Per Loriana Stella festa sobria e composta

Festa sobria e composta per Loriana Stella il giorno del dopo primarie, per solidarietà e rispetto della grave sciagura che ha toccato il paese con il terremoto d'Abruzzo. Niente banda, come era stato previsto, e neanche quella "porchetta", nostra cara e tipica tradizione locale che, insieme a "una campagna troppo alla Obama", le era stata più volte rimproverata dagli avversari. Una gioia molto misurata dunque, espressa in un breve discorso accanto al coordinatore Carlo Emanuele Trappolino: lei per sottolineare il suo impegno al rinnovamento, a una nuova trasparenza e alla partecipazione, per ringraziare gli elettori e l'informazione, sia tradizionale che innovativa; lui per richiamare all'indicazione del voto e all'unità; entrambi per esprimere la loro sentita solidarietà all'Abruzzo duramente provato dal terremoto.

Presente l'ala più libera e più intelligente del Pd schierato con Mocio che ha saputo accettare il risultato; qualche significativa assenza, speriamo dovuta solo a impegni effettivi o al tracollo della stanchezza. Circolano già voci di liste che si stanno formando, dall'effervescenza senza limiti del PD, sia più a sinistra che più a destra; circolano addirittura i nomi di nuovi possibili candidati a sindaco già scaturiti dalle costole più scontente del partito. Fantasia o realtà, ancora difficile dirlo: forse fantapolitica, forse tentazione.

Da domani, come hanno detto, Trappolino e la candidata degli elettori e delle elettrici delle primarie del PD avranno certo molto da fare: soprattutto per il rispetto di quel patto etico e di chi è andato a votare.
Ognuno è certo "libero"; ma contro ogni tentazione, attenzione, speriamo che siano solo chiacchiere, se posso permettermi, vi dico. Se non lo si rispetta, quel patto, questa volta è davvero la fine del partito che ancora non è riuscito a nascere. E lo giuro, l'avrei detto anche se avesse vinto Stefano Mocio.