cultura

Incontri per il futuro del libro, Orvieto fra le tre città dell'Umbria interessate

venerdì 6 agosto 2021
di Davide Pompei

C'è anche Orvieto, accanto a Gubbio e Foligno, tra le città dell'Umbria che, a settembre, ospiteranno, oltre a due membri del Forum del Libro, accademici, archivisti, bibliotecari, bibliofili, editori, librai, scrittori e lettori per confrontarsi sul futuro del libro. Se "Gubbio, con le sue Tavole Eugubine, è da sempre espressione della tangibilità del libro", e "Foligno, con la sua editio princeps della Comedìa dantesca, è paradigma della produzione e diffusione del libro", "Orvieto, con le narrazioni affrescate nella Cappella di San Brizio del suo Duomo, testimonia il perenne, unico, peculiare rapporto che c’è tra libro e civitas".

Idee e proposte espresse in quei tre incontri saranno portate dagli stessi artefici nei palazzi del potere. "Se azzeccate, oltre che valide, non meritano forse di diventare realtà?" suggeriscono i volontari dell'Associazione di Promozione Sociale "Intra" che, dal 2007 ad oggi, hanno salvato oltre 60.000 libri. Un terzo sono stati donati a scuole, ospedali, carceri, biblioteche, altre associazioni e studiosi. Un terzo ha alimentato una quarantina di "biblioteche tematiche dei libri salvati" sparse in tutta la regione – non tutte, però, sono ancora attive – e un terzo giace in attesa di essere ritirato al Centro Intra di Raccolta e Smistamento Libri a Marsciano.

"L'Umbria salva i libri. Editi ed inediti" era anche l'ambiziosa promessa – "percezione utopica, oltre che azzardata" – che campeggiava sul manifesto con il quale, una decina di anni fa, si presentava l'Associazione. In abbinamento a quella frase, la suggestiva immagine de "Il Bibliotecario" realizzata nel 1566 dal pittore Giuseppe Arcimboldo. Noto, quest'ultimo, soprattutto per le "Teste Composte", ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, in una sorta di trompe-l'œil, oggetti o elementi dello stesso genere collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da sublimare il ritratto stesso.

Quanto alle biblioteche, l'attività ha sin qui coinvolto anche circoli culturali, formativi, ricreativi, gastronomici, filantropici e sportivi che hanno prodotti centinaia di piccoli eventi insieme a Comuni, Pro Loco, associazioni e biblioteche locali. Insieme ad Intra – che è acronimo di Iniziative Trasversali, ossia di lavoro sinergico, in comune – anche Bictonia, Borgo Coloti, il Castello di Postignano, Tieffeu. Dal 2007 al 2013 i sensi dell'iniziativa sono stati narrati a 2.000 destinatari di posta elettronica da IntraNews, un foglio elettronico mensile, ispirato a quello protocollo dei temi scolastici. E, dal 2017 ad oggi, inviato ad almeno 3.000 e-lettori, da Carta, giunto al numero 072.

Nel 2014 la piccola storia di queste salvifiche "biblioteche" fu raccontata da Giuseppe Bearzi in "Zattere nel Mar d'Umbria", edito da Cesvol Perugia. Di libri, però, ne furono salvati ben pochi, perché "la gente ne portava al macero centinaia di migliaia ogni anno, sia del passato sia del presente. Ora, almeno per quelli del presente, grazie al Forum del Libro, ci sono leggi che hanno attenuato la crisi, ma il problema chiave non è stato risolto. Il libro non è un oggetto, come un paio di mutande, un pacchetto di sigarette o una Pepsi. Il libro è un soggetto che, con il lettore, deve poter dialogare alla pari, anzi, talvolta da qualche gradino più su".

A marzo di quest'anno Jessica Cardaioli e Giuseppe Bearzi sono usciti, per i tipi di Mimesis Edizioni di Milano, con l'interessante "Fogli di Carta. Scritti, editi, letti: salvati", testimonianze e idee sul senso, il ruolo, il contenuto e il valore dei libri. Prima ancora che loro opera uscisse, i due autori già sapevano che quelle 186 pagine non sarebbero bastate. Per questo, i due autori hanno iniziato a pensare di realizzare – pandemie sanitarie e passività ordinarie permettendo – tre incontri in altrettante città dell'Umbria nei quali confrontarsi ed indicare – più che ipotizzare – il futuro del libro. Destinato a resistere e non smettere di esistere.

Della partita personalità come Augusto Ancillotti, Attilio Bartoli Langeli, Maurizio Caminito, Riccardo Campino, Giovanna Giubbini, Janina Hauser Jakubowicz, Deanna Mannaioli, Giuseppe Moscati, Pier Giorgio Oliveti, Alessandra Pelizzaro, Raniero Regni, Gaia Rossetti, Livio Rossetti, Enzo Santese, Enrico Sciamanna, Roberto Segatori e Mario Squadroni, solo per citarne alcuni. Del progetto, intanto se ne parla anche in Carta 073 insieme alle poesie di Juan Rodolfo Wilcock, Hans Franse e ai testi di Giuseppe Bearzi, Giuseppe Moscati, Beppe Usigrazie, Sebastiano A. Giuffrida e Noè Domenico Vinciarelli.



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