A Palazzo Fargna e al Teatro degli Avvaloranti, sulle orme di Marietta Piccolomini

Discendeva da una nobile famiglia italiana e, fin da bambina, dimostrò spiccate attitudini artistiche. Già all'età di 4 anni, Maria Teresa Violante Piccolomini Clementini – nata a Siena nel 1834 e morta a Firenze nel 1899 – si divertiva a giocare alle finte rappresentazioni teatrali. Poi prese la consuetudine di duettare con la madre, abile cantante dilettante, e quindi venne affidata alle cure di maestri che fecero di lei un affermato soprano.
Musa di Verdi e sposa di Francesco, l'ultimo discendente della famiglia che abitò saltuariamente Palazzo Fargna, nel cuore di Città della Pieve, la figura di Marietta Piccolomini ispira le visite guidate in programma sabato 17 e domenica 18 ottobre. In occasione delle Giornate FAI d'Autunno, interamente dedicate a Giulia Maria Crespi, fondatrice del Fondo Ambiente Italiano scomparsa a luglio, i volontari della Delegazione FAI del Lago Trasimeno propongono un doppio appuntamento.
Porte aperte, dunque, alla dimora storica – oggi sede comunale – dove Cecco Della Fargna, luogotenente di Ascanio Della Corgna, discendente della Casata dei Montmorency Laval di Lione, si stabilì agli inizi del XVIII secolo. Un immobile grandioso e, per i tempi, originale dal punto di vista architettonico. Lo stile emerge nelle curve dei cornicioni e delle lesene sugli altissimi spigoli e, nel suo insieme, il palazzo rappresenta l’unico esempio di tardo Barocco romano negli edifici civili della zona.
Nella visite sarà possibile seguire le orme della cantante lirica. Di grande pregio il Piano Nobile e gli appartamenti della Marchesa Piccolomini per lo più decorati a stucco, con una grande profusione di figure, arabeschi e altri ornati su soffitto e pareti. Usciti dalla residenza pievese sarà possibile ammirare il Teatro degli Avvaloranti dove si dice che la celebre cantante abbia offerto la sua ultima apparizione pubblica in un concerto di beneficenza a favore della causa unitaria di Garibaldi.
Le stanze del palazzo utilizzate dagli uffici comunali abitualmente non sono aperti al pubblico. Di qui l'esclusività delle visite rese possibili grazie alla collaborazione del Comune di Città della Pieve e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio che puntano a "seminare conoscenza e consapevolezza del patrimonio di storia, arte e natura italiano e nella sua tutela". Il tutto, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.
Mascherine, sanificazione obbligatoria e posti limitati con necessità di prenotazione anche sabato 24 e domenica 25 ottobre. Per la prima volta, infatti, su tutto il territorio nazionale le Giornate FAI d'Autunno si estendono sull'arco di due weekend, toccando diversi punti del Belpaese con un programma intenso e ricchissimo di "gioielli mai visti". In entrambi i fine settimana sarà possibile visitare in anteprima anche il cantiere di restauro dove sono collocati i reperti della Tomba di Laris.
Contributo suggerito a partire da 3 euro.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
www.giornatefai.it
Foto: Paolo Zuchegna

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