cultura

Tutto pronto a Parrano per "Un tuffo nel Medioevo"

martedì 23 maggio 2023

Alcuni mesi fa i Comuni di Ficulle (capofila), Fabro, Monteleone d'Orvieto, Parrano, Allerona, Castel Giorgio, Castel Viscardo e Baschi hanno deciso di partecipare insieme ad un bando della Regione Umbria per lo "Sviluppo e promozione di prodotti turistici per i territori dei Comuni dell'Orvietano".

Il progetto si propone di rafforzare e incrementare i flussi turistici nel territorio dei Comuni dell’aggregazione, attraverso modalità integrate e sinergiche, in un’ottica di potenziamento del brand Umbria.

La proposta, si rivolge ad una tipologia di turista che possieda le seguenti caratteristiche:

- green: sensibile alle tematiche ambientali collegate alle sue scelte (per esempio i mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere la località desiderata oppure l’impatto che il suo soggiorno ha sull’ambiente circostante) e che ricerchi l’immersione nella natura;

- slow: predilige il turismo lento, ossia attento alla valorizzazione della qualità dell’esperienza turistica e all’immersione nella cultura locale del territorio;

- smart: attento e curioso utilizzatore delle nuove tecnologie impiegate durante il soggiorno in una località e che sia propenso alla comunicazione transmediale della visita.

Il progetto è rivolto , da un lato, al mercato del turismo di prossimità mediante azioni di promozione verso regioni limitrofe, dall’altro, alla promozione su scala nazionale e internazionale. Il progetto, pertanto, si propone di favorire la sviluppo sociale, culturale ed economico dei territori dell’aggregazione in funzione di un turismo sostenibile, in un’ottica di ampliamento del pubblico di riferimento e di una possibile destagionalizzazione dei flussi turistici.

Gli obiettivi specifici del progetto sono i seguenti:
- ampliamento e rafforzamento dell’offerta turistica;
- incremento dei flussi turistici, sia di prossimità che provenienti da contesti nazionali e internazionali;
- valorizzazione di punti di interesse meno noti o comunque non inseriti nei circuiti turistici abituali;
- utilizzo di strumenti innovativi al fine di garantire una maggiore dinamicità dell'offerta turistica.

L’iniziativa prevede anche il potenziamento di eventi che già si svolgono periodicamente all’interno dei territori dell’aggregazione e che, tuttavia, non riescono ancora ad attrarre un pubblico più ampio, soprattutto nei periodi di bassa stagione.

Uno degli obiettivi principali del progetto è la destagionalizzazione dei flussi turistici grazie anche alla partecipazione da parte dei turisti, sia domestici sia provenienti da zone non di prossimità, agli eventi organizzati dai Comuni del territorio durante il corso dell’anno.

In questo quadro Parrano, Comune Cittaslow, ha scelto di valorizzare l'impegno pluriennale per la biodiversità, la tutela del territorio e i propri tesori a cominciare dalla Venere Verde e, come annunciato, organizza per domenica 28 maggio "Un tuffo nel Medioevo", manifestazione all’insegna dei dettami delle Città Slow.

L'incontro verrà svolto secondo lo spirito della sostenibilità ambientale, innanzitutto proponendo di arrivare in treno alla manifestazione. Da Roma verrà messa a disposizione una carrozza in andata alle 9 sul Regionale R 4098 e per il ritorno da Fabro Scalo alle 17.10 con il Regionale 4107 e navette da Fabro Scalo a Parrano.             

                                                                                                                

Le persone potranno visitare il paese con le sue esperienze e partecipando ad un pranzo medievale realizzato con i prodotti dei coltivatori locali. A Parrano troveranno un Museo del Territorio con materiali e reperti del Pliocene, del Paleolitico Superiore, degli Etruschi e del Medioevo.

Nel Palazzo Comunale si potrà ammirare la Venere Verde, piccola scultura di 25.000 anni fa e poco distante il giardino pensile all’italiana della famiglia De Sanctis o nella sede della Società Operaia una esposizione di pittori che negli anni hanno dipinto Parrano.

Ai bordi della Rupe si potrà visitare l’Apiario di Comunità, dove i cittadini possono durante l’anno imparare ad allevare e custodire le api che si trova nel parco mellifero realizzato sulle pendici della rupe. Un'occasione per visitare "L'Umbria che non conosci".