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Arsenico nel bicchiere si o no? Il SII rassicura sulla qualità dell'acqua di Orvieto

martedì 23 novembre 2010
Arsenico nel bicchiere si o no? Il SII rassicura sulla qualità dell'acqua di Orvieto

La Commissione Europea, con una decisione del 28 ottobre 2010, ha negato la deroga ai limiti di legge per l'Arsenico richiesta dalla Regione Lazio per molti comuni delle province di Roma (zona Castelli romani), di Latina e di Viterbo. L'Italia è il paese europeo dove più frequentemente si permette ad alcuni acquedotti di erogare acqua con valori fino a 5 volte superiori alla legge, in particolare per arsenico, boro e fluoro. Una pessima abitudine, a quanto pare, che ha più volte suscitato polemiche e creato allarmismi sui potenziali rischi per la salute dei cittadini. Preoccupazioni non certo affievolite dal fatto che le deroghe riguardino pochi comuni e località che si trovano nelle regioni Lazio, Campania, Toscana, Umbria, Lombardia e nelle province di Trento e Bolzano (anche se in tutti i casi si tratta di sostanze presenti naturalmente nelle falde cui gli acquedotti attingono).

In questi ultimi giorni molti sono stati gli articoli di stampa che hanno posto l'accento su questo problema. A livello locale, il Servizio Idrico Orvietano intende fare chiarezza e ha da qualche ora inviato una puntuale nota stampa:

"In merito alle notizie di stampa apparse oggi e relative alle presunte elevate concentrazioni di arsenico nell'acqua dei Comuni di Orvieto, Catelgiorgio e Castelviscardo, la Sii scpa sottolinea che non esiste alcun problema sanitario. La società ha infatti investito ingenti risorse proprie per realizzare impianti di potabilizzazione e abbattimento in grado di ripristinare situazioni di normalità ancora prima della scadenza delle proroghe dell'Unione europea prevista per il 31 dicembre prossimo. Le continue analisi e i costanti monitoraggi compiuti dalla Sii evidenziano concentrazioni "naturali" di arsenico al di sotto dei 10 mcg/l. Tali dati sono ampiamente nei limiti stabiliti per la potabilità delle acque dalla normativa europea e configurano un quadro complessivo di assoluta sicurezza per la popolazione.

In quei pochi casi in cui il valore naturale si mostri leggermente al di sopra della soglia, la Sii è in grado di garantire in distribuzione il rispetto dei limiti di potabilità mediante l'utilizzo di impianti di potabilizzazione. La Sii sta profondendo sul territorio orvietano un forte e responsabile impegno per l'abbattimento delle concentrazioni di sostanze potenzialmente pericolose per la salute. Le proroghe concesse dalla Ue sono state utilizzate dalla Sii per l'istallazione di nuovi strumenti e impianti in grado di risolvere i problemi e consegnare ai cittadini un'acqua sana e pulita. Il proficuo lavoro iniziato oltre un anno e fa, e la cui validità è stata da tutti riconosciuta anche in occasione delle recenti emergenze, brillantemente superate, è tutt'ora in corso. A fronte dei risultati ottenuti si può affermare che, essendo le concentrazioni di arsenico ampiamente nella norma, la situazione attuale risulta del tutto tranquilla. Il continuo monitoraggio svolto dalla Sii renderebbe inoltre individuabile in tempo reale qualsiasi tipo di variazione eventualmente gestibile in sicurezza con gli impianti di potabilizzazione già istallati. La Sii sta lavorando anche sul versante dell'alluminio con impianti già pronti e che entreranno in funzione a breve, non appena acquisiste tutte le autorizzazioni necessarie da parte dell'Asl.

E' opportuno infine che si continui ad affrontare la questione con estrema serietà e senso di responsabilità da parte di tutti, senza lasciarsi tentare da velleità di strumentalizzazioni su problemi di così grande importanza per le persone come quelli riguardanti l'acqua, l'approvvigionamento idrico e la salute dei cittadini."

Il consigliere comunale Marco Moscetti vuole saperne di più. Interrogazione sulla qualità dell'acqua erogata nell'Orvietano

Arsenico nell'acqua: nessuna situazione di pericolo a Orvieto. Zazzaretta: "Nessun allarme"