sapori

Monteleone d'Orvieto entra nell'Associazione Nazionale Città del Vino

martedì 26 luglio 2022

Dalla A di Alba alla Z di Zagarolo, continua a crescere l'alfabeto della qualità racchiusa nell'Associazione Nazionale Città del Vino, realtà partita da Siena nel 1987 su impulso di 39 primi cittadini alla guida di altrettante comunità, piccole e grandi, già note nel firmamento enologico o ancora in ombra, come "Rinascimento" del settore dopo lo scandalo del vino al metanolo che, l'anno precedente, gettò nella disperazione il sistema socio-economico causando persino 19 vittime e alcune infermità mentali permanenti.

Campione fedelmente rappresentativo di quel ricco mosaico che è il vigneto Italia, quella che fu – e resta – una grande operazione di carattere culturale, oltre che di marketing, che puntava a rendere sempre più forte il rapporto tra vino e territorio e risorsa per le comunità locali la qualità di quanto prodotto. Tra le iniziative che hanno visto luce, anche il Piano Regolatore che nel 1998 ha fissato due concetti validi ancora oggi per aiutare i Comuni a promuovere intorno alle tipicità, sviluppo economico e sociale sostenibile ed opportunità di lavoro.

Uno, "il vigneto è parte fondamentale del paesaggio e così tutte le aree agricole interessate e la sua tutela è strategica per la qualità del territorio e pertanto va programmata nell’azione amministrativa". Due, "lo sviluppo locale non può che derivare da una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato fatta di scelte condivise". Scopo dichiarato, operare per la promozione e la valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche, storiche e turistiche dei territori del vino migliorandone la qualità della vita.

Con oltre 3 miliardi di euro di fatturato stimati e circa 5 milioni di enoturisti, secondo i rapporti annuali dell’Osservatorio sul Turismo del Vino, l'enoturismo si pone al centro delle politiche di crescita locale. È questa una forma di turismo di esperienza che privilegia la sostenibilità, l’incontro con il territorio e la conoscenza diretta con la gente che qui lavora e vive. Con questa consapevolezza, ai Comuni di Bevagna, Castel Ritaldi, Castel Viscardo, Ficulle, Giano dell'Umbria, Montefalco, Orvieto, Todi, Torgiano e Umbertide – solo per restare in Umbria – si aggiunge ora anche quello di Monteleone d'Orvieto, guidato dal sindaco, Angelo Larocca.

E supportato nelle attività che tengono conto della particolare vocazione agricola del territorio dell'Alto Orvietano, anche dall'Associazione Turistica Pro Loco "Franco Franchini", presieduta da Stefano Cappelloni. "Le finalità di promozione e di valorizzazione del vino, della sua cultura e lo sviluppo economico del suo territorio d'origine – sottolineano dal Comune – sono coerenti con gli scopi dell'Associazione Nazionale Città del Vino, una rete di soggetti pubblici e privati in linea con le aspettative di produrre effetti benefici alle economie locali con l'aumento del flusso di informazioni e di competitività. 

Visti anche i pareri favorevoli delle aziende agricole del territorio e dei soci, abbiamo deliberato l'adesione all’Associazione, approvandone statuto, carta della qualità e regolamento. E di impegnarci, in collaborazione con la Pro Loco, a promuovere e realizzare le finalità indicate, operando per sostenere e sviluppare la qualità delle produzioni e del territorio, tramite iniziative e servizi nel campo della tutela, del sostegno allo sviluppo, della promozione e dell’informazione".

Dal canto suo, l'Associazione Nazionale Città del Vino, presieduta da Angelo Radica, sindaco di Tollo, ha dato il benvenuto al nuovo socio sostenitore, propostosi già nel 2021, il Comune di Monteleone d’Orvieto, uno de "I Borghi più belli d'Italia", "dalla storia millenaria immerso nel verde delle dolci colline umbre, circondato da giardini, sentieri, boschi, fontanili e fiumi". È qui che mercoledì 10 agosto, come lo scorso anno, in sinergia con la Pro Loco, si rinnoverà l'invito a partecipare a "Calici di Stelle", in Piazza Pietro Bilancini.

Per ulteriori informazioni:
www.cittadelvino.it