Tramercato in trasferta a Montegabbione per il Festival della Scienza

Trasferta a Montegabbione per "Tramercato", il festoso corteo dell’agricoltura contadina e sostenibile, giunto ormai al secondo anno di attività. L’appuntamento è per domenica 3 luglio, dalle 10 di mattina a sera,tra le vie e i vicoli del centro storico. Si svolge in occasione del Festival della Scienza, evento organizzato dal Comune di Montegabbione e dedicato alla divulgazione e all’educazione scientifica delle giovani generazioni.
Tornando ai banchi di “Tramercato”, non è forse inutile ricordarne il carattere “contadino” poiché l’agricoltura contadina si configura il modello più sincero, pulito e giusto delle terre orvietane: un’agricoltura sostenibile, piccola, di precisione, che oggi ha il formidabile compito di conservare la biodiversità alimentare e quel paesaggio, oggi ancora ammirato, che rischia di compromettersi visivamente e biologicamente, stremato da abbandoni, perniciose colture intensive, aggressioni urbanistiche. Nel gustoso catalogo di “Tramercato”, espressione di un “neoruralismo” buono da pensare e buono da mangiare, ortaggi e frutti di stagione, formaggi di pecora, di mucca e caprini, farine e pasta di grani antichi, pani con lievito madre, ceci, fagioli, birra di farro, vino, olio evo, confetture e conserve.
L’amministrazione del Comune di Montegabbione ha molto da raccontare a proposito del “neoruralismo”. Anzitutto perché non ha circoscritto il proprio impegno a sostegno di una diversa cultura del cibo e della sostenibilità alla sola, pur importante, promozione. Ha compreso che serviva altro, ossia un modello, un esempio, un’utopia concreta. Ed ecco spiegate le premesse di “Podere Comune”, un progetto che, a partire da quattro ettari di terra comunale, ha consentito, ormai da anni, di recuperare un paniere dimenticato fatto di grani antichi, legumi, frutta, foraggi… L’esempio di “Podere Comune” è stato convincente e da qualche tempo le diverse aziende agricole del territorio partecipano convintamente alla crescente vitalità di questo “paniere agroalimentare redento” rifornendo, con reciproca soddisfazione, i negozi del paese e la Mensa scolastica.
Montegabbione è, ci si passi il termine, un comune performativo: in questi luoghi, dire è fare. Ad esempio, Montegabbione è un “Comune amico delle api” ma oltre al cartello posto all’inizio del paese, qui si provvede anche alla semina di miscele floreali utili alla vita delle api. La “Vicciuta”, l’antico vitigno di cui si hanno notizie sin dal 1500, non è rimasta la curiosa e grande “liana” di un fitto bosco ma un impianto di una collezione in pieno campo presso l’azienda Castello di Montegiove, “allo scopo di conservare il germoplasma per il futuro ed effettuare contemporaneamente la descrizione ampelografica completa e la valutazione agronomica e tecnologica dei vitigni”. La “biodiversità” non solo di dice ma si coltiva e si mangia…
Questo piccolo paese è, in un certo senso, un luogo profetico. “Uno di quei posti – è stato scritto - che, a dispetto di un’apparente marginalità, può catalizzare energie e produrre resilienze e che consente di scrutare nel futuro”. “Podere comune”, “Tramercato” e il Festival della Scienza valgono bene il viaggio.
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