Presepe realizzato con materiali di recupero nel Carcere di Via Roma

La mostra di pittura "Il colore fuori e dentro" che la Chiesa di San Giuseppe a Orvieto ospita da qualche giorno espone numerose tele vivaci realizzate dai detenuti della Casa di Reclusione. Sono il frutto di un laboratorio condotto in carcere dal pittore Salvatore Ravo, che ha coordinato anche un altro importante progetto artistico: un presepe artigianale ideato e costruito dai detenuti lavoratori nelle officine dell'istituto di Via Roma.
Ecco che fabbri, sarti e falegnami, con materiale di recupero, si sono auto-rappresentati nei personaggi della scena natalizia, impegnati nel proprio lavoro. Un plastico di grandi dimensioni che ridisegna Betlemme con una elaborata facciata del Duomo e una solida Torre del Moro, con tanto di campana.
San Giuseppe ritrova i suoi compagni artigiani in quest'opera suggestiva che da venerdì 23 dicembre sarà esposta nella chiesa a lui dedicata, integrando la mostra di pittura. Il presepe partecipa al concorso nazionale bandito dai cappellani penitenziari: il primo classificato verrà donato al Pontefice.
Un'altra originale riproduzione in legno della facciata del Duomo e un pregevole Crocifisso in acciaio battuto sono anche loro in esposizione per i visitatori: la voglia di riscatto dell'uomo che sconta una condanna passa anche per le sue mani e il proprio lavoro.

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