Incontro sulla sanità, Proposta Civica: "Perché il sindaco abbandona la riunione e se ne va?"

L'incontro tenutosi giovedì 29 maggio al Palazzo del Capitano del Popolo, voluto dal Comitato Orvietano per la Salute Pubblica, in presenza di un’ampia platea di operatori della salute, ha sottolineato l'emergenza della situazione sanitaria del nostro Ospedale, carente di personale medico, infermieristico e di OSS. È stato sottolineato che la rigenerazione dell’Ospedale va di pari passo con lo sviluppo di una medicina del territorio. La carenza di personale e la mancanza di un'implementazione di standard strumentali più moderni sono, infatti, il fattore comune che, negli anni, ha inevitabilmente generato una fuga di giovani medici.
Quali sono i punti di forza, i punti di debolezza e le proposte?
- Annosa ormai è la carenza dei primari e la riduzione dei posti letto con coordinatori infermieristici a scavalco su due reparti, come accade ad esempio per la coordinatrice della rianimazione, reparto ad alta intensità di cure, che da circa il 2017 si trova a gestire anche il reparto di Chirurgia.
- L’importanza dell'unità di terapia intensiva coronarica necessiterebbe di un organico di 9+1. Se il concorso dell’anno scorso è andato deserto, la proposta è un progetto di elettrofisiologia con ablazioni di aritmie che avrebbe il vantaggio di rendere più attrattiva la struttura.
- Una palestra, tuttora assente, per la riabilitazione cardiologica ambulatoriale nei pazienti sottoposti a rivascolarizzazione, sarebbe un servizio non trascurabile per un impatto prognostico favorevole.
- Ambulatori territoriali per la riabilitazione delle patologie ortopediche dell’età evolutiva sarebbero ormai necessari.
- Un ambulatorio ospedaliero per il percorso informativo educativo e riabilitativo delle donne operate di cancro della mammella sarebbe auspicabile.
- Percorsi orto-geriatrici per una più veloce dimissione dei pazienti ortopedici fragili sul territorio e la teleriabilitazione con ampliamento delle dotazioni elettromedicali sarebbero fondamentali.
- Una diversa allocazione dell’ambulatorio di fisioterapia del territorio, da tempo collocato in un seminterrato buio con difficoltà di parcheggio per i disabili, è ormai urgente.
È intervenuta in video call la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che ha promesso un altro incontro con l'ospedale senza la presenza di giornalisti per il desiderio di parlare direttamente con gli operatori e con i pazienti, ove possibile. Verrà realizzato un nuovo piano sanitario regionale in quanto l'ultimo risale al 2009-2010 includendo in esso la descrizione assistenziale anche della Casa di Comunità che sta procedendo nell'intento di realizzazione nei tempi previsti e ha richiamato l'importanza del Sindaco a questi incontri che è una figura fondamentale non deputata solo ai TSO.
Ma a metà incontro, il nostro sindaco, Roberta Tardani, senza intervenire, ha lasciato la sala e se n'è andata provocando lo sconcerto generale. Sembra non aver capito che la voce del sindaco è strategica, in questo delicato, ma per noi cardinale, momento di rinnovo di piano sanitario regionale. Lo scopo di questa riunione, voluta dal Comitato Orvietano per la Salute Pubblica, era proprio quello di far sentire la nostra voce ai vertici della Regione.
Noi di Proposta Civica ribadiamo l’importanza essenziale di erigere un dialogo costruttivo con la Regione affinché i livelli minimi assistenziali siano rispettati nel nostro ospedale, in quanto Dea di I livello, in una posizione isolata rispetto ai più vicini ospedali. Come Proposta Civica continueremo a dare un contributo in fase di formazione del nuovo piano sanitario regionale.
L'uscita del primo cittadino di Orvieto a metà incontro lascia sconcertati, soprattutto molto preoccupati… il suo comportamento riflette la sua annunciata posizione nei confronti della sanità: solo un affare di pertinenza regionale. A noi sembra qualcosa di più grave: un'uscita dannosa, priva di contenuti, inconcludente e poco incoraggiante.
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