cronaca

Sul presunto abuso della piscina del sindaco avvia le verifiche Italia Nostra. La palla passa agli uffici competenti

domenica 19 maggio 2013
di Laura Ricci
Sul presunto abuso della piscina del sindaco avvia le verifiche Italia Nostra. La palla passa agli uffici competenti

Continua la guerra a base di bocconi amari e polpette più o meno indigeste dell'ex assessore all'Urbanistica Leonardo Brugiotti verso la maggioranza del Comune di Orvieto, nello specifico il sindaco Concina. Questa volta, nel mirino dell'ex assessore allontanato da Toni Concina (l'unico rimosso, i numerosi altri hanno rassegnato le dimissioni di propria volontà) è la piscina del sindaco in località Tamburino. Anzi la piscina della moglie di Concina, signora Susanna, giacché la proprietà insiste a suo nome. Secondo quanto divulgato negli ultimi giorni da Brugiotti, infatti, la piscina così come concepita non può essere allocata nella Macroarea E5a della zona ricompresa all'interno del Parco Archeologico, dove con la sua estensione insiste. Susanna Concina, da parte sua, ha precisato di aver semplicemente conservato una piscina portatile già esistente, mantenendone i caratteri di provvisorietà, anche se così non sembrerebbe dalle proiezioni di Google hearth che il puntuale Brugiotti ha diffuso.

Nelle indigeste pillole di conoscenza inviate agli operatori dell'informazione, l'ex assessore Brugiotti se la prende anche con le associazioni ambientaliste, che a suo dire a volte sorveglierebbero e a volte meno. Nella questione è intervenuta dunque a vari livelli Italia Nostra, che ricorda all'architetto Brugiotti come tutto sarebbe stato più semplice se lui stesso si fosse accorto del presunto abuso quando era assessore all'Urbanistica del Comune di Orvieto. "Le Associazioni sono animate da volontari che non hanno occhi ovunque e fanno quello che possono, spesso oltre le loro stesse forze - gli fa notare il presidente Riccetti - mentre per gli Uffici tecnici del Comune e per gli Assessori competenti la verifica di presunti abusi è, se vogliamo, un dovere".

La patata bollente, in ogni caso, passa ora a tutti gli uffici competenti. Appresa la notizia dai giornali, infatti, Italia Nostra sezione di Orvieto ha avviato le necessarie verifiche con la domanda di accesso agli atti alle Soprintendenze interessate (SBA e SBAP), alla Direzione Regionale e al Comune di Orvieto. Contemporaneamente ha inviato anche richiesta di verifica circa la liceità del manufatto alla Procura di Orvieto.

Nel riportare la notizia del presunto abuso della piscina dell'abitazione del sindaco Concina, che con questi nuovi elementi è effettivamente una notizia e non una delle faide tra opposte fazioni che di tanto in tanto cercano di piegare e strumentalizzare l'informazione ai loro fini, proponiamo anche la lettura dell'equilibrato intervento del Presidente dell'Associazione della Stampa online (ANSO) Benedetto Liberati, che ci sembra una bella occasione di riflessione su quella che dovrebbe essere la correttezza dei rapporti tra le istituzioni (comprendendovi anche gli ex), e gli editori e gli operatori dell'informazione in genere, e su un'auspicabile necessità del rispetto reciproco dei propri ruoli.