per quanto attiene ai comitati, ma soprattutto delle Amministrazioni comunali interessate. Dobbiamo richiamare la Giunta a ricercare un ulteriore livello di condivisione del progetto”.

SERGIO DE VINCENZI (Ricci presidente): “La Commissione deve approfondire alcune affermazioni riportate nella missiva a firma del presidente dell'associazione 'lago di Bolsena'. Mi preoccupa l'accanimento e l'arroganza mostrata da rappresentanti dell'azienda. Noi siamo chiamati a dare risposte ai cittadini. Quando si vanno a toccare le componenti naturali c'è bisogno del principio di precauzione”.

GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Partito democratico): “La governance della questione sociale emersa sulla questione è della massima importanza. Serve una posizione di riflessione e presa d'atto del lavoro fin qui svolto. Vanno approfondite le posizioni del territorio. Dobbiamo essere rispettosi delle opinioni delle comunità e delle istituzioni locali. È necessario comunque anche il rispetto delle competenze, tecniche e politiche”.

ANDREA SMACCHI (Pd): “La mozione unitaria presentata a dicembre in Aula esprimeva parere negativo sulla realizzazione del progetto aderendo, quindi, alla indicazione dei sindaci. Oggi serve quindi coerenza da parte di tutti. Di fatto abbiamo già espresso il nostro parere”.

GIACOMO LEONELLI (Partito democratico): “La mozione è nata per evidenziare il problema. Gli approfondimenti al documento, richiesti dall'Aula miravano ad ascoltare con attenzione azienda e comitati. Oggi siamo indubbiamente più edotti sulla vicenda”.

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