Accordo di programma con la Regione, "seconda vita per la Rupe di Orvieto e il Colle di Todi"

L’Umbria si ripropone in primo piano come modello virtuoso per la cura del territorio e la prevenzione da dissesti idrogeologici. Lo fa con l’Accordo di programma sottoscritto dalla Regione con i Comuni di Orvieto e Todi che dà continuità allo straordinario lavoro compiuto per il consolidamento del Colle di Todi e della Rupe di Orvieto, attraverso il monitoraggio e la manutenzione delle aree e delle opere realizzate, e al contrasto di eventuali nuove criticità causate da dissesti idrogeologici.
Come annunciato, l'Accordo è stato presentato e firmato dall’assessore regionale Enrico Melasecche, dal sindaco di Todi Antonino Ruggiano e dal sindaco di Orvieto Roberta Tardani nel corso di due eventi nelle sedi comunali, tenutisi rispettivamente giovedì 30 e venerdì 31 luglio.
A disposizione complessivamente 3 milioni di euro, per il triennio 2020-2022, che la Regione Umbria ha ottenuto nella legge di bilancio 2020 “per la salvaguardia del patrimonio paesistico, archeologico, storico e artistico delle città dai movimenti franosi attuali e potenziali” a favore dei due Comuni, grazie a un emendamento che ha visto come primo firmatario il senatore umbro Luca Briziarelli, di cui ha condiviso la presentazione e seguito l’iter la Presidente della Regione Donatella Tesei, insieme all’assessore Melasecche.
Nel portare i saluti della presidente Tesei, l’assessore Melasecche ha evidenziato che “con queste risorse si riparte per dare una seconda vita a Todi e Orvieto, salvate dai dissesti franosi grazie alle opere realizzate negli anni con gli ingenti finanziamenti della Legge speciale del 1978. Grazie al nuovo finanziamento, non ci si ferma agli interventi di consolidamento, ma si potranno controllare i movimenti delle strutture ‘viventi’ della Rupe e del Colle, programmando se necessario nuovi interventi, e si farà una costante opera di manutenzione”.
“L’Umbria – ha proseguito - è e continua ad essere all’avanguardia: con un lavoro di squadra fra istituzioni e il supporto dell’Alta Scuola, si può mettere a frutto quell’esperienza e cultura della conservazione del territorio e del suo patrimonio, guardando avanti spinti dalla volontà politica e dal coraggio di difendere il territorio come sedime della nostra storia e dei nostri valori”.
“Dopo quaranta anni Orvieto e Todi tornano ad essere modello nella salvaguardia dai dissesti franosi. Questa è la sfida che ci siamo posti, con l’auspicio che venga applicato anche in altre realtà” ha detto il senatore Luca Briziarelli che ha partecipato alle iniziative di Todi e Orvieto. “Ci sono risorse significative – ha aggiunto – ma altro aspetto fondamentale su cui si sta lavorando è quello normativo, per poter disporre di regole che consentano di intervenire in tempi rapidi”.
Di “occasione importante di rilancio” ha parlato il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, sottolineando il “riconoscimento da parte del Governo e del Parlamento dei risultati ottenuti, che hanno fatto delle due città, a livello internazionale, un esempio di intervento integrato di salvaguardia”.
Il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, ha messo a sua volta in rilievo l’importanza dei finanziamenti oggetto dell’Accordo di programma: “Un grande risultato – ha detto fra l’altro - che è frutto di un lavoro di squadra fattivo e generoso e che testimonia la vicinanza e l’attenzione per la città e il territorio da parte della Regione che ha sostenuto le nostre istanze, su questo come sui collegamenti viari e ferroviari, come non era accaduto prima”.
“La Regione Umbria dimostra che si può e si deve fare prevenzione per la messa in sicurezza del territorio. È la prima volta – ha detto il presidente di Alta Scuola, Endro Martini – che vengono accordati finanziamenti per la manutenzione di aree e opere già realizzate, fondamentale per un problema come quello delle frane reso ancora più difficile dai cambiamenti climatici. Perché non basta consolidare, ma occorre una continua azione di vigilanza e intervento su lavori e strumentazioni di allerta”.
In base all’Accordo di Programma, le risorse vengono ripartite nella misura del 55% al Comune di Orvieto e del 45% a quello di Todi. Una quota pari almeno al 10%, all’interno delle somme destinate a ciascun Comune, è riservata alle attività di monitoraggio, ripristino della strumentazione e delle reti e al funzionamento degli Osservatori comunali per il monitoraggio e la manutenzione permanente. Nel corso dei due eventi, è stato presentato il volume “Orvieto e Todi. Città del divenire”, edito da Alta Scuola e finanziato dalla Regione Umbria, che racconta la storia delle due città e delle opere di consolidamento.
“Ci tenevo ad essere oggi ad Orvieto – ha spiegato il senatore Luca Briziarelli - perché l’idea del rifinanziamento della legge per Orvieto e Todi è nata proprio qui ad Orvieto in occasione di un incontro che riguardava la discarica, a cui partecipai durante la precedente amministrazione. In quell’occasione venni a sapere della celebrazione dei 40 anni dalla prima legge speciale e così mi posi il problema di rifinanziare una legge che di fatto aveva già esaurito la sua efficacia. Così nacque l’emendamento. La questione dell’assetto idrogeologico è di per sé in continuo divenire. Occorre cioè interrogarsi su come si possa costantemente vigilare sulla rupe e sul colle. Mi sento di dire quindi che la concordia e l’unità di intenti di allora è auspicabile anche per il futuro. Questa concordia deve continuare ad essere di esempio per chi verrà dopo di noi ed avrà il compito di garantire un futuro a queste due straordinarie città”.

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.