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Sanità orvietana, Fp Cgil: "Non servono altre promesse da non mantenere"

lunedì 28 novembre 2022

Presidio di protesta martedì 28 novembre alle 17 sotto il Palazzo del Capitano del Popolo "contro lo smantellamento della sanità pubblica sul territorio", in concomitanza con la visita della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, considerata "un’ennesima passerella, mentre la situazione della sanità sul territorio è sempre più critica". A promuoverlo è la Cgil orvietana, insieme ad associazioni e amministratori locali del territorio. 

"Ad Orvieto - afferma Giorgio Lucci, segretario generale della Fp Cgil della provincia di Terni - i vertici della Regione, presidente in testa, e della sanità umbra illustreranno i mirabolanti progetti che verranno realizzati nel presidio ospedaliero cittadino e nei servizi territoriali del distretto. Nel frattempo, però, la sanità del territorio continua a perdere pezzi e i disagi per i cittadini dell'Orvietano sono sempre più forti. 

Nonostante i proclami e le rassicurazioni della Usl, della Regione e della sindaca, il problema delle liste d’attesa per le visite ambulatoriali specialistiche non è stato risolto. Per avere una visita in tempi dignitosi le cittadine e i cittadini sono obbligati a rivolgersi ai professionisti che operano in intramoenia o direttamente alle strutture private, il cui numero nel corso di questi ultimi tre anni è improvvisamente aumentato sul territorio. Il Pronto Soccorso poi è ancora in attesa dei lavori di ammodernamento, annunciati circa due anni fa e mai iniziati".

La Fp Cgil torna a chiedere se il personale precario verrà stabilizzato o se “si continuerà a ridurre gli organici” e quali azioni si stanno portando avanti per “rendere attrattivo questo territorio per i medici specialisti”. “Il servizio di Neuropsichiatria Infantile è ormai in cronica sofferenza - continua Lucci - per la prima visita con il neuropsichiatra un bimbo con problemi del linguaggio, per esempio, deve aspettare quasi due anni e non essendoci strutture convenzionate sul territorio, le famiglie sono costrette a ricorrere al privato per la diagnosi e per il successivo trattamento”.

"Il Centro di Salute Mentale - aggiunge il sindacalista - come annunciato, rimarrà chiuso tre pomeriggi alla settimana e anche il sabato. La Usl 2 dice che è stata una scelta obbligata per la mancanza di medici (noi lo avevamo segnalato già a marzo), ma cosa si è fatto per evitare questo disastro? Gli utenti e le loro famiglie a chi si dovranno rivolgere nel bisogno? Proprio adesso che i disturbi mentali, soprattutto nei giovani, sono in aumento".

C'è poi il problema della mancanza dei medici di Medicina Generale e c'è l'hospice per persone affette da malattie in fase terminale, annunciato circa due anni fa, ma sul quale non si hanno notizie concrete. "La lista potrebbe continuare - conclude Lucci - perché a questo territorio in questi anni sono state fatte molte promesse, quasi mai mantenute.

Forse erano spot elettorali, propaganda, dato che per ora si è visto solo un progressivo e continuo depotenziamento dei servizi sociosanitari a favore di una crescita della sanità privata. La Fp Cgil valuterà e vigilerà sui programmi e i progetti per il potenziamento dei servizi territoriali ed ospedalieri di Orvieto che verranno annunciati e promessi nell’incontro".


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