È ancora festival in tv con Filippo Timi e il suo "Skianto Sanremo '67"

Smarrita ormai ogni speranza di vedere a stretto giro Filippo Timi sul palco del Teatro Mancinelli – era il 2014 quando indossava i panni de "Il Don Giovanni. Vivere è un abuso, mai un diritto" – all'Orvieto festivaliera che a colpi di post ha festeggiato la vittoria di Diodato ricordando quando nel 2013 quest'ultimo sceglieva uno scatto in Via Corrado Carini per la copertina dell'album "E forse sono pazzo", non resta che sintonizzarsi su Raitre per "Skianto Sanremo '67".
Per tutti gli orfani della maratona canora che ha appena calato il sipario sulla 70esima edizione, ma non solo, l'appuntamento è fissato giovedì 13 febbraio alle 21.20 con la prima delle due serate dell'originale one man show televisivo prodotto da Ballanti Arts e registrato ad ottobre che mutua il titolo dall'ultimo spiazzante spettacolo che sarebbe dovuto arrivare anche sulla Rupe, mescolando rabbia e ironia e inscenando il racconto di un giovane disabile che non riesce a parlare.
Quello che il corteggiatissimo attore di Ponte San Giovanni, vero e proprio istrione che anche senza donca brilla di intelligenza e meraviglia, è pronto a compiere è un viaggio dietro le quinte del Festival della Canzone Italiana, tra ricordi inediti del passato. Un omaggio alla televisione italiana e ai suoi programmi, non solo alle canzoni di Sanremo ma anche ai lustrini anni '80 di "Fantastico". Come Virgilio, c'è Pippo Baudo che guida. E poi ci sono brani storici ri-arrangiati da Raphael Gualazzi.
Reinterpretati da artisti come Mario Biondi, Petra Magoni, China Moses e Simona Molinari. Aperti e sovvertiti i finali, lungo una strada fatta di "se" e di "ma", per rispondere a quesiti amletici come "Cosa sarebbe successo se Tenco non fosse stato escluso?". In concomitanza, per Sugar, debutta anche un altro "Skianto". È il progetto discografico in cui Filippo Timi reinterpreta i più grandi successi di Fred Buscaglione. Dieci cover, da "Guarda che luna" a "Che bambola".
All'indimenticato cantautore sarà dedicata anche la prima puntata di "Grazie dei Fiori", il racconto della musica italiana attraverso sei ritratti di artisti fuori dagli schemi, ribelli e geniali con Pino Strabioli in onda in seconda serata, sempre su Raitre, sempre da giovedì 13 febbraio. Gli omaggi proseguiranno con Franco Califano, Umberto Bindi, Gabriella Ferri, Luigi Tenco e Rino Gaetano, con fillmati, grandi ospiti ed il commento di Gino Castaldo.
In tv si mescolano così epoche diverse, impastate dalla poesia e l'ironia con cui non solo Timi si diverte a "raccontare, incontrare ospiti, interpretare anche ciò che una voce non ha, ma che può fornire un punto di vista inedito del festival come i fiori, muti – almeno fino ad ora – testimoni di vittorie e cadute, di trionfi e sconfitte e di tutto quel mondo magico che rappresenta Sanremo", interpretati insieme alle amiche Iaia Forte e Marina Rocco.
L'omaggio alla tv che era, è stata o sarebbe potuta essere proseguirà anche giovedì 21 febbraio con "Skianto Fantastico Show" che farà rivivere il mondo del sabato sera, i tempi dei balletti televisivi, i colori forti e pacchiani dei costumi tutti glitter e paillettes, a ricordare che prima di un altro genio spettacolare come Achille Lauro, c'era già chi aveva osato. Al punto di vista di Timi, si affiancherà quello di sua cugina Daniella, protagonista dello spettacolo teatrale che il Mancinelli tanto aspettava.
Miscele musicali improbabili tra Scialpi e Edith Piaf, Heather Parisi e i Nirvana saranno affidate alla direzione di Fabio Frizzi e all'interpretazione di Petra Magoni, ma ci sarà posto anche per un'inedita Ornella Vanoni e, immancabile, Alba Parietti, tra monologhi, sketch e un caleidoscopio coloratissimo di personaggi e riflessioni sorprendenti che omaggiano e dissacrano insieme l'immaginario collettivo legato al mondo del piccolo schermo.

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