Gli esiti dell'audizione del direttore generale dell'Usl Umbria 2 in Commissione Sanità

Nel pomeriggio di martedì 24 giugno, come annunciato, nella Sala delle Quattro Virtù del Palazzo Comunale, si è riunita la Terza Commissione Consiliare permanente Sanità e Sociale presieduta da Evasio Gialletti. All’ordine del giorno l’audizione del direttore generale dell’Asl Umbria 2, Piero Carsili, per relazionare sugli investimenti strutturali e la manutenzione straordinaria degli immobili di proprietà dell’azienda sanitaria nel Comune di Orvieto. Presenti anche la direttrice dell’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto, Ilaria Bernardini, il direttore del Distretto sanitario di Orvieto, Massimo Marchino, e la responsabile amministrativa Rosita Gasparri.
In premessa il dottor Carsili ha ricordato che il suo mandato è in scadenza il 30 giugno e che a partire dal 1° luglio subentrerà il nuovo direttore generale nominato dalla Regione Umbria. “In questi ultimi anni – ha detto – ci siamo trovati a gestire una mole ingente di lavori strutturali anche sull’area orvietana insieme al distretto, all’ospedale e all’ufficio tecnico e patrimonio dell’azienda. Opere e interventi in fase di realizzazione che devono essere conclusi in tempi stringenti secondo le scadenze previste dal Pnrr. In particolare la Casa e l’Ospedale di comunità, strutture che andranno a costituire la sanità di un domani ormai prossimo. A Orvieto i lavori sono molto impegnativi perché interessano il parziale recupero del vecchio ospedale nel rispetto delle disposizioni per i beni sottoposti a tutela. L’impegno finanziario con fondi Pnrr ammonta complessivamente a 4,4 milioni di euro per la l’Ospedale di comunità e 3,2 milioni di euro per la Casa di comunità. Da quando è stato rimodulato il cronoprogramma dei lavori – ha affermato il direttore generale della Asl Umbria 2 – c’è stato un rispetto delle tempistiche concordate e oggi siamo in linea con i tempi previsti dal Pnrr con il collaudo dell’opera che dovrà avvenire entro il 31 marzo 2026“.
“E’ stato già realizzato il passaggio del Sert-Sim nella sede di via Cardinal Cerretti – ha proseguito – che è stata ristrutturata con un intervento di 1,2 milioni di euro provenienti dal bilancio aziendale. Ci sono poi lavori in corso e in fase di attuazione che riguardano l’ospedale di Orvieto. Il più visibile è quello relativo al miglioramento sismico dell’immobile finanziato con fondi Pnrr. Un intervento di una importanza strategica perché renderà la struttura più sicura e con delle caratteristiche che pochi ospedali in Umbria e in Italia oggi hanno. In cantiere a breve c’è anche l’ampliamento della terapia semintensiva con 6 posti letto e il miglioramento dei percorsi interni esistenti del pronto soccorso che dovranno essere conclusi con i tempi previsti dal Pnrr. L’intervento più importante riguarderà successivamente l’ampliamento del pronto soccorso al piano terra della struttura, all’altezza della sala conferenze, che darà un assetto completamente nuovo all’ospedale. Originariamente doveva essere realizzato nei tempi del Pnrr ma poi l’azienda ha preso un’altra direzione. Nel 2024 c’è stata una rimodulazione dei lavori per evitare l’interferenza con l’intervento sull’antisismica e il rischio che non si potesse concludere entro il 2026. Con la rimodulazione la conclusione dell’intervento è prevista nel 2027 e non abbiamo i vincoli del Pnrr perché i 4,1 milioni di euro di finanziamento provengono dal bilancio aziendale. Attualmente siamo nella fase della progettazione ed entro settembre 2025 saremo in grado di approvare il progetto esecutivo. Complessivamente – ha concluso – tra i lavori fatti e quelli da fare gli investimenti sul territorio di Orvieto ammontano a 23 milioni di euro“.
Il direttore generale della Asl Umbria 2 ha poi ricordato la realizzazione della piazzola per l’elisoccorso “che in tempi brevi sarà dotata di illuminazione per il volo notturno visto che dal 24 luglio avremmo la possibilità del decollo di notte di Nibbio da Foligno“, e la copertura con pannelli fotovoltaici del parcheggio esterno dell’ospedale con un investimento di 549mila euro.
Successivamente il dottor Carsili ha risposto alle domande dei commissari chiarendo in primo luogo quali saranno le dotazioni e i servizi della Casa e dell’Ospedale di comunità e perché la scelta è ricaduta sull’ex ospedale di Piazza Duomo. “Per il vecchio ospedale – ha affermato – ci sono stati molti tentativi di vendita e aste andate deserte. Oggi invece viene recuperata una struttura che cominciava ad avere problemi, in cui c’erano situazioni di pericolo sulle quali era necessario intervenire. Ma fare interventi e spendere soldi su un immobile inutilizzato non sarebbe stato utile. Su cosa andrà nella Casa e nell’Ospedale di comunità ce lo indicano i decreti. In questo senso abbiamo già esperienze consolidate che hanno dato buoni esiti sia ad Amelia che a Spoleto dove la gestione con medici del territorio e infermieri sta funzionando. Ad Amelia stiamo anche sottoscrivendo un accordo con i medici di medicina generale per farli entrare dentro la Casa di comunità con i propri studi e creare un vero e proprio centro dello salute territoriale. Successivamente speriamo di riuscire a portare anche gli specialisti ma c’è difficoltà a trovare personale. Il solco è comunque tracciato e anche a Orvieto l’Ospedale di comunità avrà una gestione infermieristica con i medici di medicina generale, 20 posti letto prevalentemente ma non esclusivamente a servizio di tutto il distretto di Orvieto. Naturalmente con l’entrata in funzione di queste strutture ci dovrà essere una sempre maggiore integrazione tra la medicina territoriale e l’ospedale”. Nella Casa di comunità, ha ricordato Carsili, saranno trasferiti gli uffici e gli ambulatori oggi presenti in via Postierla. “L’unico servizio che da decreto non rientrerebbe nella Casa di comunità – ha specificato – è quello del Dipartimento di prevenzione ma che porteremo nel vecchio ospedale”.
Per quanto riguarda i concorsi per la copertura dei primariati all’ospedale di Orvieto, “siamo in attesa del giudizio del Tar sull’esito del concorso per Cardiologia – ha detto Carsili – mentre entro l’anno riproporremo quello per il primario di Ortopedia dopo che i due partecipanti alla precedente selezione erano risultati non idonei. Avere un primario di Ortopedia e reintegrare l’organico è strategico per poter recuperare la mobilità passiva ed essere attrattivi. Restano poi da coprire Ginecologia, Pediatria e Oculistica. Il reparto di Ginecologia a Orvieto sta subendo il contrappasso del calo delle nascite che interessa tutto il Paese. L’obiettivo che ci siamo dati è portare gli specialisti fuori dall’ospedale a fare ambulatorio, lo faremo nella nuova Casa di comunità di Fabro mentre c’è l’idea di aprire un ambulatorio ad Amelia dove c’è anche il consultorio. Il numero dei parti all’ospedale di Orvieto è al di sotto della soglia ministeriale e anche quest’anno abbiamo ottenuto la deroga ma non possiamo approfittare ad libitum di questa opportunità e dobbiamo essere proattivi e trovare la modalità per estendere le attività sul territorio”.
“Le liste d’attesa – ha aggiunto il direttore dell’Asl Umbria 2 – sono la nota dolente del sistema sanitario nazionale. Le cause sono da attribuire al livello di inappropriatezza delle richieste che è intorno al 30-40% e alla capacità di risposta nostra e del privato convenzionato che non riesce a stare dietro alla domanda con un gap medio del 40%. Una capacità di risposta limitata legata alla difficoltà di reclutamento dei medici. Per quanto ci riguarda stiamo cercando di incrementare la produzione, l’anno scorso c’era stato anche un intervento straordinario del Governo finalizzato all’abbattimento delle liste d’attesa. Stiamo intensificando su tutti e sei i distretti il confronto con i medici di medicina generale perché gran parte delle iperprescrizioni arrivano proprio dai medici. Va messa in campo un’azione di contenimento a livello prescrittivo ma anche far passare un messaggio educativo tra i cittadini“. Colonscopie e gastroscopie sono tra le prestazioni con le liste d’attesa più lunghe per cui “ora sarà bandito un concorso per l’assunzione di 11 gastroenterologi".
Fonte: Comune di Orvieto
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