Trattatistica della politica attuale

Come si acquista il governo, come si mantiene, come si perde! bisogna acuire le riflessioni sugli eventi lungo il cammino di governo e sulle caratteristiche della proposta politica. La consuetudine con il passato si contrappone con il vissuto, il reale mentre si governa. Una dottrina politica fondata sull'analisi ti porta a volte a fare di necessità virtù e a volte a dare risposte condivisibili o meno.Il trattato di colui che governa per essere unitario non deve fare riunioni a posteriori ma deve essere espressione di decisioni immediate e conformi.
Si può stare in un sistema di governo nuovo o in uno ereditato per idealità o per proposta. La principale funzione di uno nuovo è la proposta innovativa concertata con i propri cogovernanti, in questo caso la probabilità di errore di valutazione e di un passo falso è a portata di mano. Molo più semplice è il caso di un governo ereditato che ha già una sua storia trattatistica e di funzione legata a persone o a progetti. Comunque sia l'autonomia della propria politica diventa non virtù in ambedue i casi, seguendo ora l'ordine morale ed etico, ora l'attività umana del proprio ambito di governo.
L'indipendenza della politica nell'esprimersi è naturale ma può negare il valore morale-virtù. Il bene collettivo è composto dall'alto valore di colui che governa anche nella inconsapevolezza dei sudditi, immersi nella realtà dei fatti ma sottoposti alla visione appunto di colui che governa. Il rapporto virtù-fortuna è uno degli aspetti della trattatistica nel campo politico e questo da la possibilità di intervenire nella situazione storica. Sintetizzando il nuovo governo deve essere completamente nuovo e abituato al libero arbitrio, senza esagerare; quello ereditato, per condizioni politiche, per valore aggiunto, può essere preso per fortuna, per virtù o per meriti altrui.
Sarebbe lodevole che un governante avesse tutte le buone qualità sopra descritte ma, poichè la condizione umana ,la natura degli uomini e le circostanze non consentono sempre ciò, allora bisogna scegliere tra la conservazione del potere o la gestione della realtà. Suscitare timore ma non odio, sicuramente lealtà. Riconoscere nell'autonomia della attività politica la sua considerazione tecnica, la sola che la rende indipendente dal giudizio morale: così è la politica.
