Teatro Comunale, interventi per 250.000 euro. Il cantiere subito dopo il Todi Festival

Struttura in muratura e copertura in legno, il Teatro Comunale di Todi fu edificato tra il 1868 e il 1872 su progetto dell'architetto Paolo Gatteschi. E, ancora oggi, con il suo impianto a ferro di cavallo e la facciata neoclassica caratterizzata dall'inserimento, nel disegno, di quattro medaglioni in terracotta raffiguranti Metastasio, Alfieri, Rossini e Goldoni e dallo stemma del Comune ornato da ghirlande è considerato uno degli esempi più significativi di teatro ottocentesco in Umbria. La sala, con palcoscenico in legno, è decorata da specchiature e medaglioni a stucco dorati e soffitto dipinto, così come le scene, le quinte, i pannoni in tela e ovviamente il sipario.
Quest'ultimo è calato domenica 4 settembre sulle note di Patty Pravo e del suo Minaccia Bionda Tour. Un concerto-evento soldout, in esclusiva regionale in cui, come annunciato, l’eterna ragazza del Piper, in piena libertà e nello stile che la contraddistingue, si è raccontata fra musica e parole. Successi, ricordi, aneddoti e contributi video, alcuni dei quali inediti, saranno scanditi dalla voce narrante live di Pino Strabioli. In scaletta i brani che hanno fatto la storia della musica italiana, ma anche quelli più ricercati e sperimentali, per un'artista amatissima che continua a sedurre il pubblico, tra successi e sparizioni, provocazioni e intense interpretazioni.
Si è conclusa così la 36esima edizione del Todi Festival – direttore artistico, Eugenio Guarducci – realizzato da SediciEventi e con il patrocinio del Ministero della Cultura, il sostegno della Direzione Generale Spettacolo, il patrocinio e il contributo di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Todi e La Consolazione – Ente Tuderte di Assistenza e Beneficenza in partnership con la Fondazione Progetti Beverly Pepper. Ed è sull'eco di canzoni sempre verdi come come "La Bambola" (1968), "Il Paradiso" (1969), "Pazza Idea" (1973), "Pensiero Stupendo" (1978) e "...E dimmi che non vuoi morire" (1997), che da lunedì 5 settembre il Teatro Comunale si trasformerà a tutti gli effetti in cantiere.
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria ha concesso, infatti, le ultime autorizzazioni all'esecuzione dei lavori di riqualificazione straordinaria dell'immobile storico. L'intervento, finanziato con un importo di 250.000 euro a valere sui fondi Por-Fers Azione 5.2.1, prevede opere di adeguamento impiantistico e funzionale, con il rifacimento di tutti i servizi igienici, la ristrutturazione del blocco camerini, il miglioramento dell'area foyer e degli spazi connessi, dove è prevista la realizzazione di un servizio igienico al piano terreno, in uso al pubblico dei visitatori, nel rispetto dei requisiti di accessibilità anche per i fruitori con eventuali disabilità.
Il Teatro Comunale sarà reso così più funzionale e adatto ad ospitare spettacoli dal vivo ed eventi di diversa natura, sia nella fruizione degli spazi destinati al pubblico spettacolo, sia da parte degli spettatori, sia nell’interazione tra i vari soggetti attori coinvolti nell’organizzazione della macchina teatrale. "L'insieme degli interventi proposti – sottolineano dal Comune – ha come fine principale quello di consentire al Teatro tuderte di essere un luogo più sicuro, performante e capace di ospitare produzioni teatrali con esigenze tecniche e necessità sceniche sempre più elevate". I lavori sono stati pianificati in modo da consentire lo svolgimento di due eventi già programmati.
Uno è quello previsto per venerdì 23 settembre con "La Tragédie de Carmen", nell'ambito della Stagione Lirica Regionale. L'altro, di tipo convegnistico, è in calendario per venerdì 14 ottobre. Se non interverranno imprevisti, la volontà dell'Amministrazione Comunale è quella di poter assicurare comunque alla città una Stagione di Prosa – sotto l'egida del Teatro Stabile dell'Umbria che, in quasi quarant’anni di attività, ha costruito e consolidato una cultura teatrale regionale mettendo in rete i numerosi teatri storici umbri, in testa il Morlacchi di Perugia – seppur ridotta e con un avvio necessariamente ritardato rispetto alle date canoniche.

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