cronaca

Il contratto d’ambito che i sindaci stanno per firmare è un bidone: tariffe alte e nessun vantaggio ambientale

venerdì 31 ottobre 2014
Il contratto d’ambito che i sindaci stanno per firmare  è un bidone: tariffe alte e nessun vantaggio ambientale

Amici della Terra e Cittadinanza Attiva si schierano contro il contratto d'ambito che i sindaci del comprensorio firmeranno nella giornata del 31 ottobre. "Il sindaco di Orvieto Germani firmerà il contratto con la società Cosp per l’affidamento della raccolta differenziata e il trasporto dei rifiuti - dicono da Amici della Terra e Cittadinanza Attiva -. Questo contratto, oltre ad aumentare i costi della tariffa delle bollette di Orvieto di oltre il 10% rispetto alle medie regionali, non incrementerà il recupero di materia e non ridurrà le quantità di rifiuti conferiti in discarica".

"Addirittura - continuano i comitati Orvietani - i piccoli comuni come Porano, Castel Viscardo, Allerona, Montegabbione pagheranno il 50% in più. Quello che è molto grave è che per tutta la durata del contratto (15 anni) non si prevede nessuna riduzione delle tariffe in funzione del previsto aumento della raccolta differenziata contravvenendo ad ogni logica di politica sui rifiuti. Il piano d’Ambito tra i comuni della provincia di Terni avrebbe dovuto organizzare il servizio in efficienza, efficacia e economicità invece il risultato è un ulteriore aumento dei costi per i cittadini".

Per comprendere il problema vengono fornite delle cifre: "rispetto al costo medio per abitante in Italia di 156 euro, Orvieto pagherà 171 euro, Allerona circa 190 euro, Parrano 223 euro, Porano 216 euro, in testa alla classifica c’è Ferentillo che pagherà 225 euro per abitante. Ad Orvieto la gestione della raccolta ha un costo di 4.330.000 euro. Nel 2008 ne pagavamo 2.800.000. Da allora a oggi la raccolta differenziata ha raggiunto appena il 38%, molto al di sotto degli obblighi di legge del 65%. Inoltre molti dei materiali raccolti non vengono riciclati o riusati e vanno comunque in discarica; sarebbe dovuta durare fino al 2027 e ora si chiede di ampliare con un progetto già presentato da SAO".

Per questi motivi Amici della Terra e Cittadinaza Attiva di Orvieto, segnalano come: "Alcuni comuni come Alviano, Porano, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto e Castel Giorgio l’hanno capito e non intendono firmare a quelle condizioni un contratto così oneroso per i cittadini che li vincolerà a pagare cifre elevatissime per i prossimi 15 anni. Noi non siamo d’accordo e continueremo in tutte le sedi a evidenziare le gravi carenze di questo Piano. Inizieremo una campagna di informazione e stiamo valutando la possibilità di un ricorso tributario a cui ogni cittadino potrà dare la propria adesione per impugnare le bollette innanzi al giudice tributario".

 


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