opinioni

"La politica è il potere e il potere è la politica"

sabato 18 marzo 2023
di Fausto Cerulli

Mi sembra di leggere in questo intervento alcuni spunti suggestivi su cui brevemente riflettere. Anzitutto una purtroppo realistica, almeno oggi, distinzione tra chi governa e chi è governato (che mi richiama alla mente il sistema della democrazia non partecipata di Roma ai tempi in cui si annunciava il regime autoritario e la Russia del potere accentrato).

Con un preciso riferimento alla concezione politica tipica di Moro di un potere vagamente illuministico chi governa pensa di essere il depositario delle volontà dei governati e di poter decidere per loro e per il loro bene, senza essere democraticamente investito del relativo potere. Un atteggiamento di dittatura etica.

Senza cinismo ed anzi ispirata dalla concezione di un bene da raggiungere anche all'insaputa dei beneficiari. Dall'altra una concezione andreottiana del potere, questa sì ciniica e spregiudicata. Il potere per il potere,senza scrupoli etici. Una concezione che sostituisce alle convergenze parallele una convergenza di differenti ambizioni al potere.

Da una parte i Principi ispirati a Machiavelli e dall'altra il popolo, distante dal potere e da questi amministrato in nome di un bene prestatabilito. La politica è il potere e il potere è la politica. Da inguardabile comunista leninista proporrei il sistema dei soviet. Il potere appartiene al proletariato che lo amminista in nome è per conto proprio. A vantaggio della collettività.