cultura

In Biblioteca "Omelia Contadina". A Orvieto la prima proieizione dopo Venezia

lunedì 21 settembre 2020
di Davide Pompei
In Biblioteca "Omelia Contadina". A Orvieto la prima proieizione dopo Venezia

Sul grande schermo della 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella Sezione "Proiezioni Speciali", quei nove minuti in anteprima, fuori concorso, hanno fatto il pieno di applausi. Ma "Omelia Contadina" – l'azione cinematografica firmata da Alice Rohrwacher e JR per sostenere la lotta dei piccoli agricoltori e dei cittadini dell’Altopiano dell’Alfina – è destinata a raggiungere molte altre platee, a girare nei cinema e nelle scuole, suscitando dibattito nelle comunità, prima di essere diffusa gratuitamente e definitivamente online.

All'annunciata data di sabato 26 settembre alla Galleria Continua di San Gimignano, si aggiunge così la tappa di Orvieto, la prima dopo il debutto in Laguna. Gli spazi della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" faranno da cornice venerdì 25 settembre, alle 19.30, alla proiezione promossa dalla collaborazione tra "Orvieto Cinema Fest" – attesa da mercoledì 30 settembre a sabato 3 ottobre, la terza edizione – Comune e Comunità Rurale Diffusa con il supporto di DigiPass - Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto e Collettivo Teatro Animazione.

A seguire, dibattito alla presenza di regista e contadini e piccola degustazione di prodotti del territorio. Perché "in una comunità ciascuno contribuisce come può a sostenere le necessità di tutti, ognuno ci mette quello in cui è bravo. E Alice fa parte di una comunità di donne e uomini che vivono in un ampio territorio di confine tra Lazio, Umbria e Toscana, legati da contatti e relazioni la cui trama nasce da bisogni diversi: socialità e connessione, rapporti di fiducia e amicizia, legame con la terra, difesa del territorio, disponibilità di cibo sano.

È la figlia di un apicoltore ed è una regista. È di casa, qui, e ama profondamente questo territorio. Insieme al suo amico francese, JR – “artivista urbano”, mago del collage fotografico en plein air che ad ogni latitudine ha seminato i suoi esperimenti visivi e sociali concependo la street photography, in forma installativa e partecipata – ha prestato la sua arte a una delle questioni e delle battaglie che questa comunità porta avanti: il proliferare di monocolture intensive di noccioli che stanno trasformando il paesaggio e rischiano di avvelenare la nostra terra e la nostra acqua".

Il proverbio messicano "Ci avete seppellito, ma non sapevate che eravamo semi" che chiude il corto suona come un inno alla vita che, sotto terra, rinasce e genera nuove meraviglie. Parola che nel 2014 è valsa il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes. L'ingresso è gratuito, ma in considerazione del distanziamento sociale imposto dall'emergenza sanitaria in corso i posti sono limitati. Obbligatoria, pertanto, la prenotazione tramite apposito link entro e non oltre le 16 di giovedì 24 settembre.

Per ulteriori informazioni:
www.omeliacontadina.com