ambiente

Gli Amici della Terra scrivono ai Comuni interessati dall'eolico di Montauto

giovedì 31 agosto 2023

Giovedì 31 agosto la presidente degli Amici della Terra, Monica Tommasi, ha scritto ai Comuni di Manciano, Canino, Montalto di Castro e Capalbio interessati dal progetto di realizzazione di un impianto eolico di Montauto, invitandoli a presentare formali osservazioni. La Pec è stata inviata c.c. anche anche alle Regioni Toscana e Lazio. Di seguito il testo:

"È in corso la consultazione pubblica del progetto eolico Montauto, nel comune di Manciano, che prevede la realizzazione di 8 grandi pale eoliche alte 200 metri e di una stazione elettrica a confine con i Comuni di Canino e Montalto di Castro. Si tratta della seconda consultazione i cui termini per la presentazione delle osservazioni scadranno il 6 settembre 2023.

Questa associazione è fortemente critica sulla strategia stabilita dal Governo in armonia con le direttive comunitarie circa la realizzazione di impianti a FER (eolico e fotovoltaico). Evidenzia infatti che, indipendentemente da aspetti paesaggistici, la risorsa vento sembra insufficiente per giustificare i progetti (in Italia i valori medi sono più della metà inferiori a quelli del Nord Europa), mentre l'energia solare potrebbe trovare ampia diffusione su superfici non agricole, come anche suggerito da ISPRA, ENEA e da insigni studiosi ed esperti della materia.

Indipendentemente da quanto sopra, riteniamo improponibile un progetto di forte impatto ambientale in faccia al Castello di Vulci e di altre rilevanti testimonianze storico culturali e paesaggistiche. Abbiamo predisposto una serie di cartografie per evidenziare tra l'altro che tutte le 8 pale eoliche ricadono all'interno delle fasce di rispetto come definite dall'articolo 20 comma 8 c-quater del D.Lgs. 199/2021 che non sono indicate come aree idonee per l'attuazione degli interventi sulle rinnovabili.

Si tratta di un argomento che riguarda numerosi altri progetti destinati a stravolgere il territorio della Tuscia con espansioni in atto nella Maremma grossetana e nell'Umbria occidentale, che daranno luogo a forti contenziosi.
Chiediamo pertanto una decisa presa di posizione da parte dei Comuni interessati per contrastare questo ed altri progetti che non sono in armonia con la vocazione agricola e turistica di questi territori su scala interregionale.
Auspichiamo infine lo svolgimento di manifestazioni per richiamare l'opinione pubblica su questi fatti di cui sembra spesso completamente disinformata".