cronaca

Rientra il problema delle bollette pazze della Tari, il Comune ne identifica 300

venerdì 31 ottobre 2014
Rientra il problema delle bollette pazze della Tari, il Comune ne identifica 300

Identificate le trecento bollette pazze della Tari che hanno mandato in tilt i sistemi contabili del Comune e, soprattutto, hanno generato una psicosi nei cittadini che in questi giorni si sono riversate negli uffici municipali per verificare la rispondenza dei pagamenti ricevuti. Per questo motivo l'amministrazione ha scelto di proprogare al 30 novembre 2014 – per tutti i tipi di contribuenti - il termine di scadenza del versamento della prima rata del tributo Tari, per consentire l'emissione dei nuovi avvisi di pagamento.

"Le anomalie tecniche riscontrate - precisa una nota del Comune - sono riconducibili ad una errata applicazione della quota variabile su immobili censiti in categoria C/2, C/6, C/7 adibiti a box, garage, magazzini, locali di deposito, in genere con indirizzo diverso da quello dell'abitazione occupata". Ai 300 contribuenti che hanno ricevuto le bollette sbagliate "verranno inviati nuovi avvisi di pagamento corretti in sostituzione di quelli precedentemente trasmessi. Qualora fossero già stati effettuati versamenti totali o parziali del tributo si invitano i contribuenti a mettersi in contatto con l'Ufficio Tributi per regolarizzare la loro posizione". 

Allo stesso tempo, per migliorare il servizio e prevenire future anomalie, il Comune ha predisposto: "un piano di ammodernamento dei sistemi informatici in dotazione agli uffici con apertura al mercato libero dei fornitori hardware e software. Una profonda riorganizzazione dell'Ufficio Tributi del Comune in termini di risorse umane e sistemi in dotazione".

“In questa settimana di verifiche – ha detto il Sindaco, Giuseppe Germani - grazie al lavoro costante degli uffici e dell'Assessore, abbiamo avuto il tempo necessario per accertare lo stato reale del fenomeno: sono emerse circa 300 anomalie di utenze su 9000 utenze, un numero che non è eccessivo quindi ne prendiamo atto positivamente. L'attività di sportello svolta in questi giorni presso l'Ufficio Tributi ha evidenziato per alcune tipologie di utenze delle criticità non riconducibili però ad anomalie di sistema ma conseguenti a mancate o tardive denunce di variazioni anagrafiche da parte dei contribuenti. A conclusione di questo lavoro – ha proseguito - invieremo a casa degli utenti interessati la documentazione e il nuovo F24 e sposteremo al 30 novembre la scadenza della prima rata. La seconda rata resta invariata al 31 dicembre. Ritengo che come Amministrazione Comunale abbiamo fatto bene a bloccare le bollettazione, verificare e comunicare cosa abbiamo fatto".

“L'errore - ha precisato l'Assessore al Bilancio e Tributi, Massimo Gnagnarini – ha riguardato solo la tipologia di fabbricati C/2, C/6, C/7 adibiti a box, garage, magazzini, locali di deposito, in genere con indirizzo diverso da quello dell'abitazione occupata ed è dovuto alla mancanza di allert del software, ovvero è saltato un codice che ha prodotto l'emissione sbagliata delle bollette. Questo incidente di percorso quindi è chiuso. Vorrei inoltre ricordare che il calcolo della tariffa Tari e Tarsu non è una scelta fatta dal Comune. La Tari non è una nostra opzione ma l'applicazione di una legge nazionale. Le metodologie di calcolo non le ha scelte dal Comune, ma le prevede la legge secondo il piano economico finanziario dei rifiuti d'ambito. Le tariffe dunque si sviluppano in questa cornice e si applicano secondo il regolamento vigente e varato dall'autorità d'ambito”.

“L'Amministrazione Comunale nel rinnovare le scuse ai cittadini per il disguido accaduto relativamente all'invio delle 300 bollette della TARI risultate errate e prontamente individuate e corrette – ha concluso - ribadisce quanto già comunicato in occasione della presentazione del Bilancio comunale relativamente al minor carico fiscale in questo anno gravante sui cittadini relativo alla tassa sui rifiuti. Ovvero: la differenziazione delle tariffe tra chi si è trovato a pagare di più e chi si è trovato a pagare di meno non spostano di un centesimo il minor carico fiscale complessivo della TARI inferiore di oltre 400.000 euro rispetto a quello della Tarsu del 2103, pertanto confermo al cento per cento ”.

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