Piscina, ratifica alla variazione al Bilancio per la revisione delle condizioni contrattuali della gestione

Nella seduta di giovedì 21 ottobre il Consiglio Comunale di Orvieto ha ratificato (12 favorevoli, 1 astenuto: Barbabella) l’atto di Giunta n. 177 del 9 settembre. "La delibera - ha spiegato l’Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo – è stata finalizzata alla riapertura al pubblico, in tempi brevi della piscina comunale dopo il lungo periodo di fermo dell’attività della struttura dovuto all’emergenza sanitaria. Il Comune ha condiviso con il gestore l’abbassamento di 33.500 euro del canone di affitto per il 2021, mentre per il 2022/2023 resta tutto invariato. L’atto proroga quindi la gestione della piscina all’attuale soggetto gestore e riguarda la revisione delle condizioni contrattuali”.
"Dopo un anno di chiusura - ha detto Andrea Sacripanti, capogruppo 'Lega. Salvini per Orvieto' - la piscina ha riaperto ma non come tutti avremmo auspicato. Ci sono infatti problemi strutturali che vanno assolutamente risolti e ci sono problemi di apertura al pubblico, nel senso di orari incompatibili rispetto agli propri orari di lavoro di molti utenti. Ciò limita di molto la fruizione della struttura.
Poiché noi siamo andati incontro alle esigenze del gestore, dobbiamo chiedergli di ripristinare gli orari per come erano impostati precedentemente alla pandemia. E’ l’unica piscina di cui disponiamo ed il nostro ruolo è quello di interloquire con il gestore per raggiungere una soluzione, sia rispetto agli standard di sicurezza previsti dalla legge sia per la sua riapertura che deve essere concepita ad uso di tutti. Chiedo che l’Amministrazione Comunale intervenga con determinazione affinché vengano ripristinati i tempi di fruibilità antecedenti la pandemia”.
"Non è comprensibile lo stallo dell’Amministrazione Comunale - ha aggiunto la capogruppo di 'Siamo Orvieto', Cristina Croce - sul controllo della struttura durante la pandemia, poiché profittando proprio del periodo di chiusura i lavori si potevano fare. Chiedo di approfondire e dare contezza ai cittadini sulle verifiche effettuate durante il periodo di chiusura della struttura".
Dal canto suo, Federico Giovannini (Pd) ha osservato come "nell’anno e mezzo di chiusura della piscina per pandemia, questa è stata chiusa senza controlli lasciandola alla vetustà? Ci si chiede allora se i locali sono stati arieggiati e se è lecito pensare che si possa essere aggravata la situazione strutturale?”.
"Non potevamo sapere che la pandemia sarebbe durata un anno e mezzo - ha replicato l'assessore ai Lavori Pubblici, Piergiorgio Pizzo - quindi l’obiettivo è stato quello di far ripartire la struttura. Abbiamo compreso le difficoltà del gestore durante il periodo di chiusura e nel contempo lo sta portando al rispetto delle norme contrattuali. Va detto però che la piscina è datata di alcuni decenni e che nella passata amministrazione non sono state fatte le dovute manutenzioni. La struttura è stata rimessa in efficienza e la piscina è ripartita dando servizi agli utenti. Tutti i certificati sono a norma. Per quello che è questa struttura servirebbe almeno un anno di lavori, ma dalla passata amministrazione non abbiamo ereditato progetti per andare a ricercare risorse economiche da finalizzare. Non li abbiamo trovati né per la piscina né per altri impianti sportivi”.
"Con il mio intervento - ha detto Sacripanti - ho segnalato un problema di organizzazione. Il rimpallo di responsabilità che è seguito è stato comunque importante. Ribadisco quindi che il mio invito è quello di ricercare la massima collaborazione fra tutti. L’Assessore allo Sport, Moscatelli è una garanzia, come non ho nulla da eccepire sull’attenzione posta dalla Cons.ra Croce nella passata consiliatura. Voto a favore”.
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