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"Ville, palazzi e castelli nella Tuscia". Gli atti del convegno in un volume

sabato 15 febbraio 2020
di Davide Pompei
"Ville, palazzi e castelli nella Tuscia". Gli atti del convegno in un volume

Ecclesiastici, nobili e personaggi di alto rango afferenti alla corte pontificia prescelsero questo territorio, intorno alla seconda metà del '500, per innalzarvi le loro prestigiose e raffinate ville d'otium circondate da magnifici parchi, residenze ed annessi giardini che hanno scritto la storia del territorio. Professori, studiosi, ricercatori e cultori moderni hanno incentrato, invece, i loro contributi su alcuni aspetti specifici di edifici ed ambienti trattati. Lo hanno fatto già sabato 22 settembre 2018 in occasione dell'annunciata giornata di studi ospitata nella Sala Consiliare del Comune di Soriano nel Cimino, dedicata a "Ville, palazzi e castelli nella Tuscia Viterbese tra XV e XVII secolo: natura, mitologia e alchimia".

In quello stesso luogo, ex Convento degli Agostiniani, sabato 22 febbraio alle 16.30, sarà presentato il volume curato da Francesca Ceci e Francesca Pandimiglio per Edizioni Archeoares che racchiude gli atti del convegno patrocinato da Unesco, Regione Lazio, Provincia di Viterbo e Comune di Soriano nel Cimino. Un'iniziativa nata dall'idea del Conte Stash Klossowski de Rola, del Castello di Montecalvello e Sigfrido Höbel, organizzata dall'assessore alla cultura Rachele Chiani in collaborazione con le associazioni "Arte e Benessere" di Bassano in Teverina e "Soriano Terzo Millennio Onlus" per (far) prendere consapevolezza di come e quanto sia le dimore che i giardini, ma spesso anche i castelli e gli edifici sacri, conservino un percorso per immagini.

Iniziatico, alchemico e spirituale. A volte celato nel progetto iconografico, ma permeato di tutte quelle stimolanti correnti culturali che vedono nel mondo classico e nella natura primigenia una perduta Età dell'Oro, da ricercarsi e ricrearsi attraverso lo studio dell'antico e le affinità intellettive tra animi eletti e di pari sensibilità e formazione culturale, tenendo anche conto della temperie culturale seguita al Concilio di Trento. "I protagonisti di questo incontro – annotano nell'introduzione le curatrici del volume – sono Vicino Orsini con il Boschetto di Bomarzo, il Gran Cardinale Alessandro Farnese con il Palazzo di Caprarola e il suo complesso progetto, iconografico e architettonico.

Il Cardinale trentino Cristoforo Madruzzo, segretario del Concilio, con la Villa di Papacqua a Soriano e le sue splendide fonti monumentali, il Cardinale bresciano Giovanni Francesco Gambara nella sua Villa di Bagnaia (nella foto), segnata da un raffinato apparato decorativo ancora da leggere compiutamente, la decorazione alchemica di alcune sale del Castello di Montecalvello, la pressoché inedita Villa di Pietrare – Ponte dell'Elce, a Viterbo contraddistinta da chiare afferenze scultoree con Papacqua e Bomarzo. E ancora la Chiesa di Santa Maria della Cavarella a Farnese con i suoi inaspettati affreschi dichiaratamente alchemici.

Le committenze Giustiniani dove predominano immagini caratterizzate da astrologia ed ermetismo, il Giardino Segreto del Castello di Vignanello e, per concludere, la figura di Annio da Viterbo, che tanta influenza ha avuto nello sviluppo dell'immaginario storico-mitologico del Viterbese". Magnifici siti monumentali che ancora oggi testimoniano la grandezza di famiglie succedutesi nei secoli quali i Farnese, i Madruzzo, gli Orsini, i Marescotti, gli Sforza, i Ruspoli, i Maidalchini, i Pamphili, i Lante, gli Altieri, i Della Rovere, i Colonna, i Barberini Colonna di Sciarra, i Misciattelli, i Del Drago, i Carafa.