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E' in corso la conta dei danni della piena del Paglia e del Chiani

lunedì 22 novembre 2010

Dalle ore 01 di stanotte l'onda di piena del Paglia e del Chiani è passata e nella mezz'ora successiva sono state riaperte tutte le strade interrotte. Già nel pomeriggio di ieri a causa delle eccezionali precipitazioni, aveva creato problemi anche lo sfioro dell'acqua sullo sbarramento a griglia sul Paglia in località Elvella a San Casciano dei Bagni da dove l'acqua che arriva viene smaltita in quota. A causa dell'esondazione del fiume e dei vari fossi di raccolta laterali che non riuscivano a smaltire l'acqua, la piena del Paglia ha interessato il rilevato autostradale, dalla zona di Bardano fino a sotto il ponte dell'Adunata vicino al casello che è rimasto comunque aperto.


Sono stati chiusi invece gli accessi che introducono ai sottopassi autostradali. I laghetti sono stati completamente allagati e le passerelle sono finite dentro al Paglia. Chiuse anche le paratie sul ponte dell'Adunata per evitare il riflusso di acqua nelle abitazioni limitrofe. Problemi e danni nella zona del De Martino in particolare al centro ippico, al rifugio per cani e al locale "La Ciotola", ad un laboratorio di marmi ed uno di revisioni auto, ma anche alle vie laterali a Via Angelo Costanzi dove la Protezione Civile ha prestato assistenza.

A causa del non deflusso delle acque dei fossi, sotto il casello dell'Autostrada all'altezza del locale Maracuja si è allagato anche un pezzo dell'Amerina, dove la situazione è subito rientrata man mano che l'acqua defluiva. Da parte delle associazioni di categoria vengono segnalati danni alle coltivazioni agricole, in particolare nella zona di Allerona dove pezzi di vigneti sono stati travolti dall'acqua del Paglia.
Nelle attività di monitoraggio tra Allerona e Orvieto, per tutta la giornata di ieri e della notte scorsa sono stati impegnati oltre venti volontari della Protezione Civile che hanno coadiuvato le attività di Vigili del Fuoco e Forze dell'Ordine.

"Oggi stiamo procedendo alla verifica e alla conta dei danni - spiega il responsabile della Protezione Civile Giuliano Santelli - complessivamente va rivista la questione degli scarichi delle condotte e va valutata la messa in sicurezza di nuove opere come: argini, chiuse, ecc. dell'area interessata dall'esondazione. Ieri, si è verificato anche il problema dell'interruzione del ripetitore per la trasmissione in via telematica dei dati di flusso delle acque tra il centro funzionale della protezione civile di Foligno e il Consorzio Val di Chiana e Val di Paglia, questione che ha complicato oltremodo la situazione costringendoci a valutare l'andamento della piena senza parametri di riscontro".


"Sul piano istituzionale - afferma l'Assessore ai Lavori Pubblici, Felice Zazzaretta - già questa mattina ci siamo fatti promotori per effettuare una riunione con tutti i soggetti interessati a cominciare dalla Regione, dalla Provincia di Terni e dal consorzio Val di Chiana per le loro competenze in materia di pianificazione e programmazione degli interventi necessari, ormai non più rinviabili e per i quali sono necessarie le adeguate risorse".


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