cronaca

Un paese in lutto per l'ultimo abbraccio agli operai morti per le esalazioni tossiche

domenica 3 agosto 2014
Un paese in lutto per l'ultimo abbraccio agli operai morti per le esalazioni tossiche

A San Lorenzo Nuovo è stato il giorno del dolore e delle lacrime. Il giorno dell'ultimo abbraccio a Fabio Lisei e Roberto Papini, i dipendenti della ditta Mira di Orvieto morti lunedì 28 luglio nell’impianto di compostaggio Kyklos di Aprilia. Una folla composta e commossa ha riempito la chiesa e il piazzale antistante per dare l'ultimo saluto ai due sfortunati lavoratori che hanno tragicamente perso la vita. Una morte ancora inspiegabile e sulla quale la magistratura tenta di fare luce. 

Le esequie sono state concelebrate dal vescovo di Viterbo Lino Fumagalli, dai parroci del paese, don Vincenzo e don Pompeo e da altri sacerdoti della diocesi. Alla cerimonia ha preso parte anche il sindaco di San Lorenzo Nuovo, Massimo Bambini, che subito dopo aver appreso della tragedia che ha colpito l’intera comunità, ha indetto il lutto cittadino e sospeso le attività previste dal cartellone estivo. Tante le istituzioni presenti ai funerali, tra i quali il consigliere regionale del Lazio, Enrico Panunzi, e il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani. 

“Il mio – ha detto monsignor Fumagalli (come riportato dai colleghi di Tusciaweb.it) – è un grido non rabbioso ma sicuramente deciso. Il lavoro è per la vita, non per la morte. Chi dà lavoro e chi supervisiona certe mansioni delicate deve sempre assicurarsi che il rischio sia ridotto al minimo. Fabio e Roberto sono usciti di casa sereni, tranquilli, e non sono più tornati. Riflettiamoci”.

Roberto Papini, padre di due figli adolescenti, è stato tumulato nel cimitero di San Lorenzo Nuovo, mentre Fabio Lisei, che lascia la moglie e due figli piccoli, è stato sepolto ad Orvieto. 

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