politica

Il Consiglio Comunale dice No alla Diga sul Paglia, approvata la mozione della maggioranza

mercoledì 2 luglio 2025

Il Consiglio Comunale di Castel Viscardo ha approvato una mozione con cui la maggioranza esprime con fermezza la contrarietà alla realizzazione dello sbarramento artificiale sul fiume Paglia nella stretta di Torre Alfina, opera contenuta tra le ipotesi progettuali elaborate dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale.

La mozione è stata approvata dalla sola maggioranza, mentre la minoranza della lista "Cambiare si può" ha votato contro, scegliendo di presentare una propria mozione alternativa, rigettata dal Consiglio Comunale. Una presa di posizione grave, che ha visto la minoranza dissociarsi da una battaglia di difesa del territorio condivisa invece da molte altre amministrazioni locali, a partire da Allerona e Acquapendente.
I contenuti della mozione

La mozione approvata sottolinea:
- l’incompatibilità ambientale e paesaggistica dell’opera con un territorio tutelato da due riserve naturali (Monte Rufeno e Selva di Meana) e diversi siti della Rete Natura 2000;
- i rischi geologici e idrogeologici connessi alla fragilità della zona individuata per la diga, alta 56 metri;
- il grave pericolo sanitario legato alla presenza di mercurio nei sedimenti del fiume, che potrebbe essere rimesso in circolo con effetti devastanti;
- le alterazioni microclimatiche e agricole che l’invaso causerebbe in una zona vocata alla coltivazione di vite e olivo;
- la scarsità idrica effettiva del fiume, che rende sproporzionato l’intervento proposto.

La mozione critica inoltre l’intero processo partecipativo, definito “ingessato”, e contesta l’analisi costi-benefici che ha assegnato un valore minimale proprio ai criteri più critici (paesaggio e geologia).

A margine dell’approvazione della mozione, il Sindaco Daniele Longaroni ha dichiarato: "Abbiamo votato una mozione che non è solo un atto politico, ma un atto di responsabilità verso il nostro territorio, il nostro ambiente, e le future generazioni. Il progetto della diga non tiene conto della realtà naturale e geologica in cui viviamo. È un intervento che rischia di compromettere irreversibilmente un patrimonio ambientale unico, senza garantire reali benefici. La scelta della minoranza di votare contro questa mozione ci lascia molto perplessi: abbiamo invece bisogno di unità e coraggio nel difendere Castel Viscardo. Continueremo a collaborare con i Comuni vicini, come Allerona e Acquapendente, che già si sono espressi in modo netto contro questo progetto. Non resteremo spettatori".

Il Comune di Allerona ha approvato all’unanimità, venerdì 27 giugno, una propria mozione di contrarietà, ribadendo l’assoluta incompatibilità dell’opera con le aree naturali protette del proprio territorio. Anche il Comune di Acquapendente ha manifestato una posizione contraria, rafforzando un fronte istituzionale coeso, che chiede con decisione l’esclusione della diga dalle soluzioni progettuali.

Il Comune di Castel Viscardo chiede infine che:
- vengano coinvolti anche i Comuni toscani dell’alto Paglia, esclusi finora dal dibattito, sebbene il fiume nasca in Toscana;
- si apra un confronto reale con i territori, basato su soluzioni alternative e sostenibili;
- AUBAC riveda le proprie priorità, ascoltando i territori e rifiutando interventi impattanti e non condivisi.

La mozione approvata sarà trasmessa a tutti gli Enti coinvolti, a partire dall’AUBAC, come chiaro segnale di opposizione istituzionale a un’opera che rischia di danneggiare profondamente un territorio di pregio e valore.

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