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Carcere di Orvieto, Lega: "Situazione insostenibile, intervenire con nuove assunzioni"

mercoledì 11 maggio 2022

"La situazione nel Carcere di Orvieto non è più sostenibile. Non più tardi di martedì 10 maggio, l’ennesima giornata di ordinaria follia, con tre agenti di Polizia Penitenziaria che sono stati feriti a causa di un'aggressione da parte di un detenuto". Così, in una nota, la Lega Orvieto esprime "piena solidarietà a coloro che sono rimasti coinvolti, ma più in generale a tutto il Corpo di Polizia Penitenziaria che opera nell’istituto orvietano, spesso costretto a svolgere le mansioni in condizioni limite, senza le necessarie ed adeguate tutele".

"Lavorare in un penitenziario - affermano dal Carroccio - diventa ogni giorno più pericoloso, perché episodi come questo, sono purtroppo all’ordine del giorno. E’ necessario che lo Stato intervenga in maniera chiara e concreta per garantire ai suoi servitori, che rischiano la vita per le istituzioni, le dotazioni consone all’attività che svolgono.

Come Lega stiamo chiedendo a gran voce il taser per gli agenti della Penitenziaria. Non comprendiamo, infatti, come mai, questo Corpo sia stato incomprensibilmente escluso, rispetto alle altre Forze dell’Ordine, dalla dotazione di questa particolare pistola ad impulsi elettrici, che in alcuni casi può essere uno strumento utile per contenere le azioni scomposte e particolarmente aggressive dei criminali".

"Inoltre - continuano i leghisti - c'è la problematica relativa ai turni massacranti che questi lavoratori sono costretti a sostenere per ragioni di servizio, c’è estrema carenza di organico ed i molti casi vengono anche negate le ferie. Il personale non più giovanissimo auspica che presto si arrivi ad un turnover, ad un ricambio generazionale, in un lavoro che, come riportano le notizie di cronaca, è sempre più usurante".

"Ci chiediamo - concludono - se il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, abbia effettiva conoscenza della situazione. Auspichiamo che la titolare del dicastero si attivi quanto prima per assumere nuovo personale e si impegni per rendere la vita di questi lavoratori, che si sentono abbandonati a se stessi, meno pericolosa".


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