Verso le Amministrative 2024, Uniti per Porano: "Lezioni di...Democrazia!"
"A pochi giorni dall’assemblea pubblica di sabato 16 marzo e a poche ore dal nostro comunicato di lunedì 18 marzo, in cui ci dichiaravamo soddisfatti della partecipazione attiva e progettuale dei numerosi presenti, ci ritroviamo, nostro malgrado, ad annoiare i cittadini per rispondere all’ultima puntata della rubrica 'Pillole di democrazia per principianti', promossa dai nostri ormai dichiarati detrattori.
Questa volta è il Circolo del Pd di Porano che, in tutta evidenza, presta il fianco alle due consigliere del gruppo 'Lista Civica per Porano dalla nostra prospettiva', affermando di 'condividere perplessità e dubbi manifestati da due consigliere comunali di minoranza di Porano sul percorso che ha portato alla presentazione di una lista 'unitaria'. 'L’intento lodevole di condurre a sintesi unitaria l’esperienza dei due gruppi di minoranza si è di fatto infranto a causa dell’evidente deficit di democrazia (?!) nella costruzione di un valido, ampio e forte fronte (ndr il diktat del momento) in grado di vincere e ben amministrare il Comune di Porano. (…) il mancato coinvolgimento, delle migliori energie della sinistra democratica, cattolica e socialista di Porano inducono il Pd a prendere le dovute distanza da comportamenti settari e autoreferenziali. Dichiara altresì che Il generico richiamo alla matrice antifascista della neo-lista 'unitaria' ed al rispetto della Costituzione, non sarebbe sufficiente - bontà loro - a rappresentare democraticamente la sinistra (ndr quale??) ovvero ad opporsi alle destre che governano il paese.
Le parole usate dal Pd di Porano, sulla cui esistenza sostanziale nutriamo forti dubbi, a prescindere da qualche sporadico comunicato stampa per millantare un asserito radicamento locale, confermano tristemente ciò che è emerso subito dopo l’abbandono del percorso unitario e unidirezionale da parte delle due consigliere: ovvero che l’intento di provare ad amministrare con coscienza il paese, rivolgendosi a tutti, non appare sempre condiviso. E che, l’assenza di progettualità e il tentativo fino all’ultimo di voler "occupare una poltrona" ad ogni costo, può servire solo a fare sprofondare Porano in una ignavia senza fine; quella che si trascina da anni, nonostante i comunicati autocelebrativi dell’attuale maggioranza, dai toni di perenne propaganda e pubblicati con una certa frequenza, guarda caso, proprio in questi ultimi mesi.
Eppure, doveva essere chiaro (come abbiamo dichiarato nei comunicati di presentazione del gruppo 'Uniti per Porano') che la lista da presentare alle elezioni sarebbe stata rigorosamente civica', e come tale, proprio perché nell’alveo del principio di uguaglianza della Costituzione, il più possibile inclusiva.
Non intendiamo chiedere (come di fatto non chiediamo) a nessuno che voglia sostenere il gruppo, quale sia la sua tradizione di riferimento, se cattolica o socialista. E la composizione eterogenea - per provenienza ideologica - del gruppo stesso lo conferma. Parole come tradizione cattolica e socialista e democrazia, sono parole importanti, ma nel caso specifico utilizzate artatamente e maliziosamente con unico scopo: dividere il paese, o peggio, usare i suoi cittadini per ambizioni personali.
No, non accettiamo lezioni di democrazia da chi pratica questo tipo di approccio, questo sì autoreferenziale. Senza timore di smentita, possiamo affermare che mai abbiamo speso il nome della nostra candidata sindaco senza che tale nome potesse essere prima approvato dal gruppo di lavoro; questo è testimoniato dalle decine di persone che hanno partecipato e partecipano ancora oggi alle nostre riunioni.
Non possiamo accettare lezioni da ciò che residua di un partito locale che, negli ultimi 10-15 anni, la popolazione non ha mai visto né sentito. I rappresentanti (quanti? quali?) del Pd di Porano non sono mai stati presenti nemmeno nelle riunioni condivise per la nascita del gruppo unitario. Né li abbiamo mai sentiti opporsi con vigore alle scelte infelici dell’attuale amministrazione, né da ultimo, li abbiamo visti all’assemblea cittadina dello scorso 16 marzo.
Ora, invece, fanno propria la guerra di principio di altri, ci ripensano e sono pronti a scendere a patti con chiunque probabilmente, in nome di un po’ di visibilità, quella che si ricerca, ossessivamente, ai giorni nostri. Nessun altro scopo concreto, nessuna proposta per Porano. Confusione e mancanza di di identità evidente! Altro che democrazia!
I nostri prossimi comunicati (promettiamo) saranno relativi agli incontri programmatici sui temi che ci appassionano, e, come già dichiarato, inviteremo la cittadinanza a condividere con noi proposte di (ri)costruzione del paese. Per il bene di Porano, dei suoi abitanti e del suo territorio, non intendiamo più rispondere a mere provocazioni e lasceremo volentieri ad altri la sensazione di sentirsi (cit) 'le migliori energie'".
Uniti per Porano