politica

"La città e il suo Ospedale sono una cosa sola"

mercoledì 4 giugno 2025

"Noi al nostro Ospedale vogliamo bene e quindi vogliamo bene anche a tutti coloro che a vario titolo ci lavorano". Questo è stato il concetto che ha animato l'annunciato incontro promosso cal Comitato Orvietano per la Salute Pubblica tenutosi giovedì 29 maggio nella Sala Expo del Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto. Un incontro molto partecipato, che ha visto protagonisti molti ospiti nei vari momenti dell’incontro, a partire dal dottor Gianni Giovannini, già direttore dell’Ospedale di Terni e dell'Asl 4 di Terni che ha parlato come socio del Cosp, il dottor Maurizio Del Pinto, responsabile dell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica dell’Ospedale di Perugia che ha rappresentato il Movimento "Umbria per la Sanità Pubblica", il dottor Patrizio Angelozzi, ex direttore sanitario dell’Ospedale di Orvieto e primario di Ostetricia e Ginecologia come rappresentante dell’Associazione Nova, e tutti i responsabili di settore dell’Ospedale di Orvieto.

I tre ospiti hanno espresso il loro punto di vista sullo stato dell’arte della sanità locale e promosso alcune iniziative mirate a rilanciare il nostro nosocomio (ad esempio quella relativa all’avvio della chirurgia della spalla ha suscitato molto interesse da parte della Dirigenza dell’Ospedale). Il direttore generale dell'Ausl Umbria 2 Piero Carsili e il direttore dell’Ospedale di Orvieto Ilaria Bernardini hanno partecipato ed hanno ringraziato il Cosp per l’organizzazione dell’evento. Con la loro indispensabile approvazione, i primari e responsabili dei vari settori dell’Ospedale hanno esposto pubblicamente una breve sintesi dello stato dell’arte dei reparti che dirigono, evidenziando i punti di forza, i punti di debolezza, ed eventuali soluzioni per mitigare determinate criticità.

In collegamento da Perugia anche la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che ha sostanzialmente confermato la necessità di quello che il Comitato Orvietano per la Salute Pubblica afferma da tempo: un vero e proprio piano di rilancio per l’Ospedale di Orvieto. A partire dalla valorizzazione della posizione geografica dell’Ospedale stesso che, essendo un presidio di confine regionale, è una potenziale risorsa attrattiva anche per i pazienti che provengono (e provenivano in quantità maggiore in passato) da fuori regione. La duplice valenza di un ospedale di confine consiste anche nell’arginare il "flusso migratorio" di pazienti umbri che si curano fuori regione, comportando un deficit economico non indifferente: se l’ospedale di confine funziona bene, i pazienti restano in regione, e si conseguenza si configura un polo attrattivo per i potenziali pazienti delle regioni confinanti (alto Lazio e bassa Toscana), invertendo il flusso.

La presidente Proietti ha inoltre confermato l’impellente necessità di redigere un nuovo Piano socio-sanitario regionale, che ormai da troppi anni non è stato rinnovato ed aggiornato. E nelle occasioni di incontro che si prospetteranno per la sua stesura, prevista per dicembre, il Cosp ha accolto con positività l’invito della presidente Proietti a partecipare agli incontri in qualità di associazione cittadina. L’accreditamento del Comitato Orvietano per la Salute Pubblica alla partecipazione della gestione sanitaria, ad esempio attraverso la partecipazione ai Comitati Consultivi Misti (CCM) è un obiettivo preciso del Cosp. Questi comitati, costituiti da rappresentanti dell'Ausl e della collettività, hanno lo scopo di garantire che i servizi sanitari siano progettati e gestiti tenendo conto delle esigenze e delle aspettative dei cittadini.

In tal senso la potenziale apertura fatta dallo stesso direttore generale della Ausl Umbria 2 nel suo discorso durante l’evento lascia ben sperare. In ultimo, ma non in ordine di importanza, è stato assunto l’impegno di preservare e potenziare le infrastrutture della sanità territoriale locale in relazione alle caratteristiche orografiche del nostro territorio. Tornando agli aspetti più strettamente correlati ai reparti dell’Ospedale, tutti i primari hanno rimarcato con legittimo orgoglio l’alta professionalità ed efficienza del personale alle loro dipendenze. Il loro costante impegno è infatti risultato uno dei punti di forza di ogni settore.

Le criticità emerse sono quasi tutte collegate alla scarsità di personale rispetto alle previste piante organiche, e in alcuni reparti anche la carenza o obsolescenza di alcune apparecchiature e strumentazioni mediche. Su questi ultimi due aspetti la presidente della Regione ha espresso condivisione e intenzione di agire; ciò è anche la nostra aspettativa come cittadini in primis. Grazie agli interventi dei primari sono emersi anche alcuni aspetti normativi che andrebbero rivisti; ad esempio per gli effetti del Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70, il limite per l’accreditamento di un DEA di 1 livello è di 45 mila accessi all’anno.

È un limite che il nostro Ospedale non supera e di conseguenza ciò ostacola l’attivazione di determinati corsi per tirocinanti, che in alcuni reparti e per alcune funzioni potrebbero almeno in parte sopperire ad alcune problematiche organiche. Anche la competitività degli stipendi per certi professionisti rispetto ad altre regioni, è un aspetto emerso dalle analisi dei primari. Inoltre gli spazi dedicati ad alcune attività come, ad esempio, quelli per la riabilitazione nella sede di Via Postierla, non sono più adeguati agli standard attuali.

È stata poi la volta delle rappresentanze sindacali, e Carolina Galeazzi di Cgil Umbria, ha sostanzialmente confermato quelle che sono le principali criticità da risolvere: revisione delle piante organiche del personale e maggiori investimenti in strumentazioni (anche le più basiche come una barella o una carrozzina). Ora verrà svolto un attento lavoro di analisi delle relazioni che i primari stessi invieranno al Cosp, in modo da poter redigere un documento completo e dettagliato circa le potenziali azioni da intraprendere. Tale documento verrà posto all’attenzione della presidente della Regione, che ha raccolto a sé anche la delega dell’assessorato allasanità.

Come già anticipato, il Comitato Orvietano per la Salute Pubblica si aspetta di poter essere ufficializzato come associazione che potrà prender parte alle riunioni in materia di sanità con lo scopo di svolgere funzioni consultive partecipando attivamente alla pianificazione e all'organizzazione dei servizi sanitari, fornendo feedback e segnalazioni dal punto di vista dei cittadini, e contribuendo al miglioramento dei percorsi di accesso ai servizi.

Comitato Orvietano per la Salute Pubblica

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