politica

Complanare, il Consiglio adotta la variante parziale al Prg per l'introduzione del nuovo tracciato del secondo stralcio

mercoledì 1 dicembre 2021

Il Consiglio Comunale ha approvato (9 favorevoli: maggioranza; 4 astenuti: Germani, Mescolini, Croce, Barbabella) l’adozione della variante parziale al Piano Regolatore Generale - Parte strutturale e parte operativa, per l’introduzione del nuovo tracciato del secondo stralcio della “Complanare”.  
 
Nella relazione introduttiva, il Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi ha spiegato che “attualmente il tracciato è a ridosso dell’autostrada. Considerando che la distanza dalle arterie primarie come quelle definitive delle autostrade deve essere di 60 metri, il nuovo progetto prevede l’inserimento del secondo stralcio a 60 metri. Questo comporta che l’arteria è fuori dall’attuale PRG. Con la variante si approva quindi una fascia di inserimento del 2 stralcio della complanare a una distanza di 60 metri dalla proprietà dell’autostrada. Questo comporta a livello paesaggistico un effetto di contrasto, per questo abbiamo inserito in variante una fascia molto larga che, qualora dovessimo ottenere dall’Anas una deroga, la striscia si potrebbe realizzare molto più in prossimità dell’autostrada.

Effettuate tutte le verifiche, in sede di commissione edilizia tutti gli esperti hanno dato il loro parere. In fase di progettazione verranno imposte altre verifiche comprese quelle idrauliche. E’ previsto che nella prima zona che attraversa l’area di Piano di assetto idrogeologico si continui con una sopraelevata a quota più bassa per poi tornare al piano di campagna. Attualmente il progettista ha inserito una variazione rispetto alla viabilità per rispettare alcune aree di pregio e coltivazioni di terreni. 

Dico questo – ha proseguito - perché ciò è determinante per spiegare tale operazione. Come Alta Scuola, su indirizzo dell’Autorità di Bacino del Tevere, abbiamo avviato uno studio per l’importo di 2 mln di euro, che consentirà entro la fine dell’anno di affidare ad uno studio di progettazione la verifica della situazione del Paglia. L’inserimento di questa complanare quindi, si inserisce in un complesso di trasformazione dell’area del Paglia. Il nuovo tracciato è dunque diverso da quello presente nel vigente PRG ed è quindi necessario approvare una variante allo scopo di rendere la nuova previsione del 2° stralcio funzionale della Complanare, conforme allo strumento urbanistico del Piano Regolatore”.
 
Dibattito:
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “ho cercato di capire cosa si sta facendo ed ho ascoltato il Vice Sindaco. Mi sto convincendo che siamo di fronte ad una situazione complessa che necessita di approfondimenti per i quali non credo che basti una commissione prima del Consiglio Comunale, ma approfondimenti di strutture permanenti che interessano tutti non solo i consiglieri. Sinceramente non ho la convinzione di ciò che accade, avrei bisogno di capirlo meglio, quindi se non ci sono urgenze immediate chiedo il rinvio di qualche giorno della decisione, visto che ci sono molte variabili da tenere in considerazione. Mi chiedo, se c’era una previsione, perché l’approfondimento non è stato fatto prima? Non mi sento di dare un voto consapevole su una impostazione di questo tipo. Chiedo che si sospenda l’esame di questo atto per dare alle minoranze la possibilità di esercitare il proprio diritto di voto consapevolmente. Cosa che io al momento non mi sento di fare”.

Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”): “un mese fa è stata discussa una nostra interrogazione nella quale si chiedeva la possibilità di partecipare il progetto del secondo stralcio che è complesso e che richiede competenze tecniche specifiche e perché il progetto approvato dalla Giunta ha sollevato preoccupazioni e critiche generalizzate. In quell’occasione l’Assessore ai Lavori Pubblici, Pizzo ci ha risposto con un atteggiamento di chiusura. Ieri in Commissione e oggi in Consiglio troviamo invece l’Assessore Mazzi che da tecnico conosce quest’opera, il quale con un atteggiamento diverso anche nella presentazione del progetto, ci dice che ci si è mossi per poter chiedere una deroga all’Anas e prevedere un tracciato quanto più possibile vicino all’autostrada, deroga che era stata già chiesta per il primo stralcio. Ci chiediamo allora, perché all’atto del suo insediamento questa Amministrazione non abbia seguito questo iter? E perché ci si prospetta oggi questa eventualità a ridosso di una eventuale perdita del finanziamento? Ciò che ci rende perplessi è che innanzitutto c’è una impostazione diversa fra esponenti dell’Amministrazione e paura di presentare il progetto. Per votare abbiamo bisogno di conoscere perché ci preme che non ci sia impatto paesaggistico: perché si rispettino le colture, perché se c’era la possibilità di lavorare in deroga rispetto all’autorizzazione delle distanze, non si deve rischiare di perdere il finanziamento. Nessuno vuole politicizzare questa opera, ma l’atteggiamento arrogante e di chiusura di questa Amministrazione verso i consiglieri e le associazioni, denota l’incapacità e una mancanza di attenzione e di volontà a che il progetto fosse meno impattante possibile. Ci sono moltissime variabili da considerare che potevano essere affrontate con un atteggiamento diverso e nel rispetto di tutta la città”.

Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “Barbabella e Mescolini sono entrati nel merito con una richiesta di rinvio della discussione dell’atto e con la critica di arroganza rivolta all’Amministrazione. Ieri c’è stata una commissione e i carteggi ci sono, ma non sono stati presi in considerazione dall’opposizione. Nel primo stralcio le distanze sono state abbreviate perché da un lato c’era l’Autostrada e dall’altro il fiume Paglia. Il nuovo progetto ha una flessibilità che consentirà all’Amministrazione di avvicinarsi laddove possibile all’autostrada. La ratio del progetto iniziale è legata ai problemi che da decenni stanno sopportando i cittadini di Orvieto scalo e Sferracavallo. L’Amministrazione cercherà di dare risposte a tutti i cittadini compresa la minoranza di agricoltori che vanno certamente tutelati. Vorrei anche precisare che l’unico progetto presentato è questo, perché altri non ce n’erano! Rispetto alla difesa ambientale vorrei ricordare alla minoranza che in questi decenni sono stati fatti scavi distruttivi nel Paglia, ma ciò è avvenuto nel silenzio. Ora, per impedire che venga realizzato questo progetto, si arriva a tutto persino a rischiare la perdita dei finanziamenti, anche se è un’opera che dà risposte ai trasporti pesanti che collegano il casello con la zona industriale. Penso che, come qualcuno ha già scritto, ci sia velatamente la volontà di bloccare il progetto che significa  invece crescita infrastrutturale della città e del territorio. Ritengo doveroso non paventare questa eventualità, ma lavorare per realizzare un progetto flessibile che risponda a tutte le istanze. Spero che non si voglia fare questa operazione di bloccare il progetto volto a liberare i quartieri dal traffico e dare alle nostre imprese la possibilità di un crescita. Crescita che non riguarda solo Orvieto ma anche i comuni limitrofi. Quindi una infrastruttura che va a beneficio di tutta la comunità. Voto a favore”.  

Umberto Garbini (Capogruppo “Fratelli d’Italia”): “non lo faccio mai, ma per una volta voglio guardare al passato. Per la prima volta parliamo di Complanare forse perché in passato non è mai stato fatto un lavoro di previsione delle trasformazioni e delle necessità di sviluppo delle zone abitate e delle zone industriali che si sono in qualche modo sviluppate e che ad oggi portano i Tir a passare nei centri abitati con grandissimi disagi e problemi per i cittadini. Sicuramente in passato ci saranno state delle valutazioni sommarie ed errate. Ciò significa che nel tempo sono stati fatti una serie di interventi che avrebbero dovuto rispondere ad esigenze sociali e di gestione idrogeologica del territorio. Oggi, o si risolve il problema oppure si lascia la situazione come è, cioè il caos. La soluzione vera di ridare qualità della vita ai cittadini di Orvieto scalo e Sferracavallo c’è ed è la Complanare. Naturalmente ci sono diversi interessi, ma dobbiamo fare una analisi dei costi/benefici laddove ovviamente prevale l’interesse della maggioranza dei cittadini. Non possiamo pagare gli errori del passato con l’immobilismo! Certo ci sono tante cose da considerare come ha detto l’Assessore, ma ci si sta lavorando. Non so se la complanare sarà perfetta ma lo sforzo dell’Amministrazione e dei tecnici è quello di trovare una soluzione coerente ai tanti problemi”.

Giuseppe Germani (Capogruppo “Orvieto Civica e Riformista”): “io sono a favore della Complanare, la mia storia di amministratore lo dimostra, dal 2004 ad oggi. Da Sindaco ho inaugurato il primo stralcio, quindi non ho scheletri da nascondere. Chiarisco anche che io sono proprietario di terreni ma non sono dalla parte di territorio interessato dal tracciato della complanare, inoltre non sono coinvolto da espropri. Detto questo il punto è un altro: prima di prendere decisioni e a fronte della modifica del progetto, penso che, come fece con una interlocuzione con il governo l’ex Sindaco Concina, si possa trovare una soluzione che per un tratto possa permettere di stare il più possibile vicini al sedime dell’autostrada. Ci vuole solo buona volontà di creare le condizioni per ottenere una deroga. In questo momento perciò autorizzare e partire con un progetto mi sembra dannoso”.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “tutte le obiezioni sono legittime ma non ci fate credere altre indecenti promesse del passato che non sono state mai realizzate, come il casello nord, quando invece sono rimasti i disagi per i cittadini. Capisco il fastidio di chi non ha potuto completare la complanare ma, al di là di chi la realizza, perché per una volta la politica non si mette d’accordo? Per una volta possiamo fare in modo che possa prevalere l’interesse generale della città e non parcellizzare gli interessi di pochi, anche se in questo caso sono degli agricoltori? Raccolgo l’invito di Barbabella sulla richiesta di confronto e di dibattito in Consiglio, frutto dico io di un regolamento che dovrebbe essere aggiornato, poi le occasioni di dibattito vanno create. Nella scorsa consiliatura proposi la costituzione di una commissione permanente che seguisse i lavori della Giunta per l’istruttoria degli atti. Credo che la riduzione delle commissioni sia stata un errore. Credo che questo renderebbe tutto il Consiglio più protagonista”.

Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”): “possiamo assicurare che non proviamo né proveremo nessuna invidia se l’Amministrazione raggiungerà dei risultati che andranno a risolvere i problemi e le aspettative della città tutta. Nessuno ha mai detto una parola che possa lasciar credere che siamo contrari a questo progetto. Siamo assolutamente favorevoli alla realizzazione del completamento della complanare ma l’apertura espressa ieri in commissione e oggi in Consiglio dall’Assessore Mazzi nel ricercare soluzioni e punti di incontro per ottimizzare il tracciato è degna di nota. Quindi oggi registriamo questa apertura nella dialettica e il fatto che si farà il possibile per avvicinare il tracciato all’asse autostradale”.  
 
Replica Assessore Mazzi: “c’è una cosa fondamentale: dobbiamo presentare un progetto fattibile e sostenibile alle istituzioni che finanziano e alle amministrazioni che eventualmente derogano. Quindi occorre partire con un progetto sostenibile e andare avanti con la sua realizzazione nel rispetto delle scadenze che ci vengono date per non perdere i finanziamenti, ma contemporaneamente percorrere tutte le strade possibili per realizzare il progetto, in fase esecutiva, nel modo più compatibile con il territorio. Questo si può fare con un progetto spendibile. Ecco perché non si può rischiare di perdere il supporto economico, l’obbligo che ci è stato dato è che sia procedibile. La variante permette di avvicinarsi il più possibile alla soluzione iniziale e ci consente comunque di realizzare l’opera. Il secondo casello non è stato praticabile per lo stesso motivo per cui è stato realizzato il primo, messo vicino ad una arteria di secondo grado. Si dovrebbe infatti reimpostare tutta la viabilità secondaria non adeguata a ricevere i flussi dell’autostrada. Per il secondo stralcio della complanare non c’è dubbio che si debba procedere nel rispetto delle modifiche che si possono attuare per rendere l’arteria più compatibile con le strutture preesistenti. Dobbiamo metterci nella condizione che comunque il secondo stralcio si può fare cercando di farlo nelle condizioni più ideali”.
 
Dichiarazioni di voto, Barbabella: “per una parte è andata in scena la retorica della politica ma mi interessa molto di più la replica dell’Assessore. All’inizio avevo chiesto un tempo maggiore per riflettere su opere importanti. Prendo atto che non è stata presa in considerazione la mia richiesta, ma non accetto le bugie. Quando si parla di storia dell’urbanistica ad Orvieto si deve dimostrare di conoscere la storia. La prima idea della complanare appartiene alla mia amministrazione. Non lo dico per rivendicare nulla ma per dire che accusare qualcuno di noi di voler ostacolare la realizzazione della Complare è una bugia colossale. Non mi interessa sapere chi ha i terreni, mi interessa che questa arteria venga fatta il prima possibile perché molti imprenditori dell’area sono preoccupati per il tempo che passa, per questo ho chiesto di capire cosa fosse successo in questi due anni. L’Assessore Mazzi ci dà una versione che mi porta a riconsiderare la mia posizione, quindi mi asterrò per fiducia nei confronti delle cose che Mazzi ha detto e cioè che si lavorerà per realizzarla. Mi preme chiedere però che si venga informati, passo passo, di quello che si sta facendo e che sta avvenendo”.

Mescolini: “nel gioco della dialettica spesso si tenta di far passare delle verità soggettive per delle verità assolute, quindi essendo pienamente coscienti dell’utilità di questa opera ribadisco che quanto da noi evidenziato, oltre che essere legittimo, ha dimostrato che chiedevamo cose che il vice Sindaco Mazzi, da tecnico, ha spiegato con chiarezza. E’ avvilente vedere che si voglia proseguire con un atteggiamento tendente sempre a minimizzare. Mazzi ha detto di lavorare insieme e noi ci siamo perché la città vuole essere coinvolta. Siamo in una fase preliminare quindi, ancor prima della fase esecutiva, anche chi non ha competenze tecniche potrà capire. Fare questo va a vantaggio anche dell’Amministrazione. Ci asteniamo ribadendo che abbiamo sempre voluto la realizzazione di quest’opera”.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Orvieto

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