Cucinelli a Civita di Bagnoregio. "Qui vedete la capacità di progettare a mille anni"
"Qui voi vedete l'immortalità dell'uomo, la capacità di progettare a mille anni". Queste le parole che l'imprenditore Brunello Cucinelli ha voluto dedicare al borgo di Civita di Bagnoregio durante l'annunciata serata che venerdì 27 agosto lo ha visto protagonista al Festival "Civita Luogo del Pensare". Un messaggio positivo, quello lanciato da uno dei più brillanti imprenditori della scena internazionale.
Per lui la prima volta tra i Calanchi, nonostante il suo brand li avesse scelti, negli anni passati, come location per lanciare la campagna pubblicitaria dei propri prodotti. La meraviglia del Creato, il tema più ricorrente durante il suo intervento dai gradini della Chiesa di San Donato.
"Credo - ha detto Cucinelli - che stia arrivando il secolo d'oro. Noi italiani abbiamo una grande occasione, possiamo essere i veri mediatori culturali dell'umanità, così come lo eravamo nel Trecento e nel Quattrocento. Il mondo è affascinato dalla nostra cultura, dal nostro modo di guardare le cose".
Sul palco, nel ruolo dell'intervistatore, il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili. La bellezza è stato uno dei capisaldi del ragionamento di Cucinelli, miscelato con il tema della dignità dell'uomo e del lavoro. Tante le parole sulle verità più grandi della vita, citando i grandi come Sant'Agostino, Immanuel Kant e molti altri.
Per "Civita Luogo del Pensare", uno degli appuntamenti più significativi, anche perché direttamente collegato ai temi della candidatura Unesco de "Il Paesaggio Culturale di Civita di Bagnoregio". Si prosegue mercoledì 1° settembre, alle 21, a Piazzale Biondini con lo spettacolo di Emilio Solfrizzi "Roger".
Giovedì 2 settembre, invece, alla stessa ora alla Casa del Vento arriva Umberto Galimberti con "Cosa significa pensare". Domenica 5 settembre alle 21, di nuovo in Piazzale Biondini, lo spettacolo "Buoni da morire" di Gianni Clementi con Debora Caprioglio, Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti.
Ultimo appuntamento, venerdì 17 settembre alle 21 alla Casa del Vento con un grande nome del giornalismo italiano come Ezio Mauro, direttore del quotidiano "La Stampa" dal 1992 al 1996 e de "La Repubblica" dal 1996 al 2016.

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