In archivio i festeggiamenti de "La Rimpatriata 2023". E già si guarda all'edizione 60
Un'edizione della Rimpatriata in prospettiva, anticipatrice della prossima, quella che si è appena conclusa a Monteleone d'Orvieto, nella quale - oltre al sentitissimo momento gastronomico della Sagra degli Umbrichelli - la comunità si è impegnata a mettere gli accenti, quelli che contano, sull'edizione 2024, quella che soffierà su 60 candeline. Tra i roboanti tamburi e le emozioni più o meno trattenute nella concitata corsa delle stridenti ruote del carro, nel pomeriggio di mercoledì 16 agosto, dopo la sfilata del Corteo Storico, il Palio è stato trattenuto dal Casato dei Conti di Marsciano che ha avuto la meglio sul Nobile Casato dei Conti di Montemarte.
Uno dei simboli del comune dell'Alto Orvietano che, inevitabilmente, richiama alla memoria la tradizione dei rotai, della lavorazione del legno da parte di una delle discendenze monteleonesi, i Carloia. Una di quelle famiglie alla quale si è fatto riferimento nel convegno "La Genealogia dei Rustici", evento partecipato - al di sopra delle aspettative - nel quale, grazie al lavoro di Roberto Cherubini, si è fatto riferimento ad oltre cento famiglie monteleonesi con un focus particolare sulla famiglia Muziarelli, grazie all'attento lavoro della giornalista Livia Di Schino che a Contignano, in Val d'Orcia, ha intervistato Laura Muzziarelli (102 anni).
Da qui, la proposta del Cherubini di intestare un luogo pubblico ad uno dei più noti antenati di questa famiglia: il priore Carlo Muziarelli. Proposta che ha trovato subito il benestare del discende, Giuseppe Giordano Muziarelli, figlio di Laura, relatore insieme all'ispettore archivistico onorario Sergio Giovannini all'evento che si è tenuto, anche grazie al supporto logistico di Walter Moretti, di fronte alle Macine donate dal dottor Angelo Angeli, elemento di congiunzione tra il convegno "Le Macine degli Angeli" (2019) e quello di quest'anno dedicato alla memoria dei Muziarelli.
Data la portata di questo evento e l'attenzione dimostrata da parte dei presenti - alcuni di loro sono stati premiati tra le famiglie più antiche con discendenti viventi nel comune - è emersa anche la volontà di una pubblicazione sulla genealogia monteleonese da presentare nella prossima edizione. La storia della comunità si è intrecciata anche con la Storia, quella che si studia sui libri di scuola. Nello specifico, quella del Divin Pittore. Il Comitato che sta studiando la pala di altare nella Chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo ha illustrato a che punto è lo studio e, soprattutto, gli ulteriori passi necessari per arrivare a definire se l'opera in questione sia del Perugino, della sua bottega o scuola.
Il tutto è stato esemplificato anche dalla Compagnia Teatrale "La Filodrammatica dei Rustici" che ha portato in scena, grazie ad un testo scritto da Silvia Neri e Roberto Cherubini, gli accadimenti che potrebbero aver accompagnato la storia della pala d'altare. In questo evento è stata ribadita la necessità di ottenere risorse finalizzate a questo lavoro di scoperta o di conferma dell'identità dell'autore. Scoperte, progetti, musica si sono intrecciati ai momenti tipici e topici della festa come la Tombola in piazza, l'esibizione della Banda Musicale, il lancio della sfida e un'edizione particolarmente riuscita di "Calici sotto le Stelle". Una serata per desiderare e ricordarsi di non smettere di sognare.